Brescia super Ora lo scudetto ha una nuova pretendente
C’è una squadra che sta cambiando la geografia e gli equilibri del campionato di Serie A. È la Pallacanestro Brescia, ennesima riedizione del club portato ad alto livello negli anni 70-80 dal mitico patron Mario Pedrazzini, dal leggendario coach Riccardo Sales e da giocatori come Bill Laimbeer, poi diventato campione Nba, Mark Iavaroni, Stan Pietkiewicz e Tom Abernethy. Assi americani che si combinavano con ottimi italiani. Brescia, come tanti club di provincia, ha vissuto alti e bassi e anche un lungo oblìo scomparendo tra le serie minori. Dopo il ritorno in A sotto la gestione della presidentessa Bragaglio, ha scalato posizioni toccando la finale di Coppa Italia nel 2018 e le semifinali scudetto. Adesso, col nuovo proprietario Mauro Ferrari, vuole correre più forte e arrivare più lontano. Ferrari, pilota di auto storiche, ha tarato il motore della sua squadra per correre la Mille Miglia, ma non come fa lui per divertimento, bensì per arrivare in fondo rombando coi più forti. Non a caso è arrivata l’11a vittoria di fila a spese della capolista Milano. Un risultato che legittima le ambizioni di una squadra multidimensionale, coi giocatori giusti al posto giusto, guidata da un tecnico debuttante ma già molto incisivo e fondata attorno al genio e talento di Della Valle, il capocannoniere del campionato che a Brescia ha trovato la sua dimensione di attaccante di classe. Con Della Valle e il suo “gemello” Mitrou-Long questa Brescia ha gettato la maschera, è lei la terza forza, oggi molto vicina alle due grandi favorite per lo scudetto. Olimpia Milano e Virtus Bologna restano le più accreditate a giocarsi il titolo italiano, ma adesso la lotta per andare in finale scopre una pretendente non prevista nei pronostici. Brescia sta vivendo una parabola simile a quella di Reggio quando ha giocato due finali scudetto di fila. C’era anche Della Valle nella squadra emiliana...