RIPARTE LA SFIDA TRA I DUE GIGANTI DIVERSI IN TUTTO MA LI ACCOMUNA LA FAME DI VITTORIE
All’opposto per carattere e interessi, la frattura è insanabile dopo il duello 2021 Batterie cariche, in arrivo nuove scintille
ove eravamo rimasti? Sono passate quattordici settimane dalla notte di Abu Dhabi e i due grandi rivali del Mondiale 2021 si ritrovano di nuovo faccia a faccia. L’epilogo della passata stagione, con il titolo soffiato da Max Verstappen a Lewis Hamilton nell’ultimo giro dell’ultima gara, ha lasciato ricordi dolcissimi per l’olandese della Red Bull-Honda e una ferita profonda nell’animo del fuoriclasse inglese della Mercedes. Dopo la beffa, ci sono stati il lungo silenzio mediatico di Lewis, la pressione politica esercitata dietro le quinte da Toto Wolff nei confronti della Fia e la decisione finale di rimuovere dall’incarico Michael Masi, il direttore di gara che con la sua gestione discutibile della safety car aveva pesato sull’esito della volata iridata, creando una coda infinita di polemiche.
Riscatto Si riparte con nuovi regolamenti tecnici, macchine rivoluzionate che sfruttano l’effetto suolo e anche una nuova struttura organizzativa nella stanza dei bottoni dei commissari. Ma la sfida annunciata è sempre fra loro due: Verstappen e Hamilton. Con la Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz a fare da potenziale terza incomoda fra Red Bull e Mercedes. L’iridato in carica ha brillato nei test invernali, al pari della macchina progettata da Adrian Newey, già veloce e bilanciata.
Mentre le Frecce d’argento sono apparse spuntate, sia nelle mani di Hamilton sia in quelle del suo nuovo compagno di squadra, la stella emergente George Russell. Eppure mai dare per battuti Lewis e il team otto volte campione del mondo. «È stato necessario tanto sforzo per tornare ed essere al massimo fisicamente e mentalmente — ha spiegato Hamilton, 37 anni — Io e la mia squadra abbiamo lavorato duramente e a lungo, daremo tutto». Anche l’anno scorso la Mercedes era in difficoltà prima dell’inizio del campionato e poi Hamilton vinse la prima gara in Bahrain dopo un avvincente ruota a ruota con Max. La prima parte della stagione fu segnata dalla superiorità Red Bull, ma dopo l’estate i valori si invertirono con la Mercedes di nuovo imprendibile nelle ultime gare. Un precedente da considerare. La voglia di riscatto di Hamilton è enorme e a questo si aggiunge la proverbiale bravura degli ingegneri guidati da James Allison. Quando Lewis era lontano da tutto e da tutti, per smaltire rabbia e delusione, nessuno ha mai temuto davvero che potesse mollare la F.1 di colpo e ritirarsi. Dire addio, rinunciando senza lottare all’ottavo titolo che gli consentirebbe di superare Michael Schumacher, non era pensabile per uno come Hamilton. La sua
Ho lavorato duro per tornare al top fisicamente e mentalmente. Io e il team, daremo tutto Lewis Hamilton Pilota Mercedes
sfida personale si intreccia inoltre con la missione di combattere il razzismo e rendere la F.1 più inclusiva per le minoranze, obiettivi più facilmente raggiungibili attraverso i successi.
Opposti Le motivazioni con cui parte Verstappen sono molto diverse. Max è l’alter ego di Lewis. Li dividono quasi dodici anni di età, le passioni, le origini e il modo di vedere la vita. A uno piacciono la moda e le passerelle (Hamilton è reduce dall’ultima sfilata “Pink” di Versace) e all’altro la riservatezza assoluta, tanto da essere sparito nell’inverno dopo il titolo disertando qualsiasi occasione
mondana. Uno ha interessi variegati, che includono la musica, la difesa dell’ambiente e l’impegno sociale, l’altro correrebbe tutti i giorni, anche con le vetture GT, su una pista di kart o al simulatore a casa. Ma su una cosa si somigliano: entrambi sono spinti da una determinazione senza fine. Come Schumi, Senna o Villeneuve. Tutti nati per vincere. Verstappen nel 2021 si è dimostrato l’avversario più duro che Hamilton abbia mai incontrato. La loro rivalità è stata intensa e senza esclusione di colpi per l’intera stagione, sfociando in duelli all’ultimo sorpasso, incidenti spaventosi (Silverstone e Monza) e
tante polemiche sportive (Brasile, Arabia Saudita, Abu Dhabi). Mai Lewis aveva dovuto battagliare in modo così cruento e feroce. Neppure quando correva alla McLaren con Fernando Alonso o affrontava Sebastian Vettel sulla Ferrari. L’inglese è sceso nell’arena, fronteggiando un nemico giovane, aggressivo e dotato di enorme talento. Un antagonista degno di lui. Questa competizione esasperata, e il modo in cui si è concluso il Mondiale, hanno creato una frattura insanabile fra i due piloti, già opposti per carattere, e i rispettivi team, complice la guerra a colpi di accuse e ricorsi condotta in parallelo dai team principal
Wolff e Christian Horner. Se Max ha firmato un nuovo contratto con la Red Bull fino al 2028 è anche per questo: mai alla Mercedes! C’è il rischio che la lunga lotta, oltre a lasciare scorie, abbia prosciugato Max e Lewis a livello mentale. Sarà curioso capire se abbiano recuperato tutte le energie. Di certo, l’olandese non rischia la sindrome di appagamento finché in pista c’è Hamilton. È uno straordinario confronto generazionale che promette altre emozioni.
Il Mondiale