La Gazzetta dello Sport

Sarà la volta buo Na?

SORRISI DAI TEST I PILOTI CI CREDONO E I RIVALI... ANCHE PERCHÉ LA FERRARI PUÒ FAR SOGNARE Binotto ha seminato certezze alla vigilia, ma la pista dice che la F1-75 è competitiv­a Comincia una stagione decisiva per tutti

- Di Mario Salvini

Il momento è adesso, si spegne il semaforo delle chiacchier­e e i fatti cominciano a valere per davvero. Tutta la rabbia, la delusione e la frustrazio­ne accumulate negli ultimi anni mesti si devono trasformar­e in carburante per la riscossa. La Ferrari vuole, deve, tornare a fare la Ferrari e tutti, a Maranello, sanno bene che questo è l’anno della verità. Quello in cui bisogna rimettersi davanti, quantomeno in lotta con le Mercedes e le Red Bull che nelle ultime stagioni hanno quasi sempre visto da lontano. Dunque la Scuderia ci ha puntato e investito tutto, sapendo di giocarsi altrettant­o. Da un certo punto in poi, aveva ammesso l’anno scorso il team principal Mattia Binotto, si è cominciato a sacrificar­e quello che allora era il presente per il futuro. Per questo 2022 che con le nuove regole, con le macchine a effetto suolo e le ruote da 18”, avrebbe se non azzerato, almeno riequilibr­ato i valori. Bene: il futuro è arrivato, è qui e ora. E non si può sbagliare. In Ferrari tutto questo lo sanno bene, però sono anche certi di aver messo insieme ciò che serve per tornare a vincere.

Promettent­e Binotto per primo non si è mai nascosto. Ha sempre detto che nel 2022 avremmo rivisto la sua squadra finalmente di nuovo competitiv­a. E adesso la sua serenità, prima ancora delle dichiarazi­oni, dice che le sue belle certezze le ha. «Non firmerei per un secondo posto», ha detto per cominciare questa prima settimana di corse. Segno che nei test tra Montmelò e Sakhir lui e i suoi hanno visto quel che volevano. Che la F1-75, l’auto a cui è stato dato il nome che celebra il 75° anniversar­io della casa, e in grado di colmare il gap. Intanto ha fatto più chilometri di tutti, dato che di per sé potrebbe non sembrare fondamenta­le, ma negli anni passati, siccome il record normalment­e appartenev­a alla Mercedes, a questo punto dell’annata dicevamo sempre che le sue macchine erano panzer. Ecco, adesso quel paragone non è il caso di farlo, ma le Ferrari hanno mostrato di essere le più robuste, di essere affidabili. E molto di più, tant’è che entrambi i duellanti dell’ultima, esaltante stagione, Max Verstappen e Lewis Hamilton, hanno indicato nella F1-75 la favorita. È il solito giochetto, l’ha ribattuto chiaro anche Carlos Sainz. Ma c’è una differenza: nessuno dei due si era sognato di dire una cosa del genere negli anni passati, né per provocazio­ne né per ridere: se lo avessero fatto sarebbero stati sbeffeggia­ti. Quest’anno invece il loro scaricabar­ile, per quanto tale, non sembra poi così inverosimi­le. Lo hanno confermato i test giorno dopo giorno. Con le rosse spesso in cima alla lista dei tempi. Che valgono poco, in questa fase, d’accordo, perché nessuno ha cercato la prestazion­e da qualifica, nessuno ha abbinato la mappatura più spinta al serbatoio vuoto. Nessuno, nemmeno la Ferrari, appunto. Poi il Gps ha suggerito che Red Bull e anche la mimetizzat­a Mercedes valgano più di quel che hanno mostrato. Ma Binotto garantisce che il deficit in quanto a cavalli è stato colmato. E le stesse rivali paventano come la F1-75 sia forte nelle curve lente, dove queste nuove monoposto, più pesanti e irrigidite dall’effetto suolo, sembrano soffrire di più. In definitiva non c’è un team che sappia a che punto siano veramente gli avversari. E soprattutt­o nessuno sa dove gli altri possono arrivare, perché è vero che le power unit saranno congelate (la parte endotermic­a, su quella ibrida si potrà lavorare fino a settembre), ma una delle chiavi sarà capire quanto ciascuno riuscirà a migliorare le proprie monoposto che per forza di cose sono progetti iniziali. Dunque per definizion­e perfeziona­bili. «Ci vorrà qualche gara per capire i veri valori», ha infatti detto Binotto. Ma anche in questo senso c’è un elemento che induce la Ferrari all’ottimismo: dai test è emersa la sperata corrispond­enza tra la pista e le simulazion­i, al banco e soprattutt­o al nuovo simulatore. Il che è fondamenta­le per i lavori delle prossime settimane e dei prossimi mesi.

Non firmo per il secondo posto in Bahrain: andiamo per il massimo

Sul motore non abbiamo nulla meno di altri: forse qualcosa in più... Mattia Binotto Team Principal Ferrari

Alleati E poi ci sono i piloti: Leclerc e Sainz. «Abbiamo la coppia migliore», sono sempre parole del team principal, pronunciat­e ancora l’anno scorso, a campionato in corso. Dal quale è emerso che quest’anno sarà una Ferrari a due punte. Carlos si è guadagnato la parità di grado. E tutti e due, c’è da starne certi, sono motivati e carichi al punto giusto. Sono due giovani uomini intelligen­ti, sapranno mettere la loro rivalità al servizio della causa. E se fin dall’inizio, da domenica, si creerà il giusto entusiasmo anche in questo senso ci sarà da divertirsi.

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 ?? DPPI ?? La rossa 2002 primatista di km Carlos Sainz, 27 anni, al volante della F1-75. La vettura è stata presentata il 17 febbraio e ha percorso durante i sei giorni di test invernali, prima a Montmelò e poi a Sakhir, 3.941 km: nessun altro team può vantare un simile chilometra­ggio
DPPI La rossa 2002 primatista di km Carlos Sainz, 27 anni, al volante della F1-75. La vettura è stata presentata il 17 febbraio e ha percorso durante i sei giorni di test invernali, prima a Montmelò e poi a Sakhir, 3.941 km: nessun altro team può vantare un simile chilometra­ggio

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