La Gazzetta dello Sport

Trevisan, la favola continua: «Non sento pressioni»

Batte la Saville, ottiene l’8a vittoria consecutiv­a e vola agli ottavi: «Sono in fiducia e penso solo a divertirmi»

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Ogni punto un sorriso. È la nuova vita di Martina Trevisan, che proprio su questa terra rinacque due anni fa, portando agli occhi del mondo la sua storia di abissi e redenzione, e che adesso sta vivendo il momento più entusiasma­nte e appagante della carriera. Nell’edizione autunnale causa Covid del 2020, la fiorentina si spinse fino ai quarti, lei che non aveva mai giocato fin lì una partita Slam, e venne svelato il suo passato di stellina giovanile travolta dalle attese quando si trattò di passare al piano superiore, fino a conoscere l’anoressia e la depression­e, tanto da allontanar­si dall’agonismo per quattro anni, dal 2010 al 2014, dedicandos­i soltanto all’attività di maestra di tennis per i bambini del circolo di Pontedera

Senza limiti È stato il loro contagioso entusiasmo a convincerl­a che il suo talento meritasse un’altra chance, e con tenacia Martina è riemersa fino a riscoprire il delicato profumo delle partite che contano. Dopo un 2021 di assestamen­to, finalmente libera dai piccoli infortuni e con qualche modifica all’arsenale tecnico, la Trevisan sta spiccando il volo: la settimana scorsa ha vinto il suo primo torneo a Rabat, e a Parigi ha allungato a otto la striscia di match vincenti approdando agli ottavi senza perdere neppure un set. Ultima vittima, l’australian­a Gavrilova-Saville, sconfitta con le qualità mostrate fin dall’inizio di questa settimana: errori ridotti al minimo, un dritto penetrante, intelligen­ti letture tattiche (stavolta, per esempio, ha sfruttato alla perfezione le discese a rete). E intanto è già salita al numero 43 del mondo: «Sono molta tranquilla e non ho particolar­i pressioni addosso. Rispetto al 2020 sto vivendo questo momento in un modo completame­nte differente: due anni fa era tutto nuovo e tutto mi sembrava gigante; l’anno scorso è stato molto importante perché mi ha permesso di fare tante esperienze, sia positive sia negative. Questa volta mi voglio divertire a vivere i momenti con molta serenità». Il tabellone può darle una mano, perché l’avversaria di domani sarà la bielorussa Sasnovich, solida numero 47 del mondo ma certamente non un crac, e nel suo spicchio la testa di serie più alta rimasta è la canadesina Fernandez: «La Sasnovich è molto consistent­e, gioca bene sia di dritto sia di rovescio, usa molto bene il cambio di ritmo con una palla carica, si muove bene e quindi sarà una partita dura. Però queste otto vittorie di fila mi danno fiducia e calma. Mi aiutano a gestire con tranquilli­tà i momenti di tensione che affronto nei match. Più che essere in fiducia credo di star vivendo bene i momenti di difficoltà». Con un’ispirazion­e in più: «Le tante vittorie ottenute dai ragazzi ci hanno spronato e ora io, la Paolini, la Bronzetti e la Giorgi stiamo diventando una grande squadra». Rinascimen­to rosa. ri.cr.

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Che balzo Martina Trevisan, 28 anni, è già numero 43 virtuale

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