Banchero e Duke, prove di March Madness: la prima è ok
Per Paolo 10 punti e 10 rimbalzi con Syracuse nel primo match del torneo di conference, antipasto del gran ballo
Paolo Banchero si avvicina a Mark Williams mentre il centro di Duke sta per andare in lunetta. «Così si gioca» dice il futuro azzurro al compagno. È stato Williams, assieme a Wendell Moore Jr e Jeremy Roach, l’uomo decisivo per la vittoria di Duke contro Syracuse nei quarti di finale del torneo della Atlantic Coast Conference, una partita che Banchero e compagni hanno vinto 88-79 al Barclays
Center di Brooklyn. Paolo non ha giocato la sua miglior partita a livello realizzativo, fermandosi a 10 punti (sua terza peggior prestazione stagionale), ma ha mostrato accumulando statistiche quanto sia completo il suo gioco: in 35’ sul parquet ha infatti messo a referto anche 10 rimbalzi, 7 assist e 5 recuperi. Non è riuscito a salire di livello come i compagni, blindato dalla difesa di Syracuse e tenuto lontano dall’area, dove è letale, ma è comunque riuscito a dare il suo contributo per una vittoria più complicata del previsto: i Blue Devils sono la testa di serie numero 1 del torneo e sono i grandi favoriti, ma hanno rischiato davvero, facendo la differenza con un parziale di 10-0 negli ultimi 3’.
Prove generali Il torneo della Acc è per Duke e Banchero una sorta di prova generale di March Madness, il tabellone a 68 che assegna il titolo Ncaa che scatta la settimana prossima. Perché sono le prime partite della stagione ad eliminazione diretta, quelle in cui “o vinci o vai a casa” che rendono ogni anno impronosticabile il torneo che vale il titolo. «Partite come queste, situazioni come il finale punto a punto che abbiamo giocato, ci aiuteranno di sicuro andando avanti, sia in quel che resta di questo torneo sia a partire dal prossimo» ha detto coach Mike Krzyzewski, il leggendario allenatore di Duke da 42 anni che ha deciso di smettere a fine stagione. Il torneo della Acc qualifica la vincitrice direttamente nel tabellone per il titolo Ncaa, ma una squadra come i Blue Devils, per tutto l’anno sempre tra le migliori 10 del ranking con puntate anche al numero 1, ha un posto praticamente assicurato tra le squadre che si contenderanno il titolo. Queste partite a Brooklyn però avranno un’enorme importanza sul numero di testa di serie che sarà Duke, su quale posizione avrà nel tabellone e dove giocherà le sue partite del torneo. Queste
sono partite importanti anche per Banchero, in chiave Nba. Resta in corsa per la prima scelta assoluta al Draft di giugno, ma vista l’agguerrita concorrenza le prestazioni sul palcoscenico più grande che il college basket possa offrire avranno un peso importante: mostreranno la sua personalità, la sua capacità di brillare quando conta di più, nelle partite che contano davvero. Banchero lo sa bene: la prima sfida non è andata come previsto, ma già dalla semifinale con MIami di stanotte all’1 italiana Paolo sa di dover migliorare.