Tra presente e futuro Mbappé anima Real-Psg
A Madrid sognano la rimonta nel ritorno di Champions e lo scippo di Kylian, che ha già deciso la gara d’andata
Kylian Mbappé è entrato al Bernabeu poco dopo le 18. Ha fatto un paio di foto, poi ha iniziato a camminare sul prato, da solo. Ha alzato la testa e si è lasciato avvolgere dalla maestosità di uno stadio che Neymar ieri ha definito “storico”. I reporter spagnoli hanno registrato il momento, e rilanciando i video hanno contribuito alla diffusione del sogno. Qui tutti i madridisti credono che Mbappé il prossimo anno al Bernabeu sarà di casa, come loro.
Applausi sì e no E sono disposti a perdonargli tutto, o quasi. Da Barcellona dopo la partita di andata tra Psg e Real Madrid, 1-0 gol di Mbappé al 94’, hanno preso in giro i tifosi dei blancos perché nel dolore della sconfitta avevano trovato la parziale consolazione della rete del loro obiettivo di mercato. E stasera la maggior minaccia per il Real Madrid rischia di essere accolta con un’ovazione. «Non ci troverei nulla di strano – ha detto ieri il pragmatico Ancelotti –. I grandi giocatori al Bernabeu sono sempre stati applauditi perché questo è uno stadio a cui piace vedere grandi campioni e buon calcio. Capirei se capitasse anche con Mbappé. Però questo è anche uno stadio a cui piace veder vincere il Madrid». Meno diplomatico o disposto a compromessi Luka Modric, al quale è stata fatta la stessa domanda su Mbappé e l’accoglienza dello stadio: «Il pubblico deve appoggiare noi a morte, non i rivali. È l’unica cosa normale». E poi: «Chiaro che mi piacerebbe giocare con lui, ma di questo tema è meglio non parlare che poi magari qualcuno interpreta e ci resta male».
Tic tac La scansione del tempo, espressa sui social con la sigla “tic tac” e l’emoji della tartaruga, che va piano ma va lontano, tipo da Parigi a Madrid, sono diventate il simbolo della campagna mediatica di chi da più di un anno dice che Florentino Perez dopo anni di austerity è pronto a lanciare il suo nuovo progetto galactico. A Parigi resistono con due argomenti: una montagna di quattrini e la pressione politica, col premier Macron in testa. Secondo Le Parisien il Psg è pronto a offrire addirittura 50 milioni netti all’anno più 100 alla firma per un biennale. La realtà sembra essere diversa: 30 milioni di stipendio netto a stagione, sui livelli di Messi e Neymar, e 20 alla firma. A Madrid il sueldo, o salario, sarebbe ancora più basso, 25 milioni netti che comunque renderebbero il francese largamente il più pagato della rosa, accompagnati da una pioggia di milioni alla firma.
La scelta
Sfida
Blancos senza Mendy e Casemiro squalificati, ma il Bernabeu crede nell’impresa Applausi per Mbappé? Normale, al pubblico di Madrid piace vedere i campioni...
Il Bernabeu deve tifare a morte per noi, non per i rivali. Poi è chiaro che sarei felice di giocare con Mbappé
Messi ha vinto sette Palloni d’oro: è il migliore, ma Mbappé può succedergli, come altri
Florentino vuole Mbappé (e magari anche Haaland) per lanciare il suo nuovo futuribile e multimediale Bernabeu, pronto per l’autunno del 2022. Se Kylian ieri è rimasto impressionato dalla cattedrale del quartiere Chamartin, figurarsi quando lo stadio sarà completato. Le offerte sono li, Kylian deve scegliere: continuare a sostenere il danaroso progetto dell’emiro alla ricerca della sua prima Champions, o rilanciare il Madrid, che in Europa caccia la decimocuarta coppa. L’ideale per Mbappé sarebbe vincere col Psg e dire addio. Per farlo deve eliminare il Madrid che stasera sarà senza Casemiro e Mendy ma vive un’aria di rimonta epica. E pensa che se dovesse andar male ci sarà la consolazione dell’arrivo di Mbappé. Tic tac…