CODE, TENSIONI E LACRIMOGENI TROPPI TIFOSI IL VIA ALLE 21.36
File infinite, controlli saltati, l’App Uefa in tilt. All’accesso Y si è rischiato la tragedia con i fan Reds
Che qualcosa non andasse per il verso giusto lo si è intuito quando è scattato il famoso “You Never Walk Alone”, a circa un quarto d’ora dal fischio d’inizio. Ma nel settore dei tifosi del Liverpool c’erano troppi seggiolini liberi. Non normale, visto l’orario. E poco dopo infatti si è capito il perché, quando anche le autorità hanno deciso di ritardare il via con un annuncio. Ai cancelli dello Stade de France infatti c’erano ancora migliaia di persone in coda. Molti con i biglietti, ma molti altri senza. E nel giro di pochi istanti, le zone di accesso allo stadio sono state travolte dal caos, con gente che saltava le inferriate, inseguite da steward e poliziotti, altre che urlavano, innervosite dall’attesa.
Piani E dire che la Prefettura di Parigi aveva schierato un dispositivo straordinario per gestire al meglio un evento che inizialmente l’Uefa aveva assegnato a San Pietroburgo. L’invasione russa dell’Ucraina però ha cambiato i piani e Ceferin ha deciso di spostare la partita più attesa della stagione alle porte della capitale francese, dopo aver parlato al telefono
Ordine pubblico
E dire che sono stati mobilitati 6.700 tra poliziotti, gendarmi e pompieri. Ma non è bastato
con il Presidente Macron. Per mantenere l’ordine, dunque, sono stati mobilitati 6.700 tra poliziotti, gendarmi e pompieri. Ma non è bastato. Qualcosa nell’organizzazione è andato storto. In realtà si è trattato di un mix di elementi.
Flusso Innanzitutto lo sciopero sulla principale linea ferroviaria che da Parigi porta allo Stade de France. Che poi è anche la stessa che serve gli aeroporti di Charles de Gaulle e Orly. Difficile che tutti i tifosi arrivati magari in mattinata dall’estero ne fossero al corrente. E a Parigi di tifosi inglesi ne sono arrivati in 48 ore almeno 70mila. Tanti quasi l’intera capienza dello Stade de France. In teoria però solo 20mila con il biglietto. Ossia la quota che l’Uefa ha concesso alle due tifoserie, suscitando le proteste da entrambe le sponde.
Tilt Insomma, bastava già questo per mettere in tensione i controlli che puntualmente sono saltati, quando migliaia di tifosi, in grande parte inglesi, sono arrivati in affanno al primo filtraggio, a
due ore dall’inizio della partita. La prima cerchia di sicurezza è stata spazzata via da un movimento di folla che poi ha dato via libera anche a gruppetti di ragazzi delle periferie che, senza tagliando, hanno assaltato le griglie dello stadio. Alcuni, qualche decina, sono riusciti a sfuggire agli steward e salire le prime gradinate, per poi farsi riportare fuori. Ma agli ingressi X e Y, riservati agli inglesi, c’erano comunque migliaia di tifosi del Liverpool frustrati dall’attesa, per i controlli troppo lenti e anche perché l’App dell’Uefa sarebbe andata in tilt, impedendo di esibire il biglietto richiesto.
Rischio Così si è rischiato che la gente finisse schiacciata sulle inferriate, quando un gruppo di fan dei Reds nell’accesso Y ha iniziato a spingere sui cancelli. Sono allora intervenuti poliziotti e gendarmi facendo uso di lacrimogeni per riportare un po’ di calma. Rovinando però la festa a molti tifosi entrati in ritardo. Magari in lacrime, come il piccolo Andy sulle spalle del papà, stringendo la mano alla mamma altrettanto spaventata. La partita invece è iniziata alle 21.36.