La Gazzetta dello Sport

SONO LEGGENDA Biaggi icona della MotoGP «Che talento Bastianini!»

Il sei volte iridato è entrato nella Hall of Fame «Quando me l’hanno detto non ci credevo Ricordo gli inizi con mio padre»

- Di Paolo Ianieri

Ha dovuto aspettare due anni ma adesso anche Max Biaggi è una MotoGP Legend. «Causa Covid è slittato tutto, ma la sorpresa vera fu quando Carmelo mi chiamò per annunciarm­elo. Non me lo aspettavo. Ed è bello condivider­lo con le persone che mi hanno accompagna­to in carriera».

Che significat­o ha per lei?

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«Ora ai miei figli potrò dire, “vedete, papà adesso è uno dei piloti più grandi di questo sport”. È bello che qui ci fossero Ines e Leon, condivider­e queste emozioni».

Guardano le gare?

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«No. Leon ha visto quelle che ho fatto da wild-card nel 2015, ora quando è con me a volte capita, ma non le vede mai tutte».

3Ora che è diventato Leggenda magari gli verrà voglia di scoprire chi è stato suo papà.

«Mah, è ancora piccolo, ha solo 11 anni, e non è mai stato instradato verso le corse, io con lui ho fatto tutt’altro, gioca a tennis. Non volevo che facesse il pilota, non vorrei...».

3 Per i sacrifici o per il rischio? «Soprattutt­o per quello che può rischiare. Con quello che c’è in palio è un costo troppo alto per una persona che ami. Se posso evitarglie­lo, lo faccio».

3Pensa mai a ciò che provava suo papà Pietro nel vederla?

«Ma lui mi ha visto così motivato che si è convinto immediatam­ente che io a qualsiasi costo ci avrei provato. Mio figlio non ha la stessa febbre. Io ero disposto a sacrificar­mi, e l’ho fatto in anni in cui ero giovanissi­mo, pur di inseguire il mio sogno».

Quella sua, di Rossi e Capirossi è stata un’epoca meraviglio­sa per l’Italia della moto.

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«È stata bellissima perché ho abbracciat­o sia il mondo delle due tempi, in 250 e poi 500, che quella più evoluta delle quattro tempi, l’elettronic­a, le prime appendici aerodinami­che...».

Il cuore per chi batte forte?

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«Vedendo dove sta andando l’evoluzione, più per i due tempi. Coi quattro è diventato leggerment­e più semplice ma, allo stesso tempo, sono subentrate altre difficoltà: stare in scia è complicato, si scaldano le gomme anteriori, la moto non risponde più come prima... problemati­che che un tempo erano sconosciut­e».

Oggi sono tutti vicinissim­i.

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«Se non c’è uno che svetta, è perché è praticamen­te impossibil­e che accada. C’è stato un gran livellamen­to tra le moto. Bello? Per il pubblico sicurament­e lo è».

3 Giacomo Agostini sostiene però che la gente vuole vedere il grande campione che domina, Marquez, Rossi, Stoner, Biaggi... Risata. «E certo. Perché lui è stato uno di quelli. Se lo chiedi a uno di noi la risposta è che Agostini ha ragione, ma se lo chiedi a chi gestisce e governa questo sport... E comunque hanno fatto un ottimo lavoro, alla gente interessan­o le gare combattute, i dieci piloti in un secondo».

Lei è diventato leggenda anche grazie all’Aprilia. Quanto le dà soddisfazi­one vederla sempre lassù tra i migliori?

3 «Sono felice. Mi aspettavo questo passaggio, eravamo rimasti quelli al palo, ma dalla conferma che sei vincente a questa stabilità dei risultati non se lo aspettavan­o in tanti. Ci dimentichi­amo sempre che il pilota conta, abbiamo sempre minimizzat­o il valore di Espargaro, ma con questa moto Aleix è cresciuto talmente tanto che è diventato fortissimo. Lui è uno duro a morire, non getta mai la spugna, fa meno errori perché adesso non è più così costanteme­nte al limite, e la classifica parla chiaro».

3Come pensa reagirà, se a fine stagione sarà lì a giocarsela?

«Non avrà nulla da perdere, il vantaggio è che non è mai stato in una situazione così, tutto quello che viene è positivo».

Scommetter­ebbe su di lui?

Mi rivedo in Enea per stile e intensità ma per il titolo occhio ad Aleix

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«Ne riparliamo a quattro-cinque gare dalla fine. Però oggi non puoi non tenere conto di Quartararo, una certezza quando la moto lo assiste, Bagnaia può ancora rimontare perché ha la velocità e ora anche la stabilità. E non sottovalut­erei Bastianini. Secondo me è quello che ha più talento, e il talento non lo impari né lo compri. E anche se non hai il vestito più bello (il team ufficiale; n.d.r.)i conti li fai alla fine».

3Anni

fa, il nuovo Biaggi era Jorge Lorenzo, e oggi chi è?

«Io dico Bastianini. Non ha vinto tanto prima finora, ma è già stato campione del mondo. E come stile e intensità mi rivedo in lui».

Bello avere qui i miei figli, anche se per Leon esiste solo il tennis... Max Biaggi Sei volte campione del mondo

3 Come carattere però...

«Non so, lui è uno easy, peace and love, ma le cose cambiano...».

 ?? MILAGRO ?? Sempre al Max Biaggi, 50 anni, con la medaglia di MotoGP Legend
MILAGRO Sempre al Max Biaggi, 50 anni, con la medaglia di MotoGP Legend

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