Caputo affonda il Venezia Lite tra Zanetti e Henry
Errore di Maenpaa e bis della punta, la Samp ora respira Urla tra tecnico e attaccante, per i veneti salvezza difficile
La differenza la fa la testa. La Samp la usa sempre. Gioca con giudizio, attenzione, personalità, esperienza. Il Venezia ha paura, è insicuro, fa errori imperdonabili, quelli che, sostanzialmente, costano la partita, è nervoso, tanto da finire con un uomo in meno, il centravanti Henry che non capisce che l’esperto arbitro Orsato l’inglese lo conosce bene e le sue proteste ripetute, dopo un primo avvertimento, portano a un rosso pesantissimo che si sentirà soprattutto alla ripresa del campionato quando il Venezia avrà un altro spareggio drammatico, ma stavolta in casa dello Spezia.
Leggerezze Quello al Penzo di ieri, contro la Sampdoria, lo ha perso malamente. Innanzitutto per due leggerezze che in serie A non ci si può permettere. Dopo 24 minuti il portiere finlandese, Nike Maenpaa, 37 anni, in campo perché sia Romero che Lezzerini
sono fuori gioco, non riesce a effettuare un rinvio con i piedi. Si impappina, Sabiri abile nel pressing alto, gli porta via la palla e Ciccio Caputo infila a porta vuota. Ma 14’ dopo è Fiordilino, uno dei fedelissimi del tecnico Paolo Zanetti, a perdere un pallone sanguinoso che consegna un tacco a Sabiri per Sensi che calcia. Maenpaa stavolta respinge, ma sul pallone si avventa come un falco ancora Caputo, cresciuto a birra e pane di Altamura, e chiude praticamente la partita. Regalando alla Samp tre punti vitali e a Marco Giampaolo la prima vittoria in trasferta. Mentre per il Venezia sono quattro le sconfitte di fila.
Bilanci Un 2022 da retrocessione:
appena 5 punti. Nove, invece per la Samp: «Abbiamo giocato da squadra, con pressione alta», dice Giampaolo. «Dobbiamo toglierci la paura, quando l’arbitro fischia», spiega Zanetti. «In settimana lavoriamo bene. Certi errori in A non si possono commettere, come non può succedere che Henry si faccia espellere in questo modo. Orsato lo aveva avvisato e graziato al primo tempo. Il mio stato d’animo è quello dei tifosi. Sono inc... come loro che hanno tutto il diritto di contestarci». E contestazione è stata. Per 40 minuti.
Il caos dopo il ko Lagunari contestati per 40 minuti Giampaolo, vittoria meritata: è la prima ottenuta in trasferta
Partita Ma limitare la sfida salvezza ai due soli errori dei singoli, costati i gol, sarebbe ingeneroso nei confronti della Samp che, dopo la brutta figura di Udine, già con la Juve aveva dato segnali di ripresa. Ieri Giampaolo ha azzeccato tutto, compresa la scelta del portiere Audero, che era fuori dal 9 gennaio. Lui ha dato sicurezza e buone uscite a un reparto che non ha concesso nulla. Lui ha schierato un centrocampo con qualità e palleggio,
lui ha preferito la profondità e il pressing del nuovo acquisto Sabiri alla storia di Quagliarella che, però, quando è entrato, è stato un valore aggiunto. La Samp ha aggredito meglio il Venezia che la palla la gioca sempre, ma spesso la gioca male sbagliando troppi passaggi nello stretto. I nuovi acquisti Nani e Nsame restano due oggetti misteriosi. E il tempo stringe. Se inizialmente avevano bisogno di un periodo di adattamento, ora dovrebbero dare la qualità, in particolare il portoghese, per cui sono stati presi. Le punte sono quasi impalpabili. Il Venezia in estate e autunno era la sorpresa, correva e lottava con spensieratezza, ora sono gli avversari, con più qualità, che lo
sorprendono, sporcandogli le uscite e sbagliando meno. La squadra di Zanetti, impaurita. non ha mai centrato la porta di Audero, è vissuta su qualche accelerazione di Haps e, soprattutto di Ebuehi, ma Ekdal e Thorsby erano una diga quasi sempre insormontabile e, appena veniva innescato, Caputo seminava il panico. Così si fa e ieri è stato un regalo anche per gli 800 tifosi che sono arrivati qui e per quelli che in stazione alla partenza hanno incoraggiato una squadra che alla B non ci vuole pensare. I tre punti di Venezia valgono doppio.