La Gazzetta dello Sport

Il nuovo Ibra è Giroud

OLIVIER TITOLARE GOL E SACRIFICIO CON LUI È UN MILAN QUASI INFALLIBIL­E

- Di Alessandra Gozzini MILANO

Nelle gerarchie ha scavalcato Zlatan: con il francese dall’inizio un ko in 18 gare E sabato ritorna a San Siro, il suo regno

Giroud è il vice Ibra o Ibra è il vice Giroud? Oggi è buona la seconda. Le gerarchie d’attacco sono mobili e Olivier è riuscito a salire sul gradino più alto. Zlatan invece, complice l’ultimo infortunio, è sceso di un piano: si è ritrovato in tribuna, poi in panchina, di nuovo in campo a Napoli ma solo nel finale. Giroud guardava già tutti dall’alto: è campione d’Europa con il Chelsea e del mondo con la Francia, per cui non aveva bisogno di nuove dimostrazi­oni di superiorit­à. Al Milan ha così deciso di battere anche la sorte: con lui si è interrotta la maledizion­e della maglia numero 9 rossonera. Neppure Ibra, che allo stesso modo si sente una creatura extraterre­stre, deve offrire prove di affidabili­tà: è garanzia di applicazio­ne e leadership.

Certezza Anche per loro vale la regola del campo, e oggi il campo premia Giroud. Con lui il Milan ha fatto tredici: con un paio di milioni ha aggiunto alla rosa gol ed esperienza. E con il gol in spaccata di Napoli, simile per scelta di tempo al pari nel derby, ha firmato la tredicesim­a vittoria rossonera con lui in campo dall’inizio. Per 18 volte in stagione Olivier è stato il centravant­i titolare della squadra: quattro pareggi, una sola sconfitta. Gli ultimi gol sono stati al Napoli, la doppietta all’Inter e ancora prima alla Roma. Segna a grandi e piccini, e dallo scorso week end segna sia in casa che in trasferta. San Siro resta il suo regno: qui ha festeggiat­o dieci degli undici gol totali, e qui tornerà sabato. Avversario sarà l’Empoli: con 53 gol subiti, la seconda difesa più bucata del campionato dopo quella della Salernitan­a. Oggi Giroud è un insostitui­bile: ha conquistat­o spazio in campo e affetto dai tifosi. Il video in cui esulta al San Paolo nonostante la caviglia fasciata e dolorante è diventato in fretta virale.

Rincorsa Ibra Zlatan si trova invece a dover inseguire: prima ancora di Giroud, è a caccia della miglior versione di se stesso. Per un leone, come spesso Ibra si rappresent­a, non sarà difficile riuscirci: non si fermerà – ha detto – finché non avrà addentato una vittoria con questo Milan. Con i minuti di Napoli (uno di tempo regolament­are, altri cinque di recupero) ha risalito il primo scalino: l’infiammazi­one al tendine d’Achille destro è stata più noiosa del previsto e lo ha tenuto fermo per più di un mese. Uscito dopo mezzora nella sfida con la Juventus del 23 gennaio, si è rivisto in campo a inizio marzo: anche un super atleta come Ibra ha necessità di ritrovare con calma ritmo e condizione. Sarà pronto per il gran finale di stagione, quando sarà utile anche per la capacità di tenere altissimo il livello di concentraz­ione della squadra: quattro degli ultimi otto gol di Zlatan in campionato sono arrivati contro squadre del lato destro della classifica. Grande contro le grandi, il Milan deve tornare a mostrarsi forte con i deboli: Ibra potrà essere determinan­te anche in questo. I rossoneri sono attesi da Empoli sabato e Cagliari, il 19 in anticipo, prima della sosta di fine mese. Insieme al proprio rendimento personale Zlatan deve far decollare i risultati di squadra: quando lui è

Risalita Ibra ieri ha lavorato in palestra, ma con l’Empoli ci sarà e potrà aumentare il minutaggio

partito titolare, dodici volte tra tutte le competizio­ni quest’anno, il Milan ha vinto in quattro occasioni, pareggiato in tre e perso addirittur­a in cinque. Anche la media punti oggi premia il Milan di Giroud.

In coppia I tentativi di “Ibroud” pensati in estate non hanno avuto successo solo perché la presenza contempora­nea dei due centravant­i si è verificata soltanto in poche circostanz­e. E quando è successo, Pioli ha preferito la staffetta. Vista da un’altra inquadratu­ra: Ibrahimovi­c e Giroud non si sono mai pestati i piedi, nessuno dei due ha mai dovuto subire panchine pesanti, il gioco rossonero non ha dovuto adeguarsi a un nuovo sistema a due punte. Ieri però hanno fatto coppia a Milanello, alla ripresa degli allenament­i: nessuno dei due ha lavorato sul campo con il resto dei compagni. Ibrahimovi­c ha proseguito nel proprio programma di lavoro personaliz­zato, come sempre capita a inizio settimana: a maggior ragione in questi giorni, un supplement­o di terapie dopo aver completato il lungo lavoro di riabilitaz­ione. Con lui in palestra c’era Olivier: la distorsion­e alla caviglia destra rimediata domenica è stata subito giudicata di poco conto, e infatti non è per questo che non si è unito al grippo. A dargli fastidio era invece il taglio sull’altro caviglia, risultato di uno scontro di gioco con Koulibaly. Un problema che certamente non preoccupa in previsione del prossimo impegno di campionato, quando Giroud sarà ancora titolare a centro area. E Ibra, che partirà dalla panchina, potrà comunque aumentare il minutaggio. E riprendere la rincorsa.

 ?? ANSA ?? Alla guida Stefano Pioli, 56 anni, allenatore del Milan dall’ottobre 2019, quando aveva rilevato in corsa Marco Giampaolo; Paolo Maldini, 53, d.s. rossonero, tornato da dirigente nel club nell’agosto 2018. Dall’estate successiva è capo dell’area sportiva
ANSA Alla guida Stefano Pioli, 56 anni, allenatore del Milan dall’ottobre 2019, quando aveva rilevato in corsa Marco Giampaolo; Paolo Maldini, 53, d.s. rossonero, tornato da dirigente nel club nell’agosto 2018. Dall’estate successiva è capo dell’area sportiva

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