La favola di Alfa e Haas coi cavalli di Maranello
Magnussen è 5°: non doveva neppure correre. Zhou, primo pilota cinese, subito a punti
Una domenica da incorniciare per tutti i dipendenti della Gestione Sportiva, ma in modo particolare per il gruppo diretto da Enrico Gualtieri che durante l’inverno è riuscito a colmare il divario (quantificato in 25 cavalli) da Mercedes e Honda, come ha confermato pure Toto Wolff. «La Ferrari ha fatto un bel passo avanti con la power unit, non era particolarmente competitiva l’anno scorso e almeno in questa circostanza ha dominato». Una iniezione di cavalli, a cui ha senz’altro contribuito la Shell (da quest’anno la componente di etanolo è salita al 10%) che ha messo le ali anche ad Alfa Romeo e Haas, spesso la scorsa stagione (soprattutto la seconda) nei bassi fondi della classifica. Kevin Magnussen, quinto, Valtteri Bottas sesto, il debuttante cinese Zhou decimo.
Previsione
All’appello è mancato solo Mick Schumacher 12°, attardato da un testa coda iniziale provocato da Ocon. «Il piazzamento di Magnussen mi fa pensare che se capita una gara pazza, come spesso accade in F.1, possiamo salire sul podio», è la tesi del figlio del 7 volte iridato. «La follia continua», ha invece sottolineato incredulo Magnussen al termine di una gara che sino a un paio di settimane fa neppure pensava di correre. Una avventura da film: l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il licenziamento di Nikita Mazepin, la telefonata di Gunther Steiner e il ritorno ai GP dopo un anno di assenza. «La macchina è stata perfetta, a un certo punto ho anche passato alcune mac
chine che erano più veloci di me all’inizio, e poi non sapevo se provare a tenerli dietro a farli passare!». E Bottas, scaricato dalla Mercedes, non può che tirare un sospiro di sollievo per essere capitato all’Alfa in un anno così: «Un grande inizio di stagione». Infine per Zhou la realizzazione di un duplice sogno: «Il primo era quello di debuttare in F.1, il secondo di andare a punti. Li ho realizzati tutti e due in una volta sola. Questo è un giorno che non dimenticherò mai».