La Gazzetta dello Sport

Conegliano, la voce delle padrone

Le detentrici del trofeo schiantano Monza. Sylla: «Questo è il nostro vero valore»

- Di Gian Luca Pasini

Le padrone sono ancora loro. Paola Egonu e le sue sorelle. Citando un vecchio motto della politica italiana: il potere logora chi non ce l’ha. Lo dimostra Conegliano nella gara di andata del quarto di Champions League, che per via della esclusione delle squadre russe, vale esattament­e come una semifinale, che l’Imoco campione in carica non si lascia sfuggire. Veniva da un periodo complicato con qualche sconfitta di “troppo” rispetto al suo standard dello scorso anno. Ma nel momento più complicato, le squadre più forti tirano fuori le cose migliori. Lo stesso vale per le giocatrici: Paola Egonu nel solo primo set mette per terra 12 punti (sui 25 totali della squadra!) e con l’incedere della partita non è che le cose sono cambiate, anzi Paola ha continuato a martellare in attacco e battuta chiudendo il conto a 27 punti in tre set!

Vero Volley E dire che Monza aveva fatto di tutto per cercare di vincere questa partita: l’ingaggio della Mvp dell’ultima Olimpiade, Jordan Larson (migliore in campo in casa monzese), un palasport da tutto esaurito con la gente in fila per entrare ben prima dell’inizio. A dimostrazi­one che il lavoro fatto dal Consorzio Vero Volley è andato in profondità, diventando un fenomeno anche sociale, come ha ricordato il sindaco di Monza. Ma tutto questo non è sufficient­e quando dall’altra parte della rete ti trovi ad affrontare giocatrici di quel calibro.

Riscatto «Avevamo voglia di far vedere quello che valiamo. Nell’ultimo periodo le cose non sono andate troppo bene, abbiamo avuto tante difficoltà, ma questa sera ci siamo state - racconta Miriam Sylla -. A lottare su ogni pallone, a spingere in battuta è chiaro che esserci ritrovate tutte assieme dopo un certo periodo ha fatto la differenza. Credo che si sia visto che avevamo una gran voglia di giocare e di vincere questa partita». Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare, un’altra citazione (da Animal House) che si attaglia bene alla serata magica di Conegliano. «Devo ringraziar­e le ragazze. Sono molto orgoglioso di loro. Alcune hanno giocato nonostante qualche problema fisico. Ma credo che abbiamo fatto una grande partita. Era un po’ che non riuscivamo ad esprimerci al nostro livello abituale e invece questa volta ce l’abbiamo fatta - racconta con entusiasmo il coach Santarelli -. È stata una gara di grande intensità, di grande grinta. Siamo state aggressive e i risultati si sono visti. È chiaro che questa vittoria è solo una parte del lavoro. Credo che Conegliano possa giocare ancora meglio di così, possa fare qualcosa di più in difesa. Ci lavoreremo nei prossimi giorni. Perché domenica abbiamo una gara tosta con Perugia e non vogliamo più perdere punti in campionato. Ne abbiamo lasciati per strada anche troppi. Invece vogliamo risalire e poi di nuovo testa alla Champions per la gara di ritorno, giovedì prossimo. Sappiamo che Monza farà di tutto per rovesciare questo risultato e che verranno al Palaverde molto determinat­e. E noi dovremo farci trovare pronte».

Paola Egonu ha fatto una grande gara in tutti i fondamenta­li Daniele Santarelli il coach di Conegliano

Egonu Super «Abbiamo fatto una gran partita - continua Santarelli -, in attacco e in tutti i fondamenta­li. Egonu è stata brava a non innervosir­si. Anche lei aveva avuto, come tutta la squadra, un momento di appannamen­to. Ci siamo guardati in faccia, ci siamo confrontat­i e qui abbiamo tirato fuori il meglio. Ma la strada è lunga». Per la finale non troppo...

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Festa L’esultanza di Conegliano dopo il 3-0 su Monza nell’andata dei quarti di Champions: chi passa è in finale (nell’altro quarto escluse due squadre russe)

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