Conte può sorridere Son e Kane scatenati Il Tottenham riparte
Autorete e gol dei bomber, cinque centri degli Spurs all’Everton. Due assist di Kulusevski
Contro la squadra con cui aveva debuttato in Premier a novembre, l’Everton (0-0), Antonio Conte ritrova una vittoria convincente, esagerata, maturata nel primo tempo, chiuso giù sul 3-0. Grazie ai soliti gemelli del gol, Son e Kane, devastanti come sempre quando sono in giornata. Le sfuriate recenti del tecnico italiano devono essere servite finalmente. Dopo 4 sconfitte nelle ultime 6 gare, l’eliminazione in Coppa d’Inghilterra contro il Boro di Championship, il Tottenham trova maturità, concentrazione, rapidità nelle ripartenze e soprattutto fiuto per il gol. Grazie ai due gemelli là davanti. Il sud coreano segna ed è sempre il primo nel volare via; il capitano inglese fa una doppietta, “procura” l’autogol di Keane, serve un assist per la traversa di Dier. I due si trovano, come nei bei giorni, a meraviglia. Gli esterni salgono e costruiscono, specie Doherty (due passaggi decisivi) e Sessegnon. L’ex juventino Kulusevski si trova da Dio nelle praterie che lascia l’Everton e, quando davanti hai quei due con cui scambiare, le difese avversarie diventano di burro. Anche lui firma due assist e appare molto più inserito di Bentancur, più attento però in fase di copertura.
Felice
Insomma, una serata finalmente felice per Conte. Una vittoria che serve per raggiungere il West Ham al quinto posto e avere l’Arsenal quarto, ultimo piazzamento utile per la Champions, a 3 punti, anche se i Gunners devono disputare un match in più degli Spurs, e uno dei recuperi è proprio contro Conte per il match saltato, polemicamente, il 16 gennaio. L’Everton di Frank Lampard invece ha un solo punto di vantaggio sulla terzultima, il Burnley, e ha una gara in più da recuperare.
Ripartenze Al Tottenham mancano solo Skipp e Tanganga. L’Everton in profonda crisi viene da 6 sconfitte nelle ultime 7 gare di Premier. Si schiera con un 3-4-3 iniziale, con Kenny a sinistra che si allinea con i centrocampisti. I tre davanti invece cambiano spesso posizione e Richarlison si sposta subito a sinistra mentre il 2001 Gordon, rapido e fresco, scala a destra e arretra, vista la spinta di Sessegnon, formando un 3-5-2. Gli Spurs partono lenti, si fanno schiacciare. Ma sono incredibili. Nel primo quarto d’ora subiscono e arretrano, ma appena mettono la testa fuori sono incisivi, come contro il City. Una squadra di contropiedisti direbbe Guardiola...
I gol Al 14’ proprio Sessegnon scappa a sinistra, crossa nell’area piccola e il difensore Keane anticipa Kane al centro: 1-0. Beffa nella beffa, Keane aveva già firmato un autogol con gli Spurs nel luglio del 2020, ultimo successo con l’Everton dei londinesi. Al 17’ il sudcoreano Son raddoppia di destro, dopo che gliela tocca in verticale Kulusevski, gol n.198 del sudcoreano in carriera. Dopo 20 minuti - e un’altra chance di Son respinta da Pickford - Holgate e Kenny sbagliano il fuorigioco e Kane vola in porta, su tocco di Doherty, e dal limite dall’area firma il tris di sinistro. Poco prima era stato proprio Doherty a farsi respingere
il destro da Pickford sul primo palo. Alla ripresa, pronti, via e 4-0. Reguilon, appena entrato, firma il poker. Solito triangolo Son-Kane-Son, il coreano appoggia a destra per Kulusevski, cross dritto al centro dell’ex juventino e lo spagnolo arriva da sinistra e firma il suo secondo gol con gli Spurs in due stagioni. Al 10’ arriva anche la doppietta personale di Kane, di sinistro al volo su lancio lungo ancora di Doherty. Harry scavalca Titi Henry a 176 gol in Premier, 6° posto assoluto, solo uno più sopra c’è Lampard, il tecnico rivale di ieri. Sull’altra panchina Conte applaude soddisfatto. Per una notte può dormire sereno.