Brozo, si decide Oggi il provino per ritornare E Vidal si scalda
Primo allenamento in gruppo: senza dolore sarà convocato, ma difficile vederlo dal 1’ Arturo in pole position per il ruolo di regista
Si decide tutto oggi, ma non si può essere ottimisti fino in fondo. D’altronde, se il problema è muscolare, non si può nemmeno provare a stringere i denti perché c’è un rischio enorme di peggiorare ulteriormente le cose. Marcelo Brozovic vuole esserci con la Fiorentina, ma succederà soltanto se le percentuali di possibile ricaduta saranno vicine allo zero. Inutile rischiare di perdere l’unico insostituibile della rosa per un periodo più lungo soltanto per averlo a disposizione per una partita, tra l’altro con una sosta di due settimane all’orizzonte. Oggi Brozo potrebbe provare a lavorare col gruppo per la prima volta nella settimana, ma non è cosa scontata: dipenderà dalle sensazioni e dalla risposta del polpaccio affaticato. Fino a ieri il croato ha lavorato a parte, anche perché avvertiva ancora un leggero fastidio. Ma siamo alla vigilia del match ed è normale provare quantomeno ad allenarsi insieme ai compagni, magari senza strafare. Del resto, Brozo non ha bisogno di grandi prove, essendo ormai da tre anni il regista della squadra. Sono cambiati i compagni intorno a lui e gli allenatori, ma il ruolo del croato è rimasto centrale in ogni progetto. Da Spalletti a Conte, fino a Inzaghi: nessuno è riuscito a fare a meno del dinamismo e delle geometrie di Brozo, l’equilibratore per eccellenza.
Provino Nessuno è miglior medico di se stesso: solo Marcelo sa davvero quanto sia superabile il problema. A livello medico, sta nettamente meglio rispetto ad inizio settimana e questo per Inzaghi e per l’Inter è già una buona notizia. Chiaramente serve anche il riscontro del campo, ecco perché la prova generale di oggi darà una risposta più convincente. Se Brozovic riuscirà a svolgere l’allenamento senza accusare fastidio o dolore, allora di sicuro sarà convocabile per la Fiorentina e sarà lui stesso a valutare – insieme allo staff tecnico – la possibilità di giocare dal primo minuto. Ipotesi che oggi sembra complicata ma non impossibile. La speranza di Inzaghi è comunque di averlo a disposizione: magari lasciandolo inizialmente in panchina, pronto comunque a subentrare in caso di necessità.
Precedenti Il tecnico sta valutando da giorni le possibili soluzioni alternative: nelle tre ga
re senza il croato, nel ruolo di centrale davanti alla difesa si sono alternati Vecino e Barella, con diverse difficoltà. L’Inter, intanto, non ha mai vinto entro il 90’ senza il croato: in Coppa Italia contro l’Empoli la vittoria è arrivata ai supplementari, col 2-2 di Ranocchia in pieno recupero. In A, invece, sono arrivati una sconfitta contro il Sassuolo e un pareggio domenica scorsa a Torino. Contro gli emiliani è toccato a Barella il ruolo di vice Brozo, ma le difficoltà si sono raddoppiate: non mancava solo il regista di riferimento, ma pure la mezzala di assalto. Ecco perché col Torino Inzaghi è tornato a riproporre Vecino, che però ha altre caratteristiche ed è più uomo di pressione e corsa che un ragionatore.
Tocca a Vidal Per questo sono in netto rialzo le quotazioni di Arturo
Vidal, e non solo per la cresta bionda con cui ha pensato di “farsi vedere di più”. Vidal è stato tra i migliori nella doppia sfida contro il Liverpool: non è un centrale di ruolo, ma esperienza e temperamento lo rendono un jolly prezioso. E poi sa gestire il pallone e ha più qualità degli altri nell’uscita palla al piede. La Fiorentina poi gli porta bene: nei 15 precedenti, 10 vittorie e 3 gol. L’ultimo lo scorso anno in Coppa Italia. All’andata è iniziato il suo calvario fisico, ora è tempo di riscatto: per riprendersi il tempo perso e aiutare l’Inter a ritrovare la rotta scudetto, lui che di campionati ne ha vinti 9 negli ultimi 10 anni. Chi meglio di lui sa come si fa?
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