La Fifa libera gli stranieri Junior Moraes al Corinthians
Il primo a rientrare è l’ultimo a essersene andato. Junior Moraes ha firmato un nuovo contratto con il Corinthians fino a dicembre 2023: l’attaccante ormai ex Shakhtar, 34 anni, non aveva potuto lasciare l’Ucraina come gli altri brasiliani perché dal 2019 aveva ottenuto la cittadinanza ucraina (era entrato anche in nazionale) che gli impediva di tornare in Brasile. Ci è riuscito a inizio marzo, rientrando a San Paolo, nel suo Paese di origine. Junior Moraes è il primo a trovare una nuova sistemazione, sfruttando la “liberatoria” espressa dalla Fifa che permette ai giocatori stranieri dei campionati di Ucraina - torneo che si è ovviamente fermato - e di Russia - che invece va avanti - di essere tesserati da un nuovo club fino a giugno 2022. In realtà, lo Shakhtar con una lettera ha di fatto svincolato i brasiliani che volessero trovarsi un’altra squadra. Nella squadra guidata da Roberto De Zerbi era appena arrivato, nel mercato di gennaio, David Neres dall’Ajax, con cui appena tre anni fa era stato protagonista fino alla semifinale di Champions League, ma di fatto si è allenato appena due giorni a Kiev dopo il ritiro invernale in Turchia. Ed era appena stato tesserato il 2004 Vinicius Tobias, difensore promettentissimo cercato anche dal Real Madrid, acquistato nell’estate scorsa ma messo ufficialmente sotto contratto solo al compimento della maggiore età. Il 23 febbraio. Qualche ora prima dell’invasione russa.
Spareggi La liberatoria della Fifa per i calciatori stranieri non è stato l’unico provvedimento del maggiore organismo calcistico mondiale. In vista dei playoff di qualificazione al Mondiale 2022, la Russia è stata esclusa dalla “semifinale” con la Polonia, che dunque potrà giocarsi l’accesso al Qatar direttamente con la vincente di SveziaRepubblica Ceca. In ballo c’è anche l’Ucraina: il suo match in Scozia è stato rimandato a giugno, con riprogrammazione a seguire pure della finale con la vincente di Galles-Austria. Nella speranza che la nazionale ucraina sia in grado di presentarsi e che i giocatori possano rispondere alla convocazione. A proposito di convocazioni, Artem Dzyuba, centravantone russo dello Zenit San Pietroburgo, ha chiesto di non essere chiamato per il raduno della nazionale di fine marzo in quanto ha parenti in Ucraina. Come moltissimi altri in Russia. Il suo ex compagno di squadra ucraino Jaroslav Rakitskyi, che ha giocato anche per lo Shakhtar per dieci anni, ha scelto di svincolarsi dallo Zenit proprio grazie alla liberatoria della Fifa. Nel febbraio 2019, dopo essere passato allo Zenit, era stato escluso dalla nazionale proprio per le tensioni politiche tra Russia e Ucraina.