La Gazzetta dello Sport

Il Milan si dimostra maturo L’Inter si guardi alle spalle

- Di Andrea Masala

Chi fa il proprio dovere, chi stecca ancora. Milan e Napoli aumentano i distacchi in testa, l’Inter si adegua a un tran tran che la costringe sempre più a un affannoso inseguimen­to. A otto turni dalla fine la corsa resta aperta, nessuno è in una botte di ferro. Però la battuta d’arresto dei campioni in carica potrebbe avere pesanti conseguenz­e. Il Diavolo ha imparato la lezione: i tre punti strappati di misura a Cagliari valgono come i tre al San Paolo, ora Pioli riesce a mantenere alta l’attenzione in ogni occasione. Nella trasferta in Sardegna, i rossoneri dimostrano di saper stare sul pezzo sin dall’inizio, non cadono mai in peccati di presunzion­e e quando è necessario sanno anche tirar fuori la praticità che invece non avevano dimostrato in precedenti confronti contro chi sta indietro in classifica.

Stare al comando logora, è proprio in simili frangenti che si misura la maturità di un gruppo. Il Milan per ora non stacca le altre rivali per la prepondera­nte superiorit­à dell’organico, ma per l’affidabili­tà che acquisisce man mano che viene messo alla prova.

Al contrario l’Inter si impantana, il navigatore va a tentoni e si abbassa ancora di più la velocità di crociera. A San Siro contro la Fiorentina poche idee ma confuse, tanti generosi slanci per spremere un altro faticoso punto. Senza Brozovic, ormai lo riconoscon­o anche i pali delle porte, si va a braccio, anzi a braccino. I campioni d’inverno arrivano a primavera con una striscia di sette punti nelle ultime sette gare, nemmeno il Genoa di mister X Blessin tocca certi picchi. Inzaghi non può sempre aggrappars­i alla mancanza del metronomo croato in mezzo al campo e non riesce a venire a capo del calo di rendimento.

Dopo gli allarmi scattati a ripetizion­e a gennaio e febbraio, Inzaghi non è riuscito a organizzar­e efficaci contromisu­re. Per puntare alla seconda stella, non soltanto alla zona Champions, serve inventarsi un piano B che però non si intravede.

Meglio darsi una mossa per non perdere altro terreno, anche perché il Napoli invece mantiene l’andatura di testa. Osimhen è anche stavolta Victor Victoria, regala il bottino pieno nelle ultime due uscite. Spalletti così avanza e lascia l’Inter a meno 3. Inzaghi ha ancora il jolly del recupero contro il Bologna, ma piuttosto si guardi anche alle spalle. Oggi la Juve ospita la Salernitan­a: ha bisogno di vincere non soltanto per consolarsi dopo il ko in Champions, ma per affrontare l’Inter a un solo punto di distacco dopo la sosta. In qualche modo vorrà una svolta, occhio alla Signora.

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LAPRESSE Festa Bennacer, autore del gol decisivo a Cagliari, abbracciat­o dai compagni

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