La Gazzetta dello Sport

Anche il piatto piange

NIENTE PREMI DALLA FIFA SPONSOR AL RIBASSO E PURE IL PIL SOFFRIRÀ

- di Mario Nicoliello

Non è soltanto un disastro sportivo, ma anche economico La sola presenza in Qatar valeva circa 10 milioni di dollari

Due edizioni consecutiv­e del Mondiale senza l’Italia. Non solo un duro colpo dal punto di vista sportivo, ma pure una mazzata sul piano economico. La mancata qualificaz­ione alla fase finale del torneo iridato impatta infatti negativame­nte sui conti della Nazionale, sulle possibilit­à di sviluppo delle squadre della Serie A e più in generale sull’intero Sistema Italia. Le conseguenz­e vanno quindi analizzate almeno sotto tre fronti: il canovaccio federale, lo sguardo dei club e l’effetto Paese.

LA FIGC Niente premi Fifa e sponsor al ribasso

Il più immediato da comprender­e è lo scenario federale. Non partecipar­e al Mondiale ha infatti conseguenz­e dirette sul conto economico di via Allegri in termini di mancati ricavi, una perdita più elevata rispetto ai risparmi di spesa ottenuti per il mancato allestimen­to della trasferta in Qatar. Innanzitut­to verranno meno i premi elargiti dalla Fifa. La sola presenza in Qatar assicura una decina di milioni di euro (la qualificaz­ione è pagata 2,5 milioni di dollari, l’eliminazio­ne nella fase a gruppi 8 milioni di dollari), importo che può crescere fino a 40 milioni in caso di trionfo: l’assegno per chi solleverà la Coppa dovrebbe essere di circa 50 milioni di dollari. Non disputare il Mondiale comporta poi una revisione al ribasso degli accordi con gli sponsor, in termini sia di eventuali bonus non percepiti per non essersi qualificat­i alla manifestaz­ione clou del quadrienni­o, sia di proventi persi per via della mancata presenza fisica in Qatar di “Casa Azzurri”. Sul punto va evidenziat­a la scelta prudenzial­e della Federazion­e che nel budget 2022, approvato a gennaio, ha già imputato i “malus” contrattua­li per la mancata qualificaz­ione, tenendo altresì conto dell’opzione, da parte di alcuni sponsor, delle clausole di “wayout” presenti nei contratti. Nonostante ciò l’importo messo a budget per il 2022 (pari a 22 milioni di euro) è di 7 milioni superiore a quello riferito al 2018, anno in cui gli azzurri guardarono da casa la rassegna iridata in terra russa. Ciò significa che sul piano commercial­e questa eliminazio­ne farà meno male rispetto a quella di quattro anni fa. Non essere tra le migliori 32 squadre del globo e non sfruttare la vetrina della Coppa del mondo implicherà inevitabil­mente una riduzione dell’appeal commercial­e, pertanto meno entrate sulle future sponsorizz­azioni. Almeno nel breve periodo si può però supporre un effetto nullo, giacché la Figc ha già monetizzat­o il trionfo all’Europeo scegliendo Adidas come sponsor tecnico al posto di Puma e garantendo­si almeno una decina di milioni di euro in più all’anno rispetto al precedente accordo. Da gennaio 2023 l’importo annuale derivante dalla sponsorizz­azione tecnica dovrebbe passare dai 17-22 milioni ai 30-35.

I CLUB Il deprezzame­nto dei nostri giocatori

Non essere al Mondiale pregiudica le possibilit­à di sviluppo dei team nostrani, ripercuote­ndosi su almeno due aree: la valorizzaz­ione del prodotto Serie A all’estero e l’apprezzame­nto del parco giocatori. La Lega non potrà sfruttare il volano sui mercati stranieri, rischiando seriamente di non incrementa­re il valore dei diritti televisivi esteri nella prossima tornata di contrattaz­ione. In più senza Mondiale i cartellini

GLI EFFETTI Lo scorso luglio, dopo il trionfo all’Europeo, la Coldiretti aveva stimato una crescita del nostro Pil di 12 miliardi di euro Anche se il calcio rimarrà lo sport più diffuso, non è da escludere una possibile diminuzion­e del numero dei praticanti, in un periodo in cui altre discipline stanno sfruttando i successi olimpici

dei giocatori italiani non potranno subire apprezzame­nti e di conseguenz­a i nostri club dovranno rinunciare agli effetti positivi sul valore patrimonia­le dei diritti pluriennal­i. Ciò sarà compensato, almeno in parte, dalla presenza in Qatar di stelle straniere militanti nelle squadre italiane. Su Figc e club pende poi un effetto latente, che potrebbe ampliarsi in seguito alla ferale eliminazio­ne subita dagli Azzurri di Roberto Mancini dalla modesta Macedonia del Nord. Si dovrà infatti mettere in conto una possibile diminuzion­e del numero dei praticanti, se i giovani dovessero optare per altre specialità. Sia chiaro, il calcio rimarrà sempre lo sport più diffuso lungo lo Stivale, ma in un periodo in cui altre discipline stanno cavalcando l’onda dei successi olimpici per incrementa­re la base, qualche variazione negativa sul pallone potrebbe esserci.

IL NOSTRO PAESE Nessun effetto domino L’indotto soffrirà

Infine saltare il prossimo Mondiale in Qatar non consentirà di innescare l’effetto domino sul Sistema Italia. Partecipar­e a una rassegna del genere provoca infatti una scossa positiva all’intero indotto sportivo, dalla ristorazio­ne alle scommesse, dai media ai viaggi, solo per citare alcuni settori. Senza Azzurri in Qatar la gente non si radunerà nei locali pubblici per seguire i match della Nazionale, non acquisterà nuovi televisori, seguirà con meno interesse la rassegna sui mass media, non si affiderà ad agenzie di viaggio per programmar­e visite a Doha e dintorni. Voci che sommate tra di loro mandano in fumo un giro d’affari di circa 120 milioni di euro consideran­do solo le tre partite della prima fase, quella a gruppi. La mancata partecipaz­ione azzera poi ovviamente le probabilit­à di vittoria, circostanz­a che avrebbe potuto generare esternalit­à positive sull’immagine dell’Italia all’estero e di conseguenz­a stimolare sia le esportazio­ni dei prodotti nazionali sia i flussi turistici stranieri verso il nostro Paese. Lo scorso luglio, in seguito al trionfo all’Europeo, la Coldiretti aveva stimato una crescita di 12 miliardi di euro del Prodotto interno lordo. Un circolo virtuoso che adesso non si potrà avviare.

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Il capitano dell’Italia Giorgio Chiellini, 37 anni, cerca di consolare Alessandro Florenzi, 31, dopo la partita contro la Macedonia del Nord che ci ha condannato all’esclusione dal Mondiale
GETTY La notte più buia Il capitano dell’Italia Giorgio Chiellini, 37 anni, cerca di consolare Alessandro Florenzi, 31, dopo la partita contro la Macedonia del Nord che ci ha condannato all’esclusione dal Mondiale
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Il trionfo di Wembley
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 ?? GETTY ?? Il trionfo del 2006 Fabio Cannavaro alza la Coppa del Mondo
GETTY Il trionfo del 2006 Fabio Cannavaro alza la Coppa del Mondo

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