Jacobs fuori per falsa partenza, Ponzio record
La squalifica dopo un 6”56 in batteria Nick 21.61 nel peso, primato italiano di 2 cm. Vince anche la Dosso: 7”21 nei 60
Ci voleva una falsa partenza, la prima della carriera, complice uno starter un po’ troppo protagonista, per interrompere la striscia stagionale di imbattibilità di Marcell Jacobs. L’azzurro, a Belgrado, fa prove di Mondiali. E dopo un comodo 6”56 in batteria, incorre in un’inopinata squalifica. La vittoria (la decima della serie, batterie incluse), visto il cast, non sarebbe stata in discussione. Allo slovacco Jan Volko basta un 6”69 per imporsi. Marcell, invece, è costretto a vedere la gara in tribuna. «Non sono arrabbiato - ha commentato - in vista dei Mondiali serviva giusto capire queste cose, non pensare al tempo o al piazzamento. Meglio fare una falsa ora e non tra due weekend. La pista è rialzata, con tante vibrazioni, molto rimbalzante: potenzialmente si può correre veloce, ma va interpretata bene e ho capito come farlo». Quel che fa storcere il naso è che, insieme a lui, è stato squalificato il turco Kayhan Ozer, più il serbo Mihajlo Mandić in batteria. Così come due atlete si sono viste alzare il cartellino rosso nella finale degli stessi 60 e uno in quella dei 60 ostacoli. Per Jacobs poco male: il mirino è da tempo puntato su sabato 19 marzo. Quel giorno, nella rassegna iridata, al cospetto di Christian Coleman, ci sarà da andare molto forte. Come, il giorno prima, sarà chiamata a fare Zaynab Dosso. La reggiana centra il primo successo internazionale della carriera e si conferma su ottimi standard: 7”20 in batteria (a 4/100 dal proprio fresco record italiano), 7”21 in finale. L’iraniana Farzaneh Fasihi (hijab in testa), è distante (7”31).
Grande Nick Da un primato all’altro, nel giorno in cui l’atletica tricolore perde la maratoneta Sara Dossena che annuncia il ritiro, applausi a Nick Ponzio: il paisà italostatunitense getta il peso a 21.61 (dopo un 20.88 e un 21.45, mentre le ultime 3 prove saranno nulle), vincendo la gara e migliorando di 2 centimetri il limite italiano in sala di Leo Fabbri (Stoccolma, 11 febbraio 2020). Nick, bisnonno trapanese (di Paceco), azzurro dai Giochi di Tokyo, in sala cresce di 8 cm e resta a 11 dal personale assoluto del 2020. Sotto quei baffoni e quell’aria tanto buffa, c’è un grande atleta.