Juve, tensione a
assimiliano Allegri preferisce il rumore alla monotonia del silenzio. A volte è meglio qualche decibel in più, che aiuta ad alzare il livello di adrenalina, piuttosto che crogiolarsi nell’apatica normalità. Il tecnico non ha smentito la discussione di venerdì pomeriggio con Dybala e Cuadrado e poi con tutta la squadra. Ha minimizzato, caricandola però di significati positivi in vista del match con la Salernitana, l’ultimo prima della sosta.
Il casino ci fa bene
«Volete sapere che cosa è successo ieri (venerdì, ndr)? I giocatori hanno fatto una richiesta e io ho detto di no. Cose che capitano, però hanno capito e sono stati bravi. Ho chiesto io di stare in ritiro tutti insieme, ho spiegato che ci avrebbe fatto bene, anche per riposarci. Non c’è stata alcuna discussione, sono stato calciatore anche io, queste richieste si fanno. E poi ogni tanto serve un po’ di casino, sennò diventiamo piatti. Ringrazio i ragazzi che me ne hanno dato l’opportunità».
Scontro di gruppo Il tecnico racconta l’episodio col sorriso, in realtà era tutto tranne che pacifico quando Dybala e Cuadrado (capitano e vice in assenza di Bonucci e Chiellini) si sono presentati in rappresentanza della squadra a chiedere di mantenere il solito programma: con la partita in casa ci si allena al mattino e poi i giocatori sono liberi di tornare a casa fino al momento del ritiro, che inizia prima di cena. Allegri stavolta aveva deciso di anticipare, restando alla Continassa direttamente dopo la rifinitura mattutina, e i ragazzi hanno provato a fargli cambiare idea. Max non l’ha presa bene, si è arrabbiato prima con i due portavoce, rinfacciando loro di non aver compreso la delicatezza del momento, e poi ha convocato tutta la squadra per una lavata di capo di gruppo. Da qui è nato più di qualche scontro verbale con i singoli (Rabiot e Danilo oltre a Dybala e Cuadrado) ma l’allenatore è stato irremovibile.
Tensione da
Detto che le querelle sugli orari non sono una novità (Cristiano Ronaldo una volta s’immolò con Maurizio Sarri per perorare la causa del gruppo, che preferiva allenarsi al mattino piuttosto che al pomeriggio, ma venne respinto con perdite), è lecito interrogarsi sull’opportunità della richiesta, in un momento delicato per la Juventus, fresca eliminata negli ottavi di Coppa con tre sonori schiaffi dal Villarreal. Il litigio da cui Allegri s’aspetta la scossa in campionato, dove la Signora ha l’occasione di portarsi a -1 dall’Inter (che però ha una gara da recuperare) prima dello scontro diretto è indice di una tensione generata
esclusione
dall’esclusione che non è ancora stata smaltita.
Infortuni, gioco e staff
Il dopo Champions ha portato inevitabilmente delle riflessioni da parte della società, che coinvolgono tutti, tecnico compreso. Allegri è stato preso e pagato profumatamente perché doveva essere il valore aggiunto, ma è uscito agli ottavi contro una squadra alla portata come Sarri e Pirlo. Le perplessità del club sono legate ai tanti infortuni, allo staff tecnico e anche alla gestione dei cambi. Non sono escluse novità tra i collaboratori di Max nella prossima stagione, per portare un’altra ventata di novità dopo l’inserimento di Simone Padoin l’estate scorsa. Allegri dal canto suo è convinto che con la rosa che ha stia facendo il massimo, mentre i giocatori (non esenti da colpe per la dirigenza) lamen
Il confronto La squadra, che per il club non è esente da colpe, vorrebbe più varietà di schemi offensivi