Riecco Neuer per far guarire la difesa malata del Bayern
Dentro o fuori con il Salisburgo Il portiere torna dopo l’infortunio Müller: «Lui para l’imparabile»
Il Bayern ha timore di se stesso, più che del Salisburgo. La capolista della Bundesliga sta infilando alcune prestazioni insicure, al limite dell’inquietante. Sono momenti di blackout che capitano di frequenza, durante i match, e che non vengono più cancellati. Per ricordare: all’andata un primo tempo in cui i bavaresi si erano fatti superare spesso dalle ripartenze del Salisburgo. Finì 1-1 con pareggio di Coman al 90’, e il sospiro di sollievo era stato di Julian Nagelsmann, non degli austriaci alla prima partecipazione agli ottavi. Ancora: il disastroso primo tempo di Bochum, finito 4-1 (un parziale simile non succedeva in Bundesliga ai rossi dal 1975). E anche sabato scorso contro il Leverkusen: mezz’ora di dominio Bayern, poi errori a ripetizione che hanno mandato in porta gli avversari, troppo gentili nel non infilzare il portiere Ulreich.
Incertezze Insomma un Bayern ondivago, che ha perso le sicurezze dell’autunno. Se in Bundesliga non ha concorrenza, cioè anche le rivali fanno a gara a perdere punti dato il Borussia Dortmund è secondo a nove lunghezze, in Europa potrebbe succedere di tutto. I ragazzini di Matthias Jaissle, 33 anni, tedesco pure lui, all’andata non avevano mostrato rispetto per i mostri sacri. «Se usciamo non sarà una bella stagione per noi» ha detto ieri Thomas Müller, anche lui distratto ultimamente. Sabato ha infilato il primo autogol della carriera, dopo 615 partite. ll portiere di classe Il Bayern è uscito una sola volta agli ottavi negli ultimi dieci anni: nel 2019 contro il Liverpool di Jürgen Klopp. I Reds poi vinsero la coppa. «Non sono uno che vede sempre nero», dice Nagelsmann, anche se è consapevole che vincere «soltanto» il decimo campionato consecutivo non sarebbe consono alle ambizioni e alle aspettative. Il Bayern ha già salutato anche la Coppa di Germania, con uno spaventoso 5-0 contro il Borussia Moenc., che ora sta navigando in zona retrocessione. Torna però Manuel Neuer dopo l’operazione al ginocchio: il portiere totem ha saltato le partite incriminate elencate, a Monaco sostengono che basti la sua presenza per spaventare gli attaccanti. «E’ vero, gli avversari si comportano in maniera diversa se c’è lui, sanno che può parare anche l’imparabile», conferma Müller
Covid austriaco Il Salisburgo sarà ancora privo di Okafor, attaccante della nazionale svizzera infortunatosi all’andata (e il suo sostituto Adamu segnò la rete del vantaggio). Ma soprattutto una formazione che nel primo match aveva un’età media di 23 anni e 242 giorni è stata fiaccata da 17 casi di Covid nell’ultimo periodo che hanno reso la preparazione a questo match «turbolenta, tutt’altro che ottimale», come ha spiegato l’allenatore. Ma il suo vantaggio è un altro: «Tutta la pressione è sul Bayern, sono loro che non possono sbagliare».