Gasp: «Quarti meritati». Festa Percassi: «È per i tifosi»
L’allenatore: «Grande sofferenza nel 2° tempo». L’a.d. nerazzurro: «In campionato noi penalizzati»
Questa è l’Europa, aveva detto Gian Piero Gasperini mercoledì. E si riferiva a come possono cambiare le partite da un momento all’altro, nel bene e nel male. Infatti a volte basta un colpo, una giocata, un sussulto: è il motivo per cui ha chiesto un attaccante con certe caratteristiche, che sappia spostare così il senso di una partita; il motivo per cui con l’Atalanta ha individuato in Jeremie Boga l’uomo giusto per lavori così delicati. Magari in notti delicate come quella di ieri, dove non basta quello che Juan Musso ha sintetizzato in «grande spirito di squadra». Questa è l’Europa ora può dirselo anche Boga: è stato il primo gol “europeo” della sua carriera e non l’ha scelto banale. Non l’ha fatto banale. «Erano le condizioni migliore per lui - ha detto poi il Gasp -, è in questo tipo di contesto che deve inserirsi: c’erano spazi, l’ho messo dentro per questo e lui è stato eccezionale in quella giocata. Speriamo che questo gol gli dia slancio».
Orgoglio Percassi
Intanto ha dato all’Atalanta la certezza dei quarti di finale, con quattro vittorie su quattro (e dieci gare europee su dieci con almeno un gol segnato): non dite a Gasperini che l’Europa League può diventare il vero obiettivo stagionale perché da questo orecchio non ci sente, ma oggi - dopo il sorteggio - magari se ne potrà riparlare. «Io non ho mai scelto prima chi affrontare», ha detto il tecnico. Ma intanto per la seconda volta in tre anni la Dea è fra le migliori otto d’Europa, anche se “solo” Europa League, e l’a.d. Luca Percassi può dare un’altra spolveratina all’orgoglio bergamasco, dedicando «questa vittoria a tutto il mondo atalantino. Meglio in Europa che in campionato? Lì l’Atalanta è stata fortemente penalizzata: quello che ci conquistiamo lo facciamo con fatica, senza che nessuno ci regali nulla».
Qualificazione meritata
Sicuramente non il Bayer, la conferma calcistica che chi sopravvive alla “morte” (di una sconfitta pesante, una settimana fa al Gewiss) è ancora più pericoloso. E ha fatto faticare molto l’Atalanta: «Buon primo tempo - ha detto Gasp - ma il secondo è stato di grande sofferenza: un po’ di frenesia, ci siamo limitati quasi solo a non subire, con poca qualità nelle ripartenze. Grande attenzione di tutti nella fase difensiva, probabilmente ora la squadra è più solida, ma la strada per crescere è un’altra: se giochi sempre come nel secondo tempo di stasera non vai avanti né in campionato, né in coppa. Però quando non riesci a fare meglio, devi fare anche così. E se guardo la globalità delle due gare, dico che contro il Bayer abbiamo fatto bene per tre tempi su quattro: dunque la nostra qualificazione è meritata».