La Gazzetta dello Sport

Hackett, un ritorno vincente La Virtus è già nelle sue mani

A Venezia debutto positivo del play arrivato da Mosca: «Era importante iniziare bene». Belinelli s’infortuna dopo 2’

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di Andrea Tosi

L’esordio di Daniel Hackett nella Virtus si vede e si sente nel derby italiano di Eurocup che Bologna strappa sul campo di Venezia con le doppie doppie del totem Jaiteh e del pianista Teodosic: il primo, perfetto ricevitore degli assist del secondo. Entrambi troppo superiori per questa Reyer. Hackett va in scia ai due compagni dispensand­o gioco, difesa e accelerazi­oni a canestro, qualità riconosciu­te al suo talento poliedrico che gli consentono di prendere subito in mano la regia della squadra campione d’Italia in assenza di Pajola e nel vuoto dello stordito Mannion, ancora ricaduto in una prova senza anima. La presenza dell’ex Cska, al ritorno sui campi italiani dopo 7 anni di successi all’estero, diventa perfino taumaturgi­ca per surrogare l’infortunio muscolare alla coscia sinistra che mette fuori causa Belinelli dopo nemmeno 120”. Oggi gli esami sveleranno l’entità dell’infortunio. Un altro guaio per coach Scariolo che sperava di avere svuotato l’infermeria.

Attacco al ferro Hackett fa il suo ingresso nel mondo Virtus al 6’07” del primo quarto sul +6 bolognese e si vede che ha voglia di entrare in partita. Sbaglia il primo tiro nel suo classico passo indietro, poi attacca tre volte di fila il ferro, superando Tonut per segnare altrettant­i canestri in penetrazio­ne. Ma soprattutt­o è in campo nell’ultimo quarto quando Bologna mette le mani sulla partita con un parziale di 14-4 alimentato anche dai recuperi e dai voli e dai piedi veloci dell’immarcabil­e Jaiteh. «Sono molto felice per questa vittoria dice Hackett -. È un bel modo di cominciare una nuova avventura. Mi sento bene, sono arrivato in una grande squadra. All’inizio abbiamo dovuto superare le difficoltà per l’infortunio di Beli poi ci siamo sbloccati anche grazie alla difesa salita di tono nel finale». Alla fine Dani Boy in 20’ fattura 4 canestri di rapina e mestiere, oltre a un paio di rimbalzi e di assist. Nulla di clamoroso ma molto di sostanzios­o in questo successo che permette alla Virtus di raggiunger­e e superare Venezia nel girone. «Senza Pajola era importante avere un giocatore esperto, capace di buone giocate difensive e offensive - così Scariolo commenta il debutto di Hackett -. Daniel, uscito Belinelli, ha sollevato Teodosic dal peso di dover giocare tutte le azioni per procurare vantaggi ai compagni. La sua classe, durezza, ed esperienza sono un grande apporto per la nostra squadra».

Panchina ok

La Virtus trova buoni segnali anche dalla panchina: Alibegovic, Cordinier e perfino il redivido Sampson trovano spunti e punti importanti in attacco quando Bologna deve reggere il rientro dei padroni di casa per poi allungare per lo scatto decisivo. Venezia, senza Vitali, è troppo dipendente dal tiro da tre (2/17 alla pausa ma 5/11 nel terzo quarto), può opporre la tenacia di Theodore, il lavoro di Brooks e l’orgoglio di Tonut, chiamato a giocare dopo l’infortunio patito in Nazionale e non ancora del tutto assorbito. Con 12 punti nel terzo quarto, l’azzurro mette pressione alla Virtus ma poi nell’ultimo periodo paga fatica e stress come Watt, distrutto dal ciclone Jaiteh. Fuori gioco Daye, fuori condizione Morgan, effimero Stone, troppo confusiona­rio Sanders. «È difficile competere a questi livelli nelle nostre condizioni. Alcuni dei miei hanno giocato sul dolore» sospira coach De Raffaele.

Mi sento bene. Sono arrivato in una grande squadra Daniel Hackett play Virtus Segafredo Bologna

Senza Belinelli, ha tolto a Teodosic il peso di creare vantaggi per tutti Sergio Scariolo sulla prova di Daniel Hackett

 ?? CIAM ?? Ciao Russia ecco l’Italia
Daniel Hackett, 34 anni, play di 196 cm. È arrivato alla Virtus dal Cska Mosca dopo lo scoppio della guerra russo-ucraina. In Italia ha giocato pure con Treviso, Pesaro, Siena e Milano
CIAM Ciao Russia ecco l’Italia Daniel Hackett, 34 anni, play di 196 cm. È arrivato alla Virtus dal Cska Mosca dopo lo scoppio della guerra russo-ucraina. In Italia ha giocato pure con Treviso, Pesaro, Siena e Milano

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