La Gazzetta dello Sport

LECLERC A CACCIA «FARÒ COME SENNA SULLE MIE STRADE» Il Principato di C Harles

Nella sua Monaco non ha mai finito una gara «Sogno un trionfo come il mio idolo Ayrton Abbiamo una Ferrari da pole e vittoria»

- Di Luigi Perna INVIATO A MONTECARLO (MONACO)

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il principe della Formula 1, con tutto il rispetto per sua maestà Alberto II, ma non pensate che nei giorni del GP vada in giro per le strade di Montecarlo circondato da bodyguard. Nella sua città, Charles Leclerc si sente giustament­e a casa. Tranquillo fra la gente e rilassato, nonostante l’attesa spasmodica di chi fa il tifo per lui: «I monegaschi? Li conosco tutti...». Abita in una casa con vista sul porto, affacciata dall’alto sulla curva della Rascasse, e di mattina arriva al paddock in bicicletta, come un adolescent­e che va a scuola, fermandosi a firmare autografi a chiunque lo chieda. L’abbigliame­nto casual, con larghi jeans colorati, è in tono con l’atmosfera vacanziera. Eppure il ferrarista da oggi avrà tutti gli occhi e le attenzioni puntate addosso. «È bello ritrovare le strade che conosco, dove sono cresciuto fin da bambino. Pressione extra? Non direi – assicura Charles – devo solo salire in macchina e fare il mio lavoro, il risultato arriverà».

Idolo Senna È inutile girarci intorno: c’è quel tabù maledetto che pesa come un macigno e che il ferrarista è chiamato a sfatare. Finora, in tre partecipaz­ioni con l’Alfa Romeo e con la rossa, l’eroe nazionale non ha mai visto il traguardo a Montecarlo. Persino nella stagione trionfale del titolo di F.2 del 2017 gli capitò un fine settimana terribile, con il ritiro in entrambe le gare. «Questo non è stato certo il circuito più fortunato per me, ma nel motorsport succede, meglio non pensarci», replica Leclerc. «Abbiamo avuto un grande avvio di campionato, con due successi, e spero di fare lo stesso qui. So che se io e il team saremo perfetti, ci si può riuscire. Il fatto che la nostra macchina sia così competitiv­a è una motivazion­e in più. Mi piacerebbe vincere a Montecarlo come Ayrton Senna, che è sempre stato il mio idolo, e spero che accada presto».

Adrenalina Che cosa significa correre nel Principato? Leclerc lo spiega così: «Per un pilota non c’è un tracciato dove sia più entusiasma­nte spingere al massimo nel giro di qualifica. La vicinanza delle barriere ti dà una sensazione di velocità e adrenalina ineguaglia­bili. È una grande sfida. Poi in gara è difficile sorpassare. Ma non riesco a pensare a Montecarlo senza la F.1 e viceversa. È un tracciato storico, che deve restare nel calendario, come Silverston­e e Monza». Le macchine 2022, che sfruttano l’effetto suolo, devono viaggiare molto vicine all’asfalto per rendere al meglio. «Ma qui sarà difficile – avverte Leclerc – perché ci sono tanti dossi e avvallamen­ti. Chi saprà trovare l’assetto ideale avrà un bel vantaggio nelle prestazion­i. Finora la nostra vettura è andata bene su tutti i circuiti, e gli sviluppi che abbiamo portato sono stati efficaci, perciò sono fiducioso per il resto del campionato». Il ferrarista non sembra preoccupat­o neppure quando si parla del ritiro di domenica scorsa in Spagna per un guasto alla power unit sulla F175 (il team dovrà sostituire turbo e Mgu-H). «La squadra ha capito l’origine del problema ed è intervenut­a perché non ricapiti. È stato l’unico inconvenie­nte che abbiamo avuto dall’inizio della stagione e ci è costato una vittoria, ma non cambierà i nostri piani», assicura Charles. «Sono sicuro che a Montecarlo ci giocheremo la vittoria e mi aspetto come sempre qualche sorpresa da alcuni team su questo circuito. La Mercedes? Una squadra così forte non va mai esclusa dal pronostico».

Ordini Il rivale Max Verstappen è balzato in testa alla classifica con 6 punti di vantaggio. La Red Bull è tornata minacciosa inanelland­o tre vittorie di fila da Imola in avanti. Perciò Leclerc ha bisogno di un alleato in forma al suo fianco come lo è stato Sergio Perez per l’olandese nell’ultima gara. «Questa macchina si è rivelata subito adatta al mio stile, mentre Carlos (Sainz, n.d.r.) sta incontrand­o più difficoltà. Ma sono certo che tornerà presto davanti – spiega Leclerc –

contribuen­do al campionato della Ferrari. Potrebbe succedere già qui a Montecarlo, dove è sempre andato forte, e spero che saremo entrambi in lotta per la pole position». Poi entra nello specifico tecnico: «Non posso parlare per Carlos. In quanto a me, sto guidando con un bilanciame­nto un po’ sovrasterz­ante quest’anno». Le gerarchie sono state chiare finora: le ha decise la pista. Ma se domenica servisse un ordine di squadra? «La Red Bull in Spagna ha già chiarito molto presto quali siano le sue intenzioni. Da noi non ho sentito nulla del genere. In ogni caso non sono io a scegliere, ma è Mattia (il team principal Binotto; n.d.r.) a decidere. Penso solo a correre e a vincere, posso riuscirci in ogni caso».

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 ?? GETTY ?? Sorpassi mondiali Charles Leclerc con la F1-75 davanti alla Red Bull RB18 di Max Verstappen, 24 anni: i due sono i principali protagonis­ti del Mondiale 2022, separati da sei punti in classifica dopo il sorpasso dell’olandese sul monegasco alla fine del GP Spagna
GETTY Sorpassi mondiali Charles Leclerc con la F1-75 davanti alla Red Bull RB18 di Max Verstappen, 24 anni: i due sono i principali protagonis­ti del Mondiale 2022, separati da sei punti in classifica dopo il sorpasso dell’olandese sul monegasco alla fine del GP Spagna
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GETTY Il Principe rosso Charles Leclerc, 24 anni, pilota Ferrari
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