Tomori-Leao, che boom con Hernandez e Tonali Valgono 56 milioni in più
Sono i rossoneri cresciuti di più sul mercato Ma aumentano le valutazioni di tutti i titolari
Questo Milan non vola solo in Serie A. Partita dopo partita, vittoria dopo vittoria, i giovani diavoli che inseguono lo scudetto stanno scalando anche la classifica virtuale del mercato. Prendete l’undici iniziale schierato da Pioli a Napoli: da Maignan a Giroud, in campo sono scesi circa 360 milioni. Mai così tanti, se non altro da quando Elliott si è messo al timone del club: confrontando la formazione dell’ultima giornata di campionato con quelle “tipo” delle ultime tre stagioni (il Fondo statunitense è diventato proprietario del Milan nell’estate del 2018) il salto in avanti è di 97 milioni circa. Dai 263 milioni del Diavolo di con Suso e Paquetà ai 360 di quello che ha sbancato il Maradona. Di fronte agli azzurri di Spalletti hanno brillato in tanti, da Tomori a Hernandez, da Tonali a Leao: ecco, il poker appena citato è quello che ha fatto il balzo più grande tra una stagione e l’altra, 56 milioni in quattro.
Top Tomori Quando sbarcò a Milanello dal Chelsea, a gennaio dell’anno scorso, Fikayo Tomori era già una promessa di top player: i Blues avevano concesso un prestito low cost, a un milione di euro, ma per riscattarlo ne sarebbero serviti 28. Cifra che il Milan ha deciso di investire la scorsa estate, dopo sei mesi praticamente perfetti dell’inglese, e la mossa si è rivelata vincente. Perché Tomori non solo si è confermato una colonna della difesa rossonera, guidandola anche senza il totem Kjaer, ma anche perché il suo cartellino oggi vale molto più di ieri: dai 29 milioni spesi complessivamente dalla proprietà ai 40-45 milioni attuali. A 24 anni e con margini di crescita ancora importanti, Tomori ha tutto per diventare un pezzo grosso anche a livello internazionale: il decollo è solo all’inizio. Accanto a lui cresce anche Kalulu, ingaggiato senza costi di cartellino (e senza presenze in prima squadra con il Lione) nell’estate del 2020 e oggi preziosissimo jolly difensivo di Pioli, che lo ha trasformato da terzino destro di prospettiva a centrale super affidabile: siamo sui 15 milioni, ma il valore potrà lievitare ancora, parliamo di un classe 2000 dal futuro assicurato.
Tonali, Theo e Rafa Se il riscatto di Tomori ha richiesto uno sforzo economicamente importante, quello di Tonali è stato ridefinito al ribasso, complice anche una prima annata non esaltante per il centrocampista ex Brescia. Giù il prezzo (e giù anche l’ingaggio, che il giocatore ha deciso di tagliarsi pur di rimanere rossonero), ma non la fiducia nei confronti di Sandro: il campo ha dato ragione alla scelta di Gazidis, Maldini e Massara, che oggi ammirano un 21enne che trascina la squadra con il piglio di un veterano e viaggia intorno ai 40 milioni di valutazione, il doppio di quello che è stato pagato. Anche in questo caso, il futuro è dalla sua parte, discorso che si estende anche a Theo Hernandez e Rafa Leao, 100 milioni in due a questo punto della stagione. Con qualche altro gol e assist, facile che il valore della coppia che esalta il Milan a sinistra possa salire ancora. È la filosofia del club che trova riscontro nei risultati sul campo: i giovani talenti studiano da campioni e il capitale umano del Milan cresce anno dopo anno, a braccetto con il rendimento di tutto il gruppo. Anche perché le quattro stelle abbagliano, ma il resto non è da meno, da Maignan – costato 15 milioni bonus compresi, ora ne vale una trentina, come Calabria – a Bennacer, vicino ai 40 milioni. La domanda scatta in automatico: quanto varrebbero i gioielli del Milan con uno scudetto sul petto? Ancora qualche mese e vedremo.
Risorse francesi Maignan vale 30 milioni, il doppio di quanto è costato. Kalulu un affare: siamo sui 15 milioni