La Gazzetta dello Sport

«Alex Sandro affidabile Non servono 200 cross E la scuola dei terzini...»

- Di Valerio Clari

er oltre un decennio pensavi a un terzino sinistro e ti veniva in mente lui, Antonio Cabrini. Pensavi alla Juventus e ancora uno dei primi simboli era lui. Pensavi a un vincente e contavi i suoi sei scudetti, la totalità delle coppe europee e un Mondiale in aggiunta. La Juventus di oggi, come quasi tutte le squadre degli ultimi trent’anni, avrebbe un gran bisogno di un “Antonio Cabrini” a cui affidare la fascia sinistra. In realtà va bene anche meno, ma la situazione attuale, all’inizio del mercato, non è sufficient­e.

3Cabrini,

la Juventus al momento potrebbe contare solo su Alex Sandro, che ha mostrato qualche segno di cedimento. C’è da preoccupar­si?

«Per me Alex Sandro ha sempre fatto il suo, in quel ruolo, anche quest’anno. Poi certo, negli anni si è dovuto un po’ adattare per fare il terzino puro, perché la sua tendenza è sempre stata quella di occuparsi di più della metà campo offensiva, rispetto a quella difensiva».

3Ecco,

alla Juve servirebbe anche un laterale in grado di fornire palloni a Vlahovic, no?

«Certo bisogna mettere gli attaccanti in occasione di segnare, ma questo non vuol dire che serva snaturare il gioco o fare duecento cross a partita. Basta fare quelli giusti».

Meglio un giovane in fase ascendente come Udogie o una certezza meno dirompente come Emerson Palmieri?

3

P«Bisogna capire che tipo di gioco e di squadra si ha a disposizio­ne, se serve di più un elemento esperto che possa dare certezze immediate o se c’è lo spazio per aspettare e far crescere un giovane».

3Potendo scegliere, quale laterale sinistro vorrebbe alla Juve? Chi è il miglior interprete del ruolo?

«La scuola dei terzini fluidifica­nti è un po’ sparita nell’ultimo decennio, perché ci sono stati anni in cui si giocava meno sulle fasce laterali. Adesso si è tornati a dare importanza a quella zona del campo, ma spesso vengono adattati giocatori che o sono prevalente­mente attaccanti, o difensori puri. L’Italia aveva una grande tradizione di giocatori che sapevano farle entrambe, ma molti allenatori hanno cominciato ad accentrare il gioco, a cambiare il modulo e a non insegnare più quelle basi. Ora spesso ci si improvvisa».

3Torniamo alla Juve. Quali sono i settori in cui c’è più necessità di intervenir­e?

«C’è bisogno di potenziare soprattutt­o il centrocamp­o, magari inserendo qualche uomo con i piedi buoni, ma anche in attacco non si può pensare che faccia tutto Vlahovic, che in fondo è un ragazzo. Servono spalle adeguate, soprattutt­o se la Juve vuole tornare a primeggiar­e sia in Italia che in campo internazio­nale». 3Allegri vuole aggiungere anche giocatori pronti e vincenti… «Servono giocatori anche di nome importante, come Pogba, o Di Maria: non si può fare a meno dell’esperienza».

Terzino sinistro

Antonio Cabrini, 64 anni, alla Juventus fra il 1976 e il 1989. Ha giocato anche con Cremonese, Atalanta e Bologna GETTY

Chiellini?

«In difesa bisogna migliorars­i, nell’ultima stagione ho visto disattenzi­oni importanti che hanno creato più di un problema».

3 A proposito di esperienza,

2’18” quanto mancherà quella di

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La tradizione dei laterali che sapevano fare le due fasi si è persa

Per stare ai vertici serve esperienza e servono “nomi” come Pogba Antonio Cabrini Sul ruolo e sulla Juventus

Il campione del mondo 1982: «Il brasiliano fa sempre il suo, anche se come molti si è dovuto adattare al ruolo»

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