Genoa, ultima chiamata «Loro simili alla Dea Dobbiamo dare tutto»
Il tecnico Blessin: «Juric ha lavorato con Gasperini Sappiamo bene come interpreta ogni partita»
Non serve lambiccarsi troppo per comprendere appieno l’importanza dell’anticipo di stasera per un Genoa quasi sott’acqua, che non vince in casa da 328 giorni, eppure è tornato a nuova vita sotto la guida di un allenatore che domenica scorsa - scusate se è poco - ha incassato pure l’elogio di un ex ancora amatissimo come Gasperini. Un paradosso assoluto, questo Grifone, sette gare per sette pareggi con Alexander Blessin a motivare il gruppo, con Roma. Inter e Atalanta bloccate sullo zero a zero. Difficile pensare che sia un caso, e anche se la difesa luccica (stasera tornerà a disposizione anche Hefti), la grande incognita è legata all’attacco, che segna con il contagocce.
«Ma a me interessa soltanto che la squadra dia sempre tutto, in gruppo ci sono elementi di grande valore che ci possono dare una mano in qualunque momento. Ovvio che rispetto a Bergamo qualcosa cambieremo ammette Blessin -, ma per me conterà soprattutto avere una panchina di spessore, con uomini di qualità, capaci di fare la loro parte in qualunque momento della gara, anche quando dopo un’ora o più di gioco dovrò pensare a qualche cambio».
Niente ritiro
La fiducia totale nei confronti del gruppo e l’empatia trasmessa dal nuovo tecnico sin dal suo primo giorno a Genova si misura anche da piccoli, grandi gesti come quello di lasciare alla squadra la libertà di trascorrere a casa la serata di ieri. La motivazione - giocare di sera costringe a una logorante attesa del gruppo in vista della partita è solo apparentemente semplice, perché dipende direttamente dalla consapevolezza di liberare i giocatori da un eccessivo stress emotivo. Di solito in Italia si ragiona al contrario e quest’eventualità è raramente contemplata, ma Blessin ha un’altra cultura, non solo calcistica.
Tale padre, tale figlio
Non per questo il tecnico rossoblù rinnega o in qualche modo intende sminuire la difficoltà della sfida con i granata. Al contrario, racconta di «essere ben consapevole del fatto che Juric ha lavorato a inizio carriera proprio con Gasperini, e di lui conosciamo dunque come interpreta le gare, in un modo molto simile a quello che fa l’Atalanta», e questo è il miglior complimento possibile, conoscendo il lavoro fatto da Gasperini a Bergamo. E se è vero che stasera l’ambiente sarà un grande aiuto per i rossoblù (gradinata nord esaurita da giorni, e oltre quindicimila tifosi attesi a Marassi), il tecnico si trova nella condizione di dover quasi raffreddare un entusiasmo (anche nei suoi confronti) che non può nè deve prescindere dalla realtà. Che resta, effettivamente, molto critica: «I complimenti fanno piacere - riconosce Blessin - ma è altrettanto vero che io a Genova non ho ancora fatto nulla. Dobbiamo pensare che quella con il Torino sarà una gara durissima, e a noi servirà molta qualità anche nei duelli uno contro uno. Belotti? Servirà difendersi da squadra contro elementi così forti».