La Gazzetta dello Sport

In fuga per giocare

VIA DALL’UCRAINA E DALLA RUSSIA DA NERES A MALCOM ECCO CHI PRENDERE

- di Iacopo Iandiorio

La Fifa “svincola” gli stranieri dei due tornei fino al 30 giugno: occhio a Cabella e Marlon, Krychowiak e Claudinho, Tete e Cordoba

L a decisione Fifa di permettere ai giocatori stranieri in Ucraina e Russia di sospendere i loro contratti fino al 30 giugno (con nuovo tesseramen­to entro il 7 aprile), per scappare dalla guerra o da un Paese invasore (scelta politica), libera sulla carta circa 200 giocatori. In realtà, di meno. Sono circa una novantina gli stranieri in fuga dall’Ucraina invasa. Più difficile calcolare quelli disponibil­i a lasciare la Russia. Perché magari sono di nazioni alleate o vicine (le ex federazion­i Urss o la Serbia per esempio), o perché provengono da posti che non hanno rapporti stretti con Mosca, come alcuni Paesi africani.

Brasil Certo che la comunità di stranieri sul mercato più corposa è la brasiliana. Soprattutt­o perché fra Kiev e Donetsk ce n’erano una trentina, e si trovano ora quasi tutti a casa. Profili interessan­ti, anche se per soli 3 mesi. Senza dire, poi, che al di là di come finirà la situazione in Ucraina, non è detto purtroppo che il calcio torni presto a Kiev e quindi la Fifa potrebbe anche optare per un prolungame­nto di questi accordi “temporanei”. Intanto i brasiliani dello Shakhtar. E qui il nostro De Zerbi potrebbe dilungarsi per ore. In primis c’è il difensore 26enne Marlon, arrivato in estate dal Sassuolo per 12 milioni, dopo 3 stagioni in A, una a Nizza e una a Barcellona, la squadra B. Compagni di reparto i promettent­i Dodo, 23 anni, al terzo di fila in Ucraina, e Vitão, 22 anni, ex Palmeiras e 12 gare in Europa. Poi c’è Ismaily, in Ucraina dal 2013, esterno sinistro di spinta. A centrocamp­o c’è il meglio. Il laterale destro alto Tetê, 22 anni, 9 gol in campionato e uno in Europa, 20 milioni di valore. I due mediani Marcos Antonio, 21 anni, 72 gare e 5 gol in campionato, e Maycon, 24, ex Corinthian­s, allo Shakhtar dal 2018. E Alan Patrick, 30 anni, 6 a Donetsk, 6 gol in Europa, trequartis­ta. Avanti Pedrinho, ex Benfica, Fernando, in gol col Real Madrid, e l’ex Ajax David Neres, pagato 12 milioni a gennaio, 7 presenze col Brasile, 2 Eredivisie vinte, esterno dal dribbling facile e ubriacante.

Altri Anche gli altri club ucraini hanno visto partire giocatori di vaglia. Alla Dinamo tra i centrocamp­isti l’uruguayano de Pena, 29 anni, 3 gol in Champions nel 20-21; il difensore polacco Kedziora, 27 anni, 26 gare in nazionale, a Kiev dal 2017; il 22enne brasiliano Vitinho, punta, che cresceva con Lucescu.

In Russia Si sono già liberati gli stranieri del Krasnodar, gli ucraini ovvio e i polacchi, una quindicina di giocatori. Non si sono espressi gli altri, un centicon naio, fra i quali una decina di brasiliani. Forse perché fra un paio di mesi finisce il campionato e aspettano a vedere se le decisioni Fifa li libererann­o del tutto, e non solo fino al 30 giugno. Forse perché è impossibil­e al momento spostare i conti bancari dalla Russia. Forse perché quelli pagati in rubli hanno già perso il 40% dell’ingaggio e non possono convertirl­o in euro o dollari. Di quelli liberi dal Krasnodar il polacco Krychowiak, ex Siviglia e Psg, 32 anni, esperienza da vendere. Come l’ex compagno la punta francese Cabella, 32, ex Newcastle e Marsiglia, 4 gare coi Bleu, 8 gol la scorsa stagione, o il centrocamp­ista svedese Claesson, 30 anni, 6 in Russia e al Mondiale 2018. O la punta colombiana John Córdoba, e il connaziona­le difensore Ramirez. Potrebbero lasciare gli altri polacchi Szymanski, mediano, 22 anni, e Rybus, esterno, 32, ex Lione.

Zenit I migliori, che potrebbero non muoversi per scelta, sono i brasiliani dello Zenit. L’ala Malcom, 25 anni, 22 milioni di valutazion­e; la punta 20enne Yuri Alberto, 25 milioni all’Internacio­nal, 12 gol nell’ultimo Brasileira­o; Claudinho nel 2020 capocannon­iere in Brasile con 18 gol nel Bragantino, 7 in Russia, 2 in Champions. Negli altri club ci sono il turco Yazıcı, tripletta a San Siro col Lilla nel 2020, in prestito come il colombiano Carrascal, dal River. Nello Spartak di Paolo Vanoli ecco l’ala nigeriana Moses, ex Chelsea e Inter, e l’olandese Promes, ex Ajax.

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