La Gazzetta dello Sport

DYBALA JUVE GELO RINNOVO, IL SUMMIT SLITTA ANCORA AVANTI A NERVI TESI TRA JOYA E CLUB

- Di Fabiana Della Valle TORINO

Oriana Sabatini, compagna di Paulo Dybala, oltre a essere una cantante e una showgirl ha avuto una parte importante in Aliados, telenovela argentina andata in onda per due stagioni, per un totale di 23 episodi. E’ durata decisament­e meno del tira e molla per il rinnovo del contratto della sua dolce metà, che ormai assomiglia più a Beautiful che a una normale trattativa di mercato. Alzi la mano chi ha ancora memoria della prima volta in cui si è parlato del prolungame­nto della Joya con la Juventus: il ricordo ormai si perde nella notte dei tempi, di sicuro non c’era ancora il Covid e c’era un altro responsabi­le dell’area sportiva (Fabio Paratici). Titoli di coda vicini? Macché. La novità di giornata è che l’incontro programmat­o per oggi tra

Jorge Antun, il procurator­e di Dybala arrivato apposta dall’Argentina, e la Juventus non ci sarà: il club bianconero ha preferito spostare le discussion­i per i rinnovi (non solo quello di Dybala, anche Bernardesc­hi, Perin, De Sciglio e Cuadrado, tutti in scadenza 3 mesi) alla settimana della sosta. Il motivo? Priorità al campo, perché Madama tra campionato e Champions dovrà affrontare tre partite importanti (Sampdoria, Villarreal e Salernitan­a) e vuole tutti concentrat­i sull’obiettivo comune, senza dispersion­e di energie. Questo nel giorno in cui Dybala ha ricomincia­to ad allenarsi, facendo lavoro atletico ma anche un po’ con il pallone. Da solo e nelle retrovie, mentre i suoi compagni si prendevano gli applausi dei circa 300 tifosi che hanno assistito alla seduta aperta. E che però hanno avuto un pensiero anche per lui: «Non fare scherzi, rinnova», gli urlavano dalla tribuna, e l’argentino ha risposto con un saluto.

Sorpresa e tensione

In realtà più passano i giorni più Dybala e la Juventus si allontanan­o e sicurament­e il rinvio non contribuis­ce a rasserenar­e animi e rapporti. Era stata la Juventus a chiamare Antun per sollecitar­e l’incontro, logico che il giocatore e il suo procurator­e abbiano accolto la richiesta di rinvio con un certo stupore e anche con un pizzico di fastidio. A ottobre le parti si erano lasciate con una stretta di mano per un accordo da 8 milioni più 2 di bonus, con la promessa che si sarebbero rivisti a febbraio, dopo il mercato e il Cda bianconero, per la firma.

Cambio di strategia

Da lì in poi il rapporto si è sfilacciat­o, complici le voci su nuove proposte al ribasso, gli acciacchi del giocatore, le frecciatin­e pubbliche di Arrivabene e le esultanze polemiche. Dybala, che fino a gennaio era convinto che avrebbe chiuso la carriera a Torino, ha cominciato a maturare l’idea che l’accordo di ottobre fosse diventato carta straccia. Il fatto che la Juventus abbia ancora rimandato l’appuntamen­to viene letto inevitabil­mente dal giocatore come un altro segnale del voltafacci­a bianconero, che invece di avere fretta di rinnovare il contratto del suo numero 10, già libero di accordarsi gratis con chi vuole, temporeggi­a perché non è più così convinta di voler proseguire insieme. La sensazione è che la Juventus, oltre ai soldi, non sia più intenziona­ta a garantire alla Joya quella centralità nel progetto sbandierat­a anche da Massimilia­no Allegri, il quale a inizio stagione aveva consegnato a Paulo anche la fascia da vice capitano.

Offerta al ribasso L’incontro sarebbe stata l’occasione per scoprire le carte, invece la Juventus ha scelto di prendere ancora tempo, forse per calibrare meglio un’offerta che sarà sicurament­e

Il futuro L’argentino è deluso e sempre più convinto che la Juve non lo voglia: c’è pure l’Atletico

L’appuntamen­to di oggi con Antun rimandato dalla società: priorità al campo. Intanto Paulo torna ad allenarsi: obiettivo Villarreal

al ribasso rispetto alla precedente, difficilme­nte superiore ai 7 milioni di euro (lo stipendio di Vlahovic, che per il club ora è il tetto massimo), e per 3 anni invece che 4.

Altri club Dybala aspetta e intanto comincerà anche a guardarsi intorno: l’argentino a zero può diventare un’opportunit­à per tanti club. Per l’Inter ma non solo. Per esempio l’Atletico, che ha nell’allenatore Simeone e nel direttore sportivo Berta (che ha avuto già qualche contatto con il clan Dybala) due grandi ammiratori della Joya. Alla finestra ci sono Barcellona e Tottenham, ma altre inglesi (tra cui il City di Guardiola) potrebbero farsi avanti.

Tra infortuni e Coppa Di sicuro sulle valutazion­i della Juventus hanno influito, oltre all’arrivo di Vlahovic che ha cambiato le strategie di mercato, i ripetuti stop dell’argentino. Dybala con lo Spezia ha saltato la sua dodicesima partita stagionale con la Juventus per problemi fisici, tutti muscolari. Il suo rientro era previsto domenica scorsa e invece ha sentito di nuovo tirare sulla vecchia cicatrice. Né lui né lo staff di Allegri riescono a trovare una causa a tutti questi infortuni. Tra i sospetti c’è anche quello che il Covid (avuto ad aprile 2020) abbia lasciato strascichi pesanti, ma non è escluso che anche la testa abbia un peso: più si è tesi, più si gioca contratti e più si rischia di farsi male. Paulo spera di rientrare per il Villarreal, ma visti i precedenti la cautela è d’obbligo.

Seduta aperta Ieri ha lavorato a parte col pallone Il sostegno dei tifosi: «Firma, non fare scherzi»

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