La Gazzetta dello Sport

Juve, tensione a

- Di Fabiana Della Valle TORINO

assimilian­o Allegri preferisce il rumore alla monotonia del silenzio. A volte è meglio qualche decibel in più, che aiuta ad alzare il livello di adrenalina, piuttosto che crogiolars­i nell’apatica normalità. Il tecnico non ha smentito la discussion­e di venerdì pomeriggio con Dybala e Cuadrado e poi con tutta la squadra. Ha minimizzat­o, caricandol­a però di significat­i positivi in vista del match con la Salernitan­a, l’ultimo prima della sosta.

Il casino ci fa bene

«Volete sapere che cosa è successo ieri (venerdì, ndr)? I giocatori hanno fatto una richiesta e io ho detto di no. Cose che capitano, però hanno capito e sono stati bravi. Ho chiesto io di stare in ritiro tutti insieme, ho spiegato che ci avrebbe fatto bene, anche per riposarci. Non c’è stata alcuna discussion­e, sono stato calciatore anche io, queste richieste si fanno. E poi ogni tanto serve un po’ di casino, sennò diventiamo piatti. Ringrazio i ragazzi che me ne hanno dato l’opportunit­à».

Scontro di gruppo Il tecnico racconta l’episodio col sorriso, in realtà era tutto tranne che pacifico quando Dybala e Cuadrado (capitano e vice in assenza di Bonucci e Chiellini) si sono presentati in rappresent­anza della squadra a chiedere di mantenere il solito programma: con la partita in casa ci si allena al mattino e poi i giocatori sono liberi di tornare a casa fino al momento del ritiro, che inizia prima di cena. Allegri stavolta aveva deciso di anticipare, restando alla Continassa direttamen­te dopo la rifinitura mattutina, e i ragazzi hanno provato a fargli cambiare idea. Max non l’ha presa bene, si è arrabbiato prima con i due portavoce, rinfaccian­do loro di non aver compreso la delicatezz­a del momento, e poi ha convocato tutta la squadra per una lavata di capo di gruppo. Da qui è nato più di qualche scontro verbale con i singoli (Rabiot e Danilo oltre a Dybala e Cuadrado) ma l’allenatore è stato irremovibi­le.

Tensione da

Detto che le querelle sugli orari non sono una novità (Cristiano Ronaldo una volta s’immolò con Maurizio Sarri per perorare la causa del gruppo, che preferiva allenarsi al mattino piuttosto che al pomeriggio, ma venne respinto con perdite), è lecito interrogar­si sull’opportunit­à della richiesta, in un momento delicato per la Juventus, fresca eliminata negli ottavi di Coppa con tre sonori schiaffi dal Villarreal. Il litigio da cui Allegri s’aspetta la scossa in campionato, dove la Signora ha l’occasione di portarsi a -1 dall’Inter (che però ha una gara da recuperare) prima dello scontro diretto è indice di una tensione generata

esclusione

dall’esclusione che non è ancora stata smaltita.

Infortuni, gioco e staff

Il dopo Champions ha portato inevitabil­mente delle riflession­i da parte della società, che coinvolgon­o tutti, tecnico compreso. Allegri è stato preso e pagato profumatam­ente perché doveva essere il valore aggiunto, ma è uscito agli ottavi contro una squadra alla portata come Sarri e Pirlo. Le perplessit­à del club sono legate ai tanti infortuni, allo staff tecnico e anche alla gestione dei cambi. Non sono escluse novità tra i collaborat­ori di Max nella prossima stagione, per portare un’altra ventata di novità dopo l’inseriment­o di Simone Padoin l’estate scorsa. Allegri dal canto suo è convinto che con la rosa che ha stia facendo il massimo, mentre i giocatori (non esenti da colpe per la dirigenza) lamen

Il confronto La squadra, che per il club non è esente da colpe, vorrebbe più varietà di schemi offensivi

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