BASTIANINI «POSSO GIOCARMELA ANCHE CON LA DUCATI VECCHIA» Una felicità Be
A casa di Enea il giorno dopo. «Alice mi ha dato serenità è giusta per me. La promozione a ufficiale? Solo se lo merito»
L’appartamento in cui vive da dicembre con Alice Ricci, la fidanzata, ne rispecchia la personalità: ordine, semplicità e buon gusto. «Ci piace il design, volevamo una casa con tanta luce e poche cose, ma giuste», sorride Enea Bastianini mentre è impegnato a tenere sotto controllo Agrid, il bulldog francese dal nome preso a prestito da Harry Potter, che gli zampetta intorno. L’eroe della notte di Losail è atterrato da poche ore a Bologna e adesso si gode la pace della sua casa a San Marino.
3Enea, come è stato il ritorno?
«Traumatico, alzarsi alle 5 della mattina… Avrei voluto festeggiare, ma il Qatar non è il luogo giusto, sono stato un po’ con i ragazzi, volevamo una birra, non c’era neanche quella. Ma svegliarsi da vincitore è stato bellissimo, perché lì per lì non riesci a realizzare. Anche dopo il Mondiale in Moto2 con Italtrans la sera era come andare a mangiare la pizza».
3Ha rotto il ghiaccio. «Soprattutto so di poter vincere anche in MotoGP».
3Molti scommettevano su di lei.
«Nei test eravamo stati veloci, e già venerdì, anche se non ancora a posto, stavamo coi migliori. “Se sistemiamo la moto…”, mi sono detto. Quello che mi ha stupito di più è stata la velocità con cui abbiamo trovato le soluzioni».
3Tre
«Sono molto felice per Mig e Cele. Migno mi fa morire dal ridere. Credo sia stato molto sfortunato in carriera, spesso nel posto sbagliato. Vietti ha un gran talento e io mi rivedo un po’ in lui, un po’ sulle nuvole. Ma si sta inquadrando».
gare, tre vittorie italiane. 3Bagnaia nel farle i complimenti ha aggiunto che il poter usare una moto quasi perfetta come la GP21 aiuta.
«Pecco sicuramente ha avuto più lavoro da fare. Credo che il suo problema sia che non ha ancora confidenza nella moto».
3Quanti incastri legati al team Gresini: la vittoria di Gibernau a Welkom 2003 dopo la morte di Kato, quella di Pirro a Valencia dopo la tragedia del Sic, ora la sua vittoria…
«Non ci avevo pensato, ma ora mi viene la pelle d’oca. Fausto ha creato una struttura incredibile, un ambiente solido dove si lavora tranquillamente. Mi sento in famiglia, ma quando c’è da far sul serio, non ci si tira indietro. È bello che Nadia (Padovani, la vedova di Gresini; n.d.r.) abbia portato avanti il tutto».
3Gresini per certi versi era un secondo padre.
«Sì, ci siamo scontrati tante volte, ma è quello che mi ha insegnato più di tutti il valore delle cose, come ci si deve comportare. Avevamo litigato in Moto3 perché io volevo andare via, ma sbagliavo. Poi ho capito che Fausto aveva fatto e detto certe cose solo per il mio bene».
3Quindi non avere una GP22 ma la Ducati 2021 è diventato un po’ secondario?
«Quando ho saputo chi avrebbe lavorato con me, mi sono sentito sereno. Guardavo Pecco e nonostante ci fosse un po’ di rabbia perché non avrei avuto la moto ufficiale, ho deciso di fregarmene. Sapevo che con la GP21 potevo stare davanti».
3Basta guardarla in faccia per vedere che è sereno.
«Sì, ho tutto. La ragazza, un cane, mi sono già fatto la casa… Ma il sogno resta sempre quello di essere davanti in moto, mi sveglio la mattina pensandoci».
3Un anno fa, prima del Mondiale, parlando di Alice disse che stava pensando di sposarla.
«Sì, lei mi dà tranquillità. Tra e guerre non è un bel periodo, ma che lei sia la persona giusta, lo so da tanto».
3Da quanto state assieme?
Interviene Alice. «Ci siamo conosciuti il 4 giugno 2019».
3Come?
Di nuovo Enea. «Su una pista di moto. Lei era andata a vedere alcuni amici e io anche. Ci siamo trovati vicini, lei a un certo punto si gira e mi fa: “Ma anche tu sai andare in moto?”. E io: “Secondo me sì, me la cavo, prova a dirmelo te”. Quando alcune sue amiche le hanno rivelato chi fossi, è tornata a chiedermi un video per suo papà. Lo ha pubblicato, mi ha taggato e l’ho ritrovata. A me era piaciuta da subito. Avrebbe dovuto venire al Mugello la settimana prima, ma ci siamo conosciuti comunque su una pista. Era destino».
3Cosa
le piace di lei? «Tutto. Mi bacchetta, però mi leva molti problemi».Ancora Alice. «Uno è terra e l’altro nuvole. Io sto sul Pianeta Terra». «E io invece sono quello che fantastica, così mi smonta sempre, facendomi capire quale sia la realtà. Mi ha aiutato, sono diventato più concreto».
Fausto è stato come un padre e il suo team è una grande famiglia
Marquez mi vede in lizza per il titolo? Presto, ma voglio crederci Enea Bastianini Pilota Ducati Gresini
3Infatti diceva: devo migliorare la qualifica. Lo ha fatto e ha vinto.
«Quello che mi mancava era credere veramente in quello che potevo fare. Sono sempre stato molto titubante, facevo una buona gara, poi quella dopo meno e mi rimettevo in discussione. Ora no, se qualcosa non va resto tranquillo e lavoro».
3Un’altra delle sue fortune è avere Carlo Pernat come manager.
«È il numero uno (ride). Ci capisce ed è sempre al posto giusto nel momento giusto. Mi fa rideCovid
re, è il manager che mi serviva».
3Il complimento più bello?
«Sono quelli che ti fanno i tuoi rivali, solo uno che corre con te sa il valore di un pilota».
3Marc Marquez ha detto che lotterà per il titolo.
«Si è sbilanciato ma gli voglio credere».
3Crede di poterlo fare?
«Troppo presto, le carte le vedremo dopo 5-6 gare. Ma la moto ha un potenziale molto alto. Ci provo».
3Chi l’ha impressionata?
«Pol (Espargaro; n.d.r.) tantissimo. Non me lo aspettavo costante. Anche Binder ha fatto una gara incredibile. Pure l’Aprilia».
3Quanto ha passato Pol Espargarò cosa ha pensato?
«Al mio cane, che siccome è diventato cicciotto chiamo anche
Pumba, uno dei personaggi del Re Leone e che è il nome di una delle mie due moto. L’altra è Timon. Mi veniva da ridere e ripetevo Pumba Pumba».
3Dall’Igna cosa le ha detto?
«Che lo sto costringendo a darmi dei pezzi nuovi. Ma la moto è fantastica. Ricordate Morbidelli? Quando hai confidenza, sei veloce dappertutto».
3Quest’anno si gioca la promozione al team ufficiale.
«Io in Ducati sto molto bene. L’obiettivo è diventare pilota ufficiale, se arriva un’altra Casa non chiudo la porta in faccia, ma per ora vedo il futuro qui. Mi piacerebbe meritarmi il team ufficiale, però se Martin o Miller sono davanti, mi adeguo. Io sono per il giusto».