La Gazzetta dello Sport

Dybala-Allegri, patto per l’Europa Le magie di Paulo per un finale da 10

- Di Fabiana Della Valle c’è ancora Joya

L’argentino è tornato sereno e ha segnato in partitella: nessun colloquio con il tecnico, che non ha dubbi sulla sua profession­alità

Il primo giorno con l’etichetta di ex già attaccata sulla pelle in realtà è stato uno come tanti. Paulo Dybala stavolta non ha avuto intoppi, nessun incaricato della Procura di Torino ha suonato al campanello di casa per invitarlo a presentars­i poche ore dopo davanti ai pm come testimone del filone stipendi nell’ambito dell’inchiesta «Prisma» — per cui sono indagati i vertici della Juventus — e lui dopo 4 giorni di riposo (3 concessi dall’allenatore e 1 forzato) ha potuto riprendere ad allenarsi. Chissà se rientrare alla Continassa sapendo che è iniziato il conto alla rovescia verso un doloroso addio gli avrà provocato qualche turbamento, probabilme­nte la risposta è sì ma ha cercato di non darlo a vedere. Paulo era sereno e sorridente, si è comportato come se nulla fosse cambiato rispetto all’ultima sudata pre-rottura con la Juventus, e lo stesso ha fatto Massimilia­no Allegri. I due si sono visti e parlati ma non da soli, esclusivam­ente sul campo, e non hanno affrontato in maniera diretta la questione della gestione del numero dieci fino a fine stagione.

Patto finale Forse perché Allegri, che da giocatore non ha mai amato i tecnici che davano tante spiegazion­i e da allenatore ha seguito lo stesso criterio, ritiene che non ci sia niente di cui discutere. Dybala fino al 30 giugno è un calciatore della Juventus e come tale verrà trattato da Max. È un profession­ista e il tecnico s’aspetta da lui il massimo dell’impegno, a maggior ragione visto che non ha ancora certezze sul futuro ed è lui il primo ad avere interesse a dimostrare di meritare un grande club. Allegri da allenatore esperto e intelligen­te non si farà condiziona­re da ciò che è successo lunedì e considera la cosa talmente scontata che non ha ritenuto opportuno dirglielo a quattr’occhi. Il patto per l’Europa, e magari anche per qualcosa in più (sebbene Dybala abbia dichiarato apertament­e di credere allo scudetto mentre Max ha più volte ripetuto che per la Juventus è una missione impossibil­e) è stato suggellato nel silenzio e sarà l’ultimo atto di rapporto durato 5 anni, tra alti e bassi.

Gol e ambizioni Allegri è stato l’allenatore che lo ha lanciato alla Juventus, quando Paulo arrivò 21enne dal Palermo, e sarà anche quello che lo accompagne­rà alla porta. Il paradosso è che era stato proprio lui a metterlo al centro del progetto a inizio stagione, dopo l’addio di Cristiano Ronaldo, dando a Dybala anche la fascia da vice capitano, e a chiedere alla società di riprendere la trattativa per rinnovo. Allegri però è un tecnico aziendalis­ta e si allinea alle scelte del club. Di sicuro non ha fatto le barricate per trattenerl­o, ma da qui alla fine della stagione lo considerer­à come tutti gli altri, facendolo giocare quando lo ritiene utile. Dybala è tornato carico e si visto anche nella partitella tra prima squadra (senza i nazionali) contro una selezione mista di Under 23 e Under 19, finita 5-1 con una rete del dieci. Paulo è determinat­o a chiudere bene e sfrutterà ogni allenament­o per farlo capire all’allenatore e ogni partita, o anche solo un frammento, per trasmetter­lo ai tifosi bianconeri, che sono sempre stati molto calorosi nei suoi confronti. Non chiede altro di poter giocare le ultime 9 partite (10 in caso di finale di Coppa Italia) come sa, anche per lasciare il ricordo migliore a un pubblico che lo ha sempre sostenuto.

Caccia al bis

Infortuni a parte, Dybala resta il miglior marcatore stagionale della Juventus (13 centri) e la squadra ha bisogno del suo talento e della sua imprevedib­ilità per trovare la via della porta e anche per mettere Vlahovic nelle migliori condizioni per segnare. Dybala contro l’Inter (candidata forte per scrittural­o a zero) vuole esserci, grazie a lui la Juventus agguantò il pareggio su rigore a San Siro nell’andata e non gli dispiacere­bbe fare il bis, anche per dedicare una rete pesante al pubblico dello Stadium che lo ha sempre amato e negli ultimi tempi, quando la situazione era già tesa, lo ha invitato a restare. Il finale non si può cambiare, ma si può provare a chiudere la stagione nel modo migliore.

 ?? AFP ?? Cinque stagioni insieme Paulo Dybala, 28 anni, con l’allenatore Massimilia­no Allegri. I due hanno condiviso 5 stagioni alla Juve
AFP Cinque stagioni insieme Paulo Dybala, 28 anni, con l’allenatore Massimilia­no Allegri. I due hanno condiviso 5 stagioni alla Juve

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