Il sogno di Bastianini: «Correre con la Ferrari in F.1»
Al centro della scena, la Bestia dimostra di trovarsi molto a proprio agio. «Vincere la prima gara è stato inaspettato e questi giorni sono stati emozionanti — racconta Enea Bastianini —. Ma devo restare concentrato, perché nell’attuale MotoGP serve dare il massimo sempre». E allora, eccolo provare a pensare a un bis comunque difficilissimo, «anche se qui partiamo tutti da zero». Senza però volere guardare troppo lontano, dribblando con la sua solita naturalezza alle domande che, anche se si è corsa solo una delle 21gare in calendario, gli viene rivolta di continuo: puoi vincere il Mondiale? «Non lo so, è difficile — risponde il pilota del team Gresini —. Un Mondiale lo ho vinto in Moto2 e so quanto sia complicato. Sono qui per questo, ma non ho ancora tanta esperienza e il mio obiettivo resta quello di finire il campionato nei primi 5». Intanto si gode questo inizio di weekend indonesiano, dove è stato festeggiato dalla folla durante la parate di Giacarta, e dove ha avuto il privilegio di conoscere il presidente Joko Vidodo («Non avevo mai conosciuto un presidente, è stato bello»), buttando anche lì un sogno durante un’intervista a Sky: «Il mio sogno è correre in Formula 1. È un sogno lontanissimo, però mai dire mai nella vita, me lo immagino un futuro sulle quattro ruote. Mi piacerebbe guidare la Ferrari, mi ci vedo».
Non cambio nulla
Chi invece in questo momento resta con i piedi ben puntati per terra è Francesco Bagnaia, che dopo il k.o. del Qatar, è obbligato a un punto riscatto. «La Ducati non deve scusarsi con me, lavoriamo assieme, abbiamo parlato ed è tutto chiaro — dice tornando sulla polemica di fine gara —. È passato un messaggio sbagliato, che io non voglio fare test, ma non è quello, mi sono espresso in modo non corretto. E comunque in Qatar alla fine avevamo trovato la quadra e andavo forte. Poi ho fatto un errore brutto, perché ho rovinato la gara anche a un altro pilota (Jorge Martin; n.d.r.). In ogni caso, a livello di assetto non voglio toccare nulla, come facevo nel 2021, voglio tornare al solito tipo di lavoro. Preferisco adattarmi io alle condizioni del tracciato, invece di adattare la moto. Soprattutto, visto che la pista è stata riasfaltata e la Michelin ha portato gomme con una carcassa del 2018 molto più dura, sarà importante fare più giri possibili per capire quale usare. La qualifica qui sarà meno importante».
4 Coppe del Mondo: 2017, 2018, 2019, 2022