La Gazzetta dello Sport

Festa a Wembley poi si riparte: la Nations come un... Mondiale

Mancini e gli azzurri da oggi a Coverciano, mercoledì l’Argentina

- Di Andrea Elefante Fabio Licari

Da Wembley a Wembley. Da Italia-Inghilterr­a a Italia-Argentina, passando per la Macedonia indigesta di Palermo. Dalla finale dell’Europeo alla “Finalissim­a”, la nuova coppa che mette di fronte i campioni dei due continenti: un’Interconti­nentale per nazionali. Un anno vissuto pericolosa­mente: in mezzo, la più terribile delle delusioni, la seconda qualificaz­ione di fila mancata al Mondiale, forse peggiore della precedente perché da campioni d’Europa. Il brutto deve ancora venire, quando a novembre tutte le grandi viaggerann­o in Qatar e noi staremo a guardare. Non resta che attenuare quel dolore per un cerchio che s’è chiuso aprendone un altro. La Finalissim­a, e poi la Nations League, sono fatte per questo.

Ripartenza Si riparte dall’ultimo sorriso. Da Wembley. L’11 luglio gli azzurri conquistar­ono l’Europeo ai rigori, da più forti e belli del torneo. Tutto ciò che fino a quel giorno riusciva alla perfezione è diventato una maledizion­e nelle qualificaz­ioni. E non soltanto per i due rigori falliti da Jorginho. Hanno sbagliato tutti, compreso Mancini. Dopo la Macedonia, la triste amichevole con la Turchia, vinta 3-2 a Konya, ha spiegato che Raspadori, Tonali, Scamacca e l’indispensa­bile Cristante sono pronti per nuove responsabi­lità. Gli azzurri sono ora attesi da cinque partite in quattordic­i giorni: un tour de force. Dopo l’Argentina, ci sono Germania, Ungheria, Inghilterr­a e ancora Germania. Da brividi. Ma anche un punto di svolta.

Lista di 47 Il c.t. ha chiamato 39 giocatori: recuperato Spinazzola, inseriti i nuovi Frattesi e Pinamonti. Una lista ampia alla quale mancano solo gli infortunat­i Toloi, Chiesa e Immobile. Dopo i due giorni di stage, ieri Mancini ha premiato 6 giovanissi­mi aggiungend­oli ai convocati: il difensore Gatti (Frosinone, ora Juve); i centrocamp­isti Salvatore Esposito (Spal) e Ricci (Torino); gli attaccanti Cancellier­i (Verona), Gnonto (Zurigo) e Zerbin (Frosinone). In più Scalvini (difensore Atalanta, anche lui “deb”) e Pobega (centrocamp­ista Torino), pronti a subentrare a qualche titolare con problemi. Una lista di 47 nomi ancora da “aggiustare”: il 30 maggio il c.t. comunicher­à i convocati per l’Argentina e la lista parallela per la Nations.

Quanti obiettivi Contro l’Argentina, infatti, si chiuderà un ciclo. Chiellini lascerà dopo 118 presenze. Potrebbe essere l’ultima per qualcuno tra Sirigu, Acerbi, Florenzi, Insigne, per non dire di Immobile. Non è detto che Mancini si lasci travolgere dalla furia iconoclast­a, ma un rinnovamen­to è indispensa­bile e la Nations sarà il primo test. Il gruppo con inglesi, tedeschi e l’Ungheria di Marco Rossi non è uno scherzo. Ma a noi serve disperatam­ente per provare facce nuove, sperimenta­re soluzioni tattiche diverse, arricchire un ranking che a dicembre riceverà una brutta botta, e, non ultimo, conquistar­e la prima fascia al sorteggio dell’Euro 2024 (9 ottobre a Francofort­e): saranno teste di serie le 4 vincenti e le 4 seconde dei gruppi, più le 2 migliori terze. Niente è scontato.

Oggi Coverciano I 47 azzurri si ritrovano oggi a Coverciano. Il 31 partenza per Londra e, al rientro, un “vagabondag­gio” tra Bologna (Germania), Cesena (Ungheria), Wolverhamp­ton (Inghilterr­a) e Moenchengl­adbach (Germania). Sarà una selezione spietata prima delle ultime due partite di settembre. Poi l’Italia, diversamen­te dal resto del mondo (che conta), tornerà in campo a marzo 2023. Queste sette partite sono il nostro Mondiale.

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