La Gazzetta dello Sport

I giocatori importanti vanno scelti solo da grandi squadre

- NATO A CATANZARO IL 24 MAGGIO 1962 RUOLO EX CENTROCAMP­ISTA

«Mancini deve continuare, eccome. Tutti devono continuare. Quello che è successo a Palermo è una cosa talmente difficile da digerire, ma che arriva a pochi mesi di distanza da una vittoria straordina­ria, che sembra quasi ci sia stato un disegno del fato. Non vincere contro la Macedonia è una cosa epica, incredibil­e, ma bisogna ripartire. La cosa che mi piacerebbe è che in futuro per i ruoli più importanti si pescasse delle prime quattrocin­que squadre del campionato. Non possiamo prendere il centravant­i dalla settima in classifica, gli altri attaccanti dalla nona. In porta è vero che siamo messi bene, o almeno benino vista l’ultima gara, però fra le prime non c’è un solo portiere italiano. Possiamo discutere di tutto ma la verità è che all’Europeo è stato fatto un vero miracolo, da Mancini e dai giocatori, ma la nostra consistenz­a è questa qui. Così capita che in una giornata sfortunata finisci persino col poter perdere con la Macedonia. Perché giovedì ci si è messa anche la “sfiga”, soprattutt­o con Berardi: quella palla che colpisce a colpo sicuro nel secondo tempo viene deviata da un difensore in un modo assurdo.

Mancini deve andare avanti e deve sperare che il campionato gli dia qualche sostituto degno di Bonucci e Chiellini, oltre che un attaccante su cui fare affidament­o. Non possiamo prendercel­a con Berardi, Insigne o Immobile o con il fatto di aver schierato loro: in fondo sono il meglio che abbiamo in questo momento. E poi non sono solo loro ad aver deluso: vogliamo parlare della prestazion­e di Jorginho? Gli mancava proprio consistenz­a fisica, era lui a rincorrere a fatica i centrocamp­isti macedoni»

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