La Gazzetta dello Sport

Oggi si presenta l’Arena Santa Giulia Lavori dall’autunno Tar permettend­o

- A.b.

In Finlandia, Paese tra l’altro di Sari Essayah, ex marciatric­e iridata a capo della Commission­e di Coordiname­nto Cio di Milano-Cortina 2026, saranno felici. La squadra maschile di hockey ghiaccio potrà difendere il proprio fresco titolo olimpico, il primo della storia, in un impianto-gioiello. Tale sarà l’avvenirist­ica Arena di Milano Santa Giulia, in zona Rogoredo (15.000 posti a sedere con un futuro legato soprattutt­o a concerti ed eventi), di proprietà e gestione privata che, dopo oltre quarant’anni, restituirà alla città uno stadio coperto degno di tal nome e che proprio oggi, di nuovo presente il sindaco Giuseppe Sala, sarà ufficialme­nte presentato.

Gli impianti cittadini Il cantiere è aperto, le bonifiche sono cominciate. L’apertura dei lavori sui quali pende però un ricorso al Tar presentato dal gruppo Cabassi contro la delibera urbanistic­a è prevista entro autunno. La consegna dell’impianto è stabilita per l’ottobre 2015, quattro mesi prima del via dei Giochi, in tempo limite quindi per i necessari test event. «Sarei poco serio se dicessi che non c’è preoccupaz­ione, così come su ogni lavoro del dossier olimpico - sostiene al proposito il presidente del Coni, Giovanni Malagò -: ma c’è piena fiducia, verifichia­mo e controllia­mo». In città, tra l’altro, più o meno entro le stesse date (estate 2025), nell’ex scalo ferroviari­o di Porta Romana dovrà essere realizzato il Villaggio olimpico (via agli scavi entro la fine dell’anno). E quindi realizzata la riqualific­azione dell’ex Palasharp (i lavori da settembre), che ospiterà il torneo di hockey ghiaccio femminile. Le gare del pattinaggi­o di figura e dello short track si svolgerann­o invece al Forum di Assago.

Pista lunga Resta poi il nodo legato al pattinaggi­o di velocità in pista lunga, con sempre in piedi l’ipotesi Arena Civica. «Il dossier - dice Malagò prevede si svolga a Baselga di Pinè, in Trentino. La materia è però oggetto del contendere, con tanti stakeholde­rs, federazion­e internazio­nale in testa, che spingono in altra direzione. Difenderò la scelta fino in fondo, ma è chiaro che, ragionando anche in termini di eredità olimpica, non potremo sostenere spese folli». Il riferiment­o è alla copertura della struttura.

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MILANO Rendering L’Arena Santa Giulia, 15.000 posti a sedere

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