La Gazzetta dello Sport

Con Congerton un’Atalanta più al centro dell’Europa

Il gallese curerà lo sviluppo dell’area sport dei nerazzurri con un’attenzione particolar­e al mercato internazio­nale

- Marco Guidi di

Operativo Il manager ha visto Roma-Atalanta: ieri il suo primo giorno “ufficiale” a Zingonia

«Quando si guarda una partita, si deve sentire l’intensità scorrere attraverso il corpo. Come quando si va a un appuntamen­to galante. Lo dico sempre ai miei scout». Il virgoletta­to non è di Lee Congerton, ma se il 48enne gallese da ieri è il Responsabi­le per lo sviluppo internazio­nale dell’area sport dell’Atalanta, lo si deve anche a queste parole. Ci arriveremo dopo. L’attualità ci dice che l’ex manager del Leicester ieri è entrato per la prima volta a Zingonia in veste operativa, dopo aver assistito sabato all’Olimpico al match contro la Roma insieme all’a.d. Luca Percassi ed essere tornato poi a Bergamo con la squadra. «Siamo sicuri – ha dichiarato Luca Percassi nell’accogliere il nuovo arrivato – che Congerton sarà un valore aggiunto nello sviluppo della dimensione internazio­nale del nostro club e, proprio per questo, abbiamo deciso di puntare su di un profilo come il suo». Ma chi è Lee Congerton?

La scalata Siamo a cavallo tra gli Anni 80 e 90 a Rhyl, nel nord est del Galles. Lee è uno dei tanti giovani che sogna di sfondare nel calcio. Arriverà anche a firmare un contratto da profession­ista al Crewe Alexandra, ma solo poco prima di appendere le scarpe al chiodo e passare dietro alla scrivania. La passione per il pallone gliel’ha trasmessa papà Dave, leggenda del piccolo Rhyl Fc. Lui gioca e studia, arrivando sino alla laurea. Il primo incontro che darà una svolta alla sua vita è con Brian Flynn. Ex Leeds, Flynn a fine carriera è giocatore-allenatore al Wrexham, dove condivide lo spogliatoi­o con Congerton. Si accorge in fretta che il ragazzo è sveglio e intelligen­te. E quando Lee smette con il calcio giocato a causa degli infortuni, gli offre un posto da coach nel settore giovanile. Inizia così la carriera del Congerton manager. Il Wrexham è il primo gradino della scalata. Nel 2002 è al Liverpool, poi nel 2004 sbarca al Chelsea, all’alba dell’era Abramovich, con Mourinho. Congerton parte da allenatore delle giovanili, ma con l’arrivo di Frank Arnesen come d.s. viene promosso a Head of youth and senior scouting. La frase con cui abbiamo aperto quest’articolo è proprio di Arnesen, che qualche anno prima era stato nominato “Miglior d.s. del mondo” dopo aver portato al Psv giovani come Ronaldo, Stam e Robben. Il danese riconosce il sacro fuoco in Lee e prima di prendere un giocatore, lo manda all’appuntamen­to “galante” nei campi di mezzo mondo. Così, tra tanti altri, Congerton lancia nel calcio che conta anche i nostri Borini e Jacopo Sala. Al Chelsea, poi, conosce Brendan Rodgers, allora allenatore della squadra riserve. Lo ritroverem­o.

Da Amburgo alla Dea Nel

2011 Lee segue Arnesen all’Amburgo come direttore tecnico e sponsorizz­a l’acquisto di Calhanoglu, allora un talento in erba al Karlsruhe, Serie C tedesca.

Nel 2014 torna nel Regno Unito, al Sunderland, dove da d.s. si ricorderà di Borini portandolo ai Black Cats. Quindi nel 2017 ritrova l’amico Rodgers al Celtic. Il sodalizio si riforma nel 2019 al Leicester,

dove Congerton è l’Head of Senior Recruitmen­t e porta a segno acquisti di grido come Tielemans, Castagne, Fofana, Justin (dalla C inglese) e Daka. Ora l’appuntamen­to “galante” è addirittur­a con una Dea. «Non amo raccontare chi sono, perché credo che il lavoro sia il modo migliore per farmi conoscere», le sue prime parole all’Atalanta. Non saranno romantiche come quelle di Arnesen, ma fanno già presa.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy