Giorni della verità E si inseguono voci su una Mercedes già rivoluzionata
Gli ultimi tre giorni di test mostreranno le vere auto 2022 e ci diranno chi è competitivo Novità attese pure dalla Red Bull
Il primo dei giorni della verità è domani. Perché a Montmelò si poteva ancora viaggiare un po’ sottotraccia. O quantomeno lasciare il beneficio del dubbio sulle condizioni in cui si è girato nella sessione inaugurale dei test. Da domani in Bahrain no, o comunque non del tutto: bisogna far vedere molto più di qualcosa di vero. Lo stesso Mattia Binotto, team principal Ferrari, nel giorno della presentazione ha detto che la prima tre giorni sarebbe servita a prendere le misura alla nuova F1-75 e che Charles Leclerc e Carlos Sainz non avrebbero cercato la performance. Cosa che invece, loro e tutti gli altri dovranno per forza fare da domani. Anche perché si gira sulla stessa pista di Sakhir dove tra poco più di una settimana si parte per davvero, col primo GP di stagione. Ma soprattutto ci saranno team che in Bahrain sveleranno la monoposto per quel che è davvero, verranno allo scoperto con la versione definitiva, giacché si suppone che finora qualcosa abbiano tenuto celato. Una è la Red Bull che secondo molti in Catalogna non ha mostrato il suo vero potenziale, Facile che la RB18 non sia quella vista fin qui. E nemmeno la W13, cioè la nuova Mercedes. Sulla quale anzi si inseguono voci sempre più allarmanti: si parla di una versione di molto diversa, evoluta, più snella, ancora più rivoluzionaria. E si favoleggia di prestazioni super al simulatore. Sarà questo, con ogni probabilità, il tema principale già da domani mattina, in apertura della tre giorni che andrà tutta in diretta su Sky. Ci sarà da capire cosa c’è di vero nei rumors, se gli ingegneri Mercedes sono veramente stati in grado di mettersi fin da subito davanti anche in questa nuova epoca. E se in generale anche un regolamento apparentemente restrittivo come quello in vigore da quest’anno, più le limitazioni date dal budget cap, concedano comunque la possibilità di sperequazioni sul fronte della prestazione. Cosa del tutto verosimile, date le differenze tanto evidenti tra le varie monoposto.
24 ore di test Intanto molti team dovranno accertarsi di aver risolto quei problemi di porpoising che al Montmelò avevano perseguitato queste nuove auto ad effetto suolo. Ovvero oscillazioni che aumentano con la velocità e generano instabilità. Quasi tutte ne avevano sofferto, ma non, per esempio, la McLaren, altra osservata speciale da domani, per capire se, al pari della Ferrari, avrà fatto il salto di qualità in grado di metterla in gioco con le migliori. Come al Montmelò i giorni di test saranno tre, di otto ore suddivise in due turni dalle 8 alle 12 (orario italiano) e dalle 13 alle 17. In pista andrà una sola auto, dunque i piloti si alterneranno. Solo poche scuderie hanno comunicato come: per la Red Bull domani Sergio Perez, venerdì Verstappen, sabato entrambi; per la Williams domani Alex Albon, venerdì Nicholas Latifi. I ferraristi, come molti altri, si divideranno tutte e tre le giornate, nell’ordine che sarà stabilito oggi. Saranno disponibili tutte e 5 le mescole Pirelli. Con una presumibile maggiore attenzione alle tre più dure (C1, C2, C3) scelte per il primo GP del 20 marzo. Quando si farà sul serio.