Ma quando si gioca?
Bologna-Inter ancora senza data Però il ricorso al Coni non c’è...
I nerazzurri hanno tempo fino al 25 marzo per rivolgersi al Collegio di garanzia, terzo grado di giudizio E c’è il rischio di finire a maggio
Ma dov’è finita Bologna-Inter? A ogni turno di campionato la classifica si porta dietro l’asterisco ereditato dal 6 gennaio, quando l’ennesima emergenza Covid della serie A fece saltare l’appuntamento del Dall’Ara. La partita è rimasta nel limbo della giustizia sportiva per settimane, sia il primo sia il secondo grado hanno invitato la Lega a disporre il recupero della partita, ma manca l’ultimo passaggio, quello del Collegio di garanzia dello sport presso il Coni. E quindi continuiamo con le postille e i tra parentesi. E con queste due classifiche, una reale (con il Milan in testa) e una potenziale (con l’Inter in vetta). Una disparità che va avanti da un bel po’ e su cui Stefano Pioli ha avuto negli ultimi giorni qualcosa da dire, «dispiace avere ancora partite da recuperare», con tanto di risposta di Simone Inzaghi all’insegna del «noi avremmo voluto giocarla subito».
La variabile «quando»
Sui social, poi, le diverse tifoserie si sono beccate con molta meno diplomazia. C’è chi accusa l’Inter di «melina» alla ricerca del periodo più favorevole per giocare. Rigorosamente respinta dal clan nerazzurro che anzi si augura di giocare il prima possibile. Senza però rinunciare all’ultima possibilità di vincere la partita sul piano giudiziario. Ma in che momento converrebbe all’Inter affrontare il Bologna? Qui le risposte si sprecano. E naturalmente non vanno d’accordo. Da una parte arrivare all’incontro il più tardi possibile potrebbe portare a sfidare un Bologna senza particolari motivazioni. Dall’altra, è anche vero che trasformare quel recupero nella partita scudetto è sempre un’arma a doppio taglio perché a quel punto il Bologna diventerebbe arbitro del campionato con un fisiologico surplus di motivazioni. E ancora: psicologicamente stare in testa è comunque un vantaggio o quei tre punti in agguato possono invece costituire un condizionamento negativo per il Milan?
Forza maggiore Sul canale dei ricorsi per ora siamo fermi al 23 febbraio, quando sono state pubblicate le motivazioni della
Corte Sportiva d’Appello che ha dato ragione al Bologna e torto all’Inter sostenendo che «il provvedimento amministrativo interdittivo della ASL», quello che vietava le attività del gruppo squadra per cinque giorni, «è esso stesso una causa di forza maggiore». Per tutto questo, hanno scritto i giudici di secondo grado, la mancata scesa in campo della squadra di Mihajlovic aveva una giustificazione e si deve predisporre il recupero.
Ricorso Dunque, 23 febbraio. Da quel momento l’Inter aveva 30 giorni di tempo per ricorrere al Collegio di garanzia. Di certo non l’ha ancora fatto e ha tempo fino al 25 marzo per presentarlo. Non aspetterà l’ultimo momento, è probabile che a metà della prossima settimana nel palazzo “H” del Coni arriveranno le carte del ricorso. A quel punto ci saranno dei tempi tecnici prima di calendarizzare l’udienza. Generalmente si può ipotizzare una distanza di ameno 2-3 settimane. In occasione del famoso JuveNapoli (la partita saltata il 4 ottobre per cui i due gradi federali scelsero il 3-0 a tavolino prima che l’ultimo giudizio ribaltasse la decisioni e portasse al recupero della partita), passarono 18 giorni. Lo scorso anno toccò a Lazio-Torino e in quel caso trascorse un mese fra il ricorso biancoceleste e la decisione del Collegio di invitare al recupero della partita.
Recupero quando?
Il ricorso potrebbe essere discusso subito prima di Pasqua. A quel punto, considerando che il primo impegno infrasettimanale sarebbe il derby di ritorno di Coppa Italia, la data possibile diventerebbe quella del 27 aprile o il 4 maggio. Si tratterebbe di fatto delle ultime date utili perché l’11 maggio c’è la finale di Coppa Italia (che l’Inter potrebbe giocare se battesse proprio il Milan in semifinale). Difficile che si vada oltre. Anche perché il ping pong fra le due classifiche rischia di produrre un di più di tensione per un rush finale che almeno al momento attuale si presenta incertissimo. Per togliere l’asterisco, però, dovremmo aspettare ancora un po’. E il dilemma «reale»-«potenziale» rischia di fare ancora discutere...
La situazione La documentazione è pronta, dopo Pasqua la decisione Date disponibili: 27 aprile o il 4 maggio