La Gazzetta dello Sport

«Stavolta gioco d'anticipo... Tornerò presto ma rispettate la mia privacy»

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«Ho convocato questa conferenza perché vi devo dire una cosa importante. Come sempre gioco a viso aperto e non mi nascondo. Come sapete svolgo ciclicamen­te delle analisi molto approfondi­te dopo che due anni e mezzo fa sono stato colpito da leucemia mieloide ad alto rischio. Sapete tutti qual è stato il percorso che mi ha portato ad un trapianto di midollo. In questi anni la mia ripresa è stata ottima, ma queste malattie sono subdole e bastarde. Dalle ultime analisi sono emersi dei campanelli di allarme e potrebbe presentars­i il rischio di una ricomparsa della malattia. Per evitare che questo possa accadere mi è

stato consigliat­o di intraprend­ere un percorso terapeutic­o che possa eliminare sul nascere questa ipotesi negativa.

Questa volta non entrerò in tackle come due anni e mezzo su un avversario lanciato, ma giocherò di anticipo per non farlo partire. Si vede che questa malattia è molto coraggiosa per avere ancora voglia di tornare ad affrontare uno come me... Va bene, sono qui: se non gli è bastata la prima lezione, gliene daremo un’altra. Il percorso della vita è fatto di rettilinei, di curve, di discese e di salite. A volte si incontrano anche delle buche improvvise: si può cadere ma ci si deve sempre rialzare per riprendere il cammino. All’inizio della prossima settima

na mi dovrò assentare e sarò ricoverato al Sant’Orsola nel “programma dipartimen­tale terapie cellulari avanzate” diretto dalla dottoressa Francesca Bonifazi che mi ha già seguito nella fase precedente del mio percorso terapeutic­o. So di essere in ottime mani. Al contrario di due anni e mezzo fa quando a stento sono riuscito a trattenere le lacrime, questa volta mi vedete più sereno. So cosa devo fare e soprattutt­o la mia situazione è molto diversa da quella di allora.

Spero che i tempi siano brevi. Mi conoscete e sapete che farò di tutto per renderli ancora più’ veloci, ma dovrò sicurament­e saltare alcune partite. Ho già fatto allestire però nella stanza del reparto che

mi ospiterà tutto il necessario a livello tecnologic­o per seguire la squadra h24... Dagli allenament­i a tutto il resto.

L’inizio di questo 2022 non è stato fortunato, ma non dobbiamo piangerci addosso ne’ io ne’ la squadra, e’ nelle difficoltà che si misura il coraggio e la capacità di reazione degli uomini. Sono certo che i ragazzi non mi deluderann­o. Io lotterò come sempre insieme a loro e so che loro lotteranno anche per me. Sono bravi ragazzi e bravi giocatori. Chiedo ai meraviglio­si tifosi del Bologna di sostenerli e aiutarli.

Che sia sul campo di allenament­o di Casteldebo­le, al Dall’Ara, in trasferta o in una stanza di ospedale, noi non molliamo di un

centimetro. Risaliremo in classifica e io tornerò presto qui, con la squadra e con voi. Ringrazio il Presidente, i dirigenti e la società tutta per l’affetto e la vicinanza.

Ho solo una richiesta da fare: quella di rispettare il mio diritto alla privacy nel tempo che sarà necessario per la terapia. Parlate pure di Mihajlovic allenatore e del suo Bologna in campo, ma lasciate l’uomo Sinisa alle sue esigenze. Grazie ancora a tutti, ci vediamo presto e sempre Forza Bologna!»

Spero che i tempi siano brevi. Mi conoscete e sapete che farò di tutto per renderli ancora più’ veloci

Sinisa Mihajlovic

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