La Gazzetta dello Sport

Tutti in piedi per Dybala Ma ora in gioco c’è il contratto

I tifosi dello Stadium sono con lui Oggi l’incontro fra club e agenti: le parti sembrano molto lontane

- di Fabiana Della Valle TORINO

Dal «casino» della Continassa a quello dello Stadium il passo è stato breve. Al minuto 58, Paulo Dybala lascia il prato dell’Allianz Stadium tra gli applausi dei tifosi bianconeri, tutti in piedi ad applaudirl­o per il gol — l’ottavo stagionale in A che dopo pochi minuti ha indirizzat­o la partita —, per la bellezza del suo calcio, ma soprattutt­o per la fame con cui si è presentato in campo dopo una settimana complicata e alla vigilia del giorno tanto atteso, quello dell’incontro tra i suoi uomini e la dirigenza bianconera per il rinnovo del contratto. L’ovazione è anche un modo per dirgli «Noi siamo con te, ti vogliamo ancora», un abbraccio virtuale che si aggiunge a quello reale con Massimilia­no Allegri, che ieri più volte gli ha ripetuto «bravo» durante la partita. Le coccole dopo la baruffa, derubricat­a a normale discussion­e dal tecnico, nata venerdì dalla richiesta di tutta la squadra (di cui Paulo si è fatto portavoce insieme a Cuadrado in qualità di vice capitano) di spostare l’orario dell’allenament­o. Il «casino», come l’aveva definito Allegri, ha portato bene: i due si sono parlati e la reazione è stata quella giusta.

Screzi e futuro «C’è stato solo uno scambio di opinioni — ha ribadito il tecnico —, gli screzi nascono e finiscono lì. In vent’anni è successo di peggio e succederà ancora, ma ci sono momenti in cui le cose si possono fare e altri no. Io ho una responsabi­lità nei confronti della società e voglio che i miei giocatori siano responsabi­li, non mi piacciono i soldatini. Con Paulo il rapporto è buono e io sono molto diretto. E’ arrivato alla Juve bambino ed è diventato un grande giocatore. In sette anni non è la prima discussion­e, né con lui né con altri, non c’è alcun problema». Sette anni che potrebbero non avere un seguito in bianconero per la Joya, che ha il contratto in scadenza a giugno e non ha ancora trovato un accordo per il rinnovo: oggi la Juventus rivedrà dopo quasi tre mesi il procurator­e Jorge Antun e l’uomo che si occupa delle sponsorizz­azioni di Dybala, Carlos Novel, e con molta probabilit­à gli farà un’offerta al ribasso rispetto a quella di ottobre (8 milioni all’anno più 2 di bonus): tra i 6,5 e 7, con bonus legati alle presenze, visti i ripetuti infortuni dell’attaccante che preoccupan­o il club. Allegri esce in dribbling dal discorso rinnovo: «Non so se sarà ancora un giocatore della Juve o no, ci pensa la società e io sono in linea. Faccio delle valutazion­i ma poi ci sono i contratti, la volontà dei giocatori e altre cose. Dobbiamo soltanto pensare a fare bene in questo finale di campionato».

Rimpianto Villarreal In quest’ottica il recupero di Paulo non può che essere un’ottima notizia: non solo il sinistro implacabil­e all’alba dell’incontro, anche un altro paio di buone occasioni, un ottimo pallone per Vlahovic e più di un pregevole recupero in fase difensiva. Vederlo così, tonico e motivato, aumenta il rimpianto di non averlo potuto utilizzare dall’inizio in Coppa contro il Villarreal. «Tre giorni possono sembrare pochi ma non lo sono. Dybala e Chiellini non erano nella condizione di poter giocare una gara del livello di mercoledì. Giorgio mi ha dato disponibil­ità per fare un tempo, ecco perché l’ho tolto nella ripresa: lo consegniam­o alla Nazionale lindo e pinto. Paulo ha fatto una buona partita ma ha forzato negli ultimi tre giorni».

L’incontro Il finale è tutto da scrivere: Paulo resta il miglior marcatore della Juventus (13 gol, 2 in più di Morata) nonostante le 12 partite saltate per infortunio e la Juventus ha bisogno di lui, perché porta idee e qualità e fa giocare meglio anche Vlahovic, che deve essere servito di più. Quanto al rinnovo, le parti sembrano lontane, anche per il clima di sospetti e frecciatin­e che si è creato negli ultimi mesi. L’incontro di oggi difficilme­nte sarà risolutivo, ma servirà a capire quanto è incolmabil­e questa distanza.

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Paulo Dybala, 28 anni, ha ritrovato il gol in campionato dopo due mesi di astinenza: l’ultima volta aveva segnato all’Udinese a metà gennaio
GETTY Felicità ritrovata Paulo Dybala, 28 anni, ha ritrovato il gol in campionato dopo due mesi di astinenza: l’ultima volta aveva segnato all’Udinese a metà gennaio
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Il saluto caloroso tra Massimilia­no Allegri, 54 anni, e Paulo Dybala, 28, al momento del cambio dell’argentino. L’allenatore e l’attaccante venerdì scorso avevano avuto una discussion­e alla Continassa, poi è arrivato il chiariment­o
IPP L’abbraccio con Max dopo la discussion­e Il saluto caloroso tra Massimilia­no Allegri, 54 anni, e Paulo Dybala, 28, al momento del cambio dell’argentino. L’allenatore e l’attaccante venerdì scorso avevano avuto una discussion­e alla Continassa, poi è arrivato il chiariment­o

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