La Gazzetta dello Sport

Genoa, ultima chiamata «Loro simili alla Dea Dobbiamo dare tutto»

Il tecnico Blessin: «Juric ha lavorato con Gasperini Sappiamo bene come interpreta ogni partita»

- Di Filippo Grimaldi GENOVA

Non serve lambiccars­i troppo per comprender­e appieno l’importanza dell’anticipo di stasera per un Genoa quasi sott’acqua, che non vince in casa da 328 giorni, eppure è tornato a nuova vita sotto la guida di un allenatore che domenica scorsa - scusate se è poco - ha incassato pure l’elogio di un ex ancora amatissimo come Gasperini. Un paradosso assoluto, questo Grifone, sette gare per sette pareggi con Alexander Blessin a motivare il gruppo, con Roma. Inter e Atalanta bloccate sullo zero a zero. Difficile pensare che sia un caso, e anche se la difesa luccica (stasera tornerà a disposizio­ne anche Hefti), la grande incognita è legata all’attacco, che segna con il contagocce.

«Ma a me interessa soltanto che la squadra dia sempre tutto, in gruppo ci sono elementi di grande valore che ci possono dare una mano in qualunque momento. Ovvio che rispetto a Bergamo qualcosa cambieremo ammette Blessin -, ma per me conterà soprattutt­o avere una panchina di spessore, con uomini di qualità, capaci di fare la loro parte in qualunque momento della gara, anche quando dopo un’ora o più di gioco dovrò pensare a qualche cambio».

Niente ritiro

La fiducia totale nei confronti del gruppo e l’empatia trasmessa dal nuovo tecnico sin dal suo primo giorno a Genova si misura anche da piccoli, grandi gesti come quello di lasciare alla squadra la libertà di trascorrer­e a casa la serata di ieri. La motivazion­e - giocare di sera costringe a una logorante attesa del gruppo in vista della partita è solo apparentem­ente semplice, perché dipende direttamen­te dalla consapevol­ezza di liberare i giocatori da un eccessivo stress emotivo. Di solito in Italia si ragiona al contrario e quest’eventualit­à è raramente contemplat­a, ma Blessin ha un’altra cultura, non solo calcistica.

Tale padre, tale figlio

Non per questo il tecnico rossoblù rinnega o in qualche modo intende sminuire la difficoltà della sfida con i granata. Al contrario, racconta di «essere ben consapevol­e del fatto che Juric ha lavorato a inizio carriera proprio con Gasperini, e di lui conosciamo dunque come interpreta le gare, in un modo molto simile a quello che fa l’Atalanta», e questo è il miglior compliment­o possibile, conoscendo il lavoro fatto da Gasperini a Bergamo. E se è vero che stasera l’ambiente sarà un grande aiuto per i rossoblù (gradinata nord esaurita da giorni, e oltre quindicimi­la tifosi attesi a Marassi), il tecnico si trova nella condizione di dover quasi raffreddar­e un entusiasmo (anche nei suoi confronti) che non può nè deve prescinder­e dalla realtà. Che resta, effettivam­ente, molto critica: «I compliment­i fanno piacere - riconosce Blessin - ma è altrettant­o vero che io a Genova non ho ancora fatto nulla. Dobbiamo pensare che quella con il Torino sarà una gara durissima, e a noi servirà molta qualità anche nei duelli uno contro uno. Belotti? Servirà difendersi da squadra contro elementi così forti».

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LAPRESSE Grinta Alexander Blessin, 48 anni, arringa i tifosi genoani al Ferraris

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