Cancellieri, ma che magia L’Hellas aggancia l’Empoli
Il baby salva il Verona, Simeone sbaglia 2 volte il rigore I toscani, avanti con Di Francesco, non vincono più
Se lo terrà stretto questo punto Tudor. C’è tanto di suo nella rimonta al Castellani contro un Empoli affamato di una vittoria che mancava da 12 gare (gli ultimi tre punti azzurri il 12 dicembre dello scorso anno, sbancato il Maradona di Napoli con rete di Cutrone). Partita poi acciuffata dopo una mazzata che avrebbe steso un toro, quando con il Verona in svantaggio Simeone ha sbagliato per ben due volte lo stesso rigore. Da raccontare. Al 17’ della ripresa l’unico lampo di Barak trova un inserimento di Caprari stoppato in area da un taglio di Parisi: rigore che Marcenaro concede dopo consulto Var. Simeone dal dischetto calcia debole e centrale ma Manganiello al Var rileva tracce azzurre in area. Rigore da ripetere e di nuovo Cholito: stesso lato ma angolo forzato e palo pieno. Roba da almanacchi del calcio.
Lo stadio talismano Il Verona era sceso in Toscana in piena emergenza tra squalifiche e infortuni. In panchina sei giocatori di movimento, di cui solo due con presenze in Serie A per un totale di 185 minuti. Altro dato buono per gli almanacchi. Ma uno dei due era Matteo Cancellieri, classe 2002, che proprio a Empoli aveva firmato il suo primo gol con l’Under 21, al debutto. Il suo stadio talismano il Castellani, che al 26’ della ripresa si è dovuto inchinare a vera e propria magia. A una decina di minuti dal suo ingresso in campo, il talentino ha preso palla sulla sinistra, si è accentrato e da trenta metri ha lasciato partire un pazzesco tiro a giro sul secondo palo, imprendibile per Vicario. Peimo gol in A per lui e prima gol del Verona a Empoli. Ma non solo, guizzi e strappi da top player che hanno letteralmente cambiato faccia a un Verona apparso apatico e sfasato fino alla discesa negli spogliatoi a fine primo tempo.
La strigliata di Igor Là sotto ci ha pensato Tudor, che non avendo cambi ha potuto solo lavorare sull’approccio mentale e spostare un paio di pedine. Prima di tutto ha invertito i braccetti di difesa per toppare le falle nella catena di sinistra. Letale quella al 26’ del primo tempo su un’aggressione di Parisi su Sutalo (difensore adattato a centrocampo), con il 18enne Coppola fuori tempo che ha lasciato campo al terzino dell’Empoli, il quale ha imbucato in area Pinamonti: tacco per l’accorrente Di Francesco, dormita dei centrali di difesa e rigore in movimento che è valso il quinto gol in campionato del figlio d’arte. Nella ripresa Verona trasformato come si è detto, soprattutto negli esterni di centrocampo. Alle accelerazioni di Cancellieri a destra si è aggiunto Tameze che ha aperto il gas sulla sinistra. Empoli non esente da colpe con due cambi di modulo che non hanno avuto effetto se non quello di confondere le idee. Al 23’ dentro Stulac per Di Francesco e 4-4-2, che dopo una decina di minuti è passato a 5-3-2 con l’ingresso di Tonelli. Anche se alla fine la palla del match l’ha avuta Andreazzoli con Viti (un difensore), che al 35’ su corner ha sparato in curva da due passi dalla porta. Magari questo è un punto guadagnato in ottica salvezza visto che dietro hanno perso in tanti. Ma il campionato dell’Empoli forse avrebbe potuto aspirare a qualcosa di più.
Tattica vincente Bravo il tecnico veronese: con la squadra in emergenza azzecca tutte le mosse