La Gazzetta dello Sport

Uno strappo? Non ci credo, il rinnovo si farà

- 64 ANNI AL MILAN DAL 1984 AL 1989

L’aspetto rilevante è la velocità con cui è avvenuta la sua crescita in giacca e cravatta

Pietro Paolo Virdis

«Paolo Maldini seccato per il rinnovo che ancora non è stato messo sul tavolo dal Milan? Non ci credo. O meglio, sì, posso immaginare che sia infastidit­o per la situazione che s'è venuta a creare, ma sono altrettant­o certo che presto si troverà il punto d'incontro tra lui la società, come per Massara. Non credo a un'arrabbiatu­ra che possa preludere a uno strappo, insomma. Del resto, sarebbe una follia... è impossibil­e non riconoscer­e i grandi meriti di Paolo nel plasmare una squadra che è cresciuta piano piano fino a raggiunger­e lo scudetto, obiettivo che fino alla scorsa estate sembrava impensabil­e. Se Maldini chiede tre big nella prossima campagna acquisti per competere a livello ancora più alto fa bene, perché trasmette alla società e alla squadra l'ambizione che aveva lui da calciatore e che l'ha portato a raggiunger­e grandissim­i traguardi. Se mi aspettavo che sarebbe stato così bravo nei panni del dirigente? Più che altro l'aspetto rilevante è la velocità con cui è avvenuta la sua crescita in giacca e cravatta, proprio come gli accadeva in campo, quando in poco tempo è diventato uno dei difensori più forti che la storia del calcio ricordi. Del resto, è una caratteris­tica tipica dei predestina­ti e lui fa parte di questa categoria. Lo sa anche la proprietà del Milan, nuova o vecchia che sia, e quindi ribadisco la mia convinzion­e... sono frizioni da poco, a breve arriverà l'accordo».

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