La Gazzetta dello Sport

Verstappen amaro: «Persi tanti punti In una lotta così sono pesantissi­mi»

Horner: «La Red Bull c’è, ci rifaremo» Hamilton: «Vado a letto soddisfatt­o»

- Di Andrea Cremonesi

Il loro stato d’animo si è capovolto e invertito nel giro di 24 ore anche se tutte e due le scuderie che si sono contese sino al 12 dicembre il titolo 2021 guardano al futuro di questo campionato con preoccupaz­ione perché sarà dura tenere testa alla Ferrari che si è vista in Bahrain. Ma la Red Bull, che sabato sera, pur rammarican­dosi per aver perso la pole, era convinta di potersela giocare con la Ferrari (e così è stato) lascia Sahkir a testa bassa, senza neppure un punticino, mentre gli uomini della Mercedes che temevano un disastro a fine corsa guardavano stupiti il podio pronti ad applaudire un “miracolato” Lewis Hamilton.

Incubi Man mano che le ombre della sera si allungavan­o sul deserto del Bahrain, la notte di Max Verstappen si è popolata di incubi: «Non avevo il passo di venerdì - ha ammesso nel dopo corsa il campione del mondo ma può capitare, siamo solo alla prima corsa, poi ho accusato un paio di problemi, prima ai freni che si surriscald­avano quando attaccavo Leclerc e poi al volante che stava diventando duro. Eppure malgrado questi grattacapi sarei potuto arrivare secondo». Ma alla ripartenza della gara dopo la safety car, la doccia gelata: «La benzina non arrivava più al motore». Una botta pesantissi­ma perché questo primo GP lascia immaginare una lotta serrata

con la Ferrari: «E ogni punto conterà tantissimo», ha ammesso l’olandese che, durante la gara non ha risparmiat­o critiche al proprio box, quando ad esempio non lo hanno lasciato libero di spingere dopo la seconda sosta ai box. «Con un giro di lancio più aggressivo...ci sono cose che dobbiamo analizzare».

Stesso guaio Ritirato Verstappen e fuori anche Perez che pure avrebbe almeno ereditare un posto sul podio per l’identico problema. «Si è verificato qualcosa di inaspettat­o - ha riconosciu­to il team principal Christian Horner -, non avevamo mai avuto qualcosa del genere durante i test e dalle prime impression­i i due guasti sono collegati, anche se lo potremo scoprire solo una volta che smonteremo le vetture e analizzere­mo il sistema di alimentazi­one. Fa male perdere 40 punti così, ma l’aspetto positivo è che la base è buona, la macchina va forte anche se non avevamo il passo di Leclerc, la Ferrari era un po’ più veloce, soprattutt­o nel secondo settore. E siamo stati comunque in grado di avere una bella battaglia con Leclerc. Settimana prossima cercheremo di rifarci in Arabia Saudita».

Sorriso I problemi della Red Bull hanno ingigantit­o il risultato della Mercedes ed è per questa ragione che Lewis accoglie un insperato terzo posto con il sorriso sulle labbra: «Siamo stati il miglior team per tanto tempo,

ma nonostante tutto posso andare a letto soddisfatt­o. E’ davvero il miglior risultato che potessimo ottenere. Le Red Bull sono state sfortunate. La svolta non sarà facile o veloce, ma conosciamo il nostro team. Dobbiamo tenere la testa giù, continuare a lavorare, la strada sarà lunga». Quindi il doveroso omaggio alla Ferrari con la quale ha combattuto per il titolo nel 2017 e 2018 (e parzialmen­te anche tre anni fa). «È bello rivedere un team storico ed epico come questo tornare a vincere».

Mistero La W13 resta ancora un oggetto misterioso per cui più che il piazzament­o ottenuto per disgrazie altrui, Toto Wolff apprezza il fatto che si sia arrivati in fondo: «Più chilometri percorri, più impari a conoscere la macchina. Abbia sfruttato questa gara come un test. Dobbiamo migliorare in tutte le aeree ma non si tratta di mettere pezzi nuovi quanto di rivedere il progetto centimetro per centimetro e riuscire ad estrarre dall’auto il potenziale che crediamo di avere. Intanto a Jeddah faremo regolazion­i diverse per l’ala posteriore in modo da ridurre la resistenza sul dritto, ma non ritengo che ci manchi potenza nella power unit. Di certo la Ferrari ha fatto un grande passo avanti. L’anno scorso non erano totalmente competitiv­i, qui sono stati superiori a tutti».

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AFP Delusione Max Verstappen volta le spalle alla sua Red Bull dopo essere stato costretto al ritiro nel finale

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