Dybala-Allegri, patto per l’Europa Le magie di Paulo per un finale da 10
L’argentino è tornato sereno e ha segnato in partitella: nessun colloquio con il tecnico, che non ha dubbi sulla sua professionalità
Il primo giorno con l’etichetta di ex già attaccata sulla pelle in realtà è stato uno come tanti. Paulo Dybala stavolta non ha avuto intoppi, nessun incaricato della Procura di Torino ha suonato al campanello di casa per invitarlo a presentarsi poche ore dopo davanti ai pm come testimone del filone stipendi nell’ambito dell’inchiesta «Prisma» — per cui sono indagati i vertici della Juventus — e lui dopo 4 giorni di riposo (3 concessi dall’allenatore e 1 forzato) ha potuto riprendere ad allenarsi. Chissà se rientrare alla Continassa sapendo che è iniziato il conto alla rovescia verso un doloroso addio gli avrà provocato qualche turbamento, probabilmente la risposta è sì ma ha cercato di non darlo a vedere. Paulo era sereno e sorridente, si è comportato come se nulla fosse cambiato rispetto all’ultima sudata pre-rottura con la Juventus, e lo stesso ha fatto Massimiliano Allegri. I due si sono visti e parlati ma non da soli, esclusivamente sul campo, e non hanno affrontato in maniera diretta la questione della gestione del numero dieci fino a fine stagione.
Patto finale Forse perché Allegri, che da giocatore non ha mai amato i tecnici che davano tante spiegazioni e da allenatore ha seguito lo stesso criterio, ritiene che non ci sia niente di cui discutere. Dybala fino al 30 giugno è un calciatore della Juventus e come tale verrà trattato da Max. È un professionista e il tecnico s’aspetta da lui il massimo dell’impegno, a maggior ragione visto che non ha ancora certezze sul futuro ed è lui il primo ad avere interesse a dimostrare di meritare un grande club. Allegri da allenatore esperto e intelligente non si farà condizionare da ciò che è successo lunedì e considera la cosa talmente scontata che non ha ritenuto opportuno dirglielo a quattr’occhi. Il patto per l’Europa, e magari anche per qualcosa in più (sebbene Dybala abbia dichiarato apertamente di credere allo scudetto mentre Max ha più volte ripetuto che per la Juventus è una missione impossibile) è stato suggellato nel silenzio e sarà l’ultimo atto di rapporto durato 5 anni, tra alti e bassi.
Gol e ambizioni Allegri è stato l’allenatore che lo ha lanciato alla Juventus, quando Paulo arrivò 21enne dal Palermo, e sarà anche quello che lo accompagnerà alla porta. Il paradosso è che era stato proprio lui a metterlo al centro del progetto a inizio stagione, dopo l’addio di Cristiano Ronaldo, dando a Dybala anche la fascia da vice capitano, e a chiedere alla società di riprendere la trattativa per rinnovo. Allegri però è un tecnico aziendalista e si allinea alle scelte del club. Di sicuro non ha fatto le barricate per trattenerlo, ma da qui alla fine della stagione lo considererà come tutti gli altri, facendolo giocare quando lo ritiene utile. Dybala è tornato carico e si visto anche nella partitella tra prima squadra (senza i nazionali) contro una selezione mista di Under 23 e Under 19, finita 5-1 con una rete del dieci. Paulo è determinato a chiudere bene e sfrutterà ogni allenamento per farlo capire all’allenatore e ogni partita, o anche solo un frammento, per trasmetterlo ai tifosi bianconeri, che sono sempre stati molto calorosi nei suoi confronti. Non chiede altro di poter giocare le ultime 9 partite (10 in caso di finale di Coppa Italia) come sa, anche per lasciare il ricordo migliore a un pubblico che lo ha sempre sostenuto.
Caccia al bis
Infortuni a parte, Dybala resta il miglior marcatore stagionale della Juventus (13 centri) e la squadra ha bisogno del suo talento e della sua imprevedibilità per trovare la via della porta e anche per mettere Vlahovic nelle migliori condizioni per segnare. Dybala contro l’Inter (candidata forte per scritturalo a zero) vuole esserci, grazie a lui la Juventus agguantò il pareggio su rigore a San Siro nell’andata e non gli dispiacerebbe fare il bis, anche per dedicare una rete pesante al pubblico dello Stadium che lo ha sempre amato e negli ultimi tempi, quando la situazione era già tesa, lo ha invitato a restare. Il finale non si può cambiare, ma si può provare a chiudere la stagione nel modo migliore.