Il record dell’Ora forse a Grenchen E c’è già l’apripista
Un “apripista” come Dan Bigham e un velodromo, quello svizzero di Grenchen, che sale come ipotesi per la sede: il tema in questione è il tentativo di record dell’Ora di Filippo Ganna. Con una premessa: adesso il piemontese non ci sta pensando ed è giustissimo che sia così, gli obiettivi sono altri. Ma i ragionamenti continuano. Cominciamo da Dan Bigham, 30enne pistard britannico che da quest’anno si è aggiunto allo staff di Ineos-Grenadiers come ingegnere dedicato al miglioramento della performance. Il primo ottobre 2021, Bigham – proprio a Grenchen – in un’ora aveva percorso 54,723 km, migliorando il record britannico di Bradley Wiggins (54,526). Se avesse battuto il primato del belga Campenaerts (55,089), la prestazione non sarebbe stata omologata in quanto Bigham non era registrato nel sistema antidoping Uci, incluso il passaporto biologico. Di recente, al velodromo di Newport, Bigham ha conquistato il titolo nazionale dell’inseguimento individuale stabilendo il primato per il Regno Unito, 4’05”274. Ora, a quanto trapela, nel corso dell’anno potrebbe fare un altro tentativo sull’Ora (stavolta però da “registrato” nel sistema Uci) prima di Ganna per fornire utili riferimenti. E gli darebbe alcune consulenze nell’ambito del ‘pacchetto’ aerodinamico.
Luogo Il ragionamento sulla sede di Grenchen può contare su un altro “indizio”: il 30 settembre 2021 Joscelin Lowden ha stabilito proprio su quella pista il primato femminile in 48,405 km, strappandolo a Vittoria Bussi che in altura in Messico era arrivata a 48,007. E Joscelin è la compagna di vita di Bigham: il velodromo svizzero è considerato da entrambi veloce, mentre in quello di Manchester sarebbero in corso dei lavori e quello olimpico di Londra non sembra offrire le stesse garanzie per la performance: quando Wiggins vi stabilì il 7 giugno 2015 il primato in 54,526 km, si disse che a causa delle condizioni sfavorevoli avesse “perso” circa un km rispetto alle attese. Comunque Grenchen non è stata scelta come sede, però è pienamente in corsa.
I tempi Infine, la tempistica: il Tour de France potrebbe offrire al piemontese la condizione giusta per provarci nella seconda parte del mese di agosto, ma pure questo andrà valutato. Della serie: se Filippo concluderà troppo stanco la corsa francese, nella quale è atteso al debutto e andrà a caccia della prima maglia gialla, allora non avrebbe senso pianificare il tentativo. Si potrebbe allora pensare a una prova a fine stagione dopo i Mondiali su pista di metà ottobre. Tenendo come bussola sempre lo stato di forma di Ganna, naturalmente.
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