Imola sino al 2025 con un contratto da oltre 100 milioni
Intervento decisivo di Draghi Ora si spera nelle tribune piene
Un accordo da oltre cento milioni di euro per assicurare a Imola la Formula 1 sino al 2025: una data che non è casuale perché in quello stesso anno scadrà l’accordo (assai meno oneroso) che Formula One Group, gli organizzatori americani del Mondiale, ha siglato con Monza. Una cifra in linea con il mercato perché l’ultima stagione, tesa, divertente e incerta sino all’ultimo giro dell’ultimo gran premio ha ridestato l’attenzione degli appassionati rendendo il Mondiale di nuovo appetibile e di conseguenza rafforzando la capacità contrattuale della struttura diretta da Stefano Domenicali, che proprio a Imola è nato e cresciuto. Ma la F.1 è anche una vetrina promozionale incredibile per chi la ospita ed è per questo che si è speso di persona il presidente del Consiglio Mario Draghi, il quale, coinvolgendo i ministeri di Economia ed Esteri ha dato (finanziariamente) man forte alla Regione Emilia Romagna e all’Aci affinché si firmasse questo mega accordo.
Soddisfazione «È una grande soddisfazione poter garantire in via definitiva all’Italia ben due GP, entrambi con una storia straordinaria alle spalle – ha detto al proposito il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani – è stato un grande lavoro di squadra. È stato un accordo complicato, perché fatto da noi che siamo un ente pubblico con un ente privato come la Formula 1. La cosa importante è che siamo riusciti a confermare il GP a Imola fino al 2025 e che avremo due gare in Italia per i prossimi anni. Questa è anche la conferma dell’importanza dell’Italia nella storia del Mondiale. Non siamo solo presenti con tre scuderie ma siamo anche l’unico
caso al mondo in cui un unico soggetto, l’Automobil Club d’Italia, organizza due gran premi». Il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha sottolineato come «l’evento permetterà di puntare i riflettori sia su una regione patria di grandi campioni e marchi del motorsport di fama mondiale, sia sull’Italia, Paese ricco di eccellenze uniche»
Apertura Ora la speranza è che con l’abbassamento della curva dei contagi da Covid e la fine dello stato di emergenza a fine mese ci sia una totale apertura al pubblico (sino al 24 marzo la capienza è fissata al 75 per cento). Le premesse della campagna di vendita sono d’altronde positive. Anche perché quest’anno il Santerno è stato scelto insieme all’austriaco Zeltweg e al brasiliano Interlagos come sede della gara di qualificazione su 100 km il sabato (con le qualifiche anticipate al venerdì) che, novità 2022, assegnerà punti ai primi otto. Un motivo in più per esserci.
Promosso Il circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari è tornato ad ospitare la F.1 nel 2020 dopo una pausa lunga 14 anni (primatista di successi Michael Schumacher con 7), mettendosi a disposizione in un momento di difficoltà come ha ricordato ieri Domenicali: «Hanno fatto un lavoro incredibile per ospitare il Mondiale durante la pandemia e io sono felice che possiamo andare avanti ancora insieme». E ai piloti è subito piaciuto: «Il circuito è incredibile», è stato il giudizio di Lewis Hamilton, vincitore due anni fa della prima edizione del GP dell’Emilia. Doveva essere una tantum e invece...