Un pieno di tifosi
STADI E PALAZZETTI TORNANO AL 100% ITALIA-MACEDONIA FARÀ DA APRIPISTA Green pass base all’aperto, rafforzato al chiuso: esultano anche basket e volley
Cento per cento della capienza. La speranza è diventata ieri un decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri. Con tanto di sorpresa finale: perché il ritorno agli spalti pieni senza limitazioni non sarà circoscritto agli stadi, ma riguarderà anche i palazzetti, che invece sembravano destinati a un’ulteriore tappa dello step and go passando dal 60 al 75 per cento. Non esulta solo il calcio, lo fanno pure basket e pallavolo. A fare da apripista ci sarà ancora una volta la Nazionale di Roberto Mancini. Mentre il Cdm diceva sì al decreto, Valentina Vezzali firmava la deroga che consentirà un evento apripista della riapertura al massimo della capienza: «Gli azzurri potranno contare così sul massimo dell’apporto di pubblico», ha detto la sottosegretaria allo Sport nel suo tweet riferendosi alla semifinale del playoff mondiale con la Macedonia del Nord a Palermo il 24 marzo con lo stadio pieno.
Base e rafforzato Dunque, si riparte dal 1° aprile. Anche se il testo circolato ieri (suscettibile di qualche aggiustamento in corsa prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale), abolendo i limiti per le capienze del decreto dello scorso aprile potrebbe produrre un ritorno al 100 per 100 addirittura più ravvicinato. Per la serie A se ne riparlerà comunque a inizio aprile con un battesimo mica male, Juventus-Inter all’Allianz Stadium. Bisognerà continuare a tenere la mascherina ffp2 fino al 30 aprile, ed è importante che la regola sia rispettata perché è comunque un fondamentale strumento di contenimento in un momento in cui crescono i contagi (ma per fortuna non le ospedalizzazioni e le terapie intensive). Una sottolineatura su cui ha insistito pure ieri Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della salute Roberto Speranza. Quanto al bivio del green pass, qui invece le regole all’aperto non sono quelle al chiuso. Per andare in uno stadio basterà il green pass base (possibilità quindi di entrare non soltanto per vaccinati e guariti, ma anche per chi ha un tampone negativo nelle 48 ore precedenti l’evento), per entrare in un palazzetto bisognerà avere invece la certificazione rafforzata (niente tampone, solo vaccinati e guariti). Anche queste regole varranno fino al 30 aprile. Poi dal 1° maggio, sempreché la curva epidemiologica non faccia scherzi, pure questi ultimi obblighi dovrebbero cadere.
Che su e giù La storia dei limiti della capienza in questi due anni è stata un continuo alternarsi di docce fredde e speranze. Nessuno avrebbe creduto il 1° marzo del 2020, l’ultima giornata senza limitazioni prima del lockdown, di dover aspettare così tanto prima di poter tornare alla normalità. Le porte chiuse sono diventate la regola per un campionato e mezzo (l’unica eccezione i mille spettatori di settembre 2020, mentre alcune ordinanze delle
Regioni consentirono una capienza anche superiore a quota 2000 in alcuni palazzetti). Poi, nel 2021 la coppa Italia di Reggio Emilia, prova generale per le quattro gare dell’Europeo al 25 per cento. Quindi il su e giù della soglia consentita, fino alla svolta di ieri.
I praticanti Il decreto inciderà anche sulle regole dello sport praticato. L’obbligo di esibire il green pass (rafforzato) resisterà fino al 30 aprile per tutte le attività al chiuso, dalle palestre alle piscine (qui sarà da vedere se ci saranno regole meno restrittive per il numero di persone in acqua), possibilità di utilizzare gli spogliatoi compresa. All’aperto, invece, cade questo vincolo per tutte le attività, compresi sport di squadra e di contatto. Per un’interpretazione definitiva però bisognerà attendere le FAQ che sta preparando il Dipartimento Sport. Insomma, si ricomincia. Sugli spalti e in campo.