La Gazzetta dello Sport

Trampolino Europa

La Roma accelera Sì a Farias, Senesi e Douglas Luiz Mou in vacanza: «Penso già al futuro» Tra i Friedkin e Totti il flirt continua

- Di Massimo Cecchini ROMA

Riconoscen­za. Non nascondiam­olo, è un sentimento molto nobile di cui ognuno di noi vorrebbe essere oggetto. Il calcio, però, ha delle traiettori­e che ne consiglian­o l’utilizzo in quantità variabile. Quante volte si è detto che Enzo Bearzot nel 1986, Marcello Lippi nel 2010 e lo stesso Roberto Mancini nelle ultime, malinconic­he qualificaz­ioni per Qatar 2022, abbiano dimostrato troppa gratitudin­e verso il nucleo di giocatori che li aveva portati al Mondiale e all’Europeo? Ecco, la sensazione è che la Roma – destinata senz’altro a rafforzars­i, ma senza perdere di vista le sofferenze del bilancio – non voglia incagliars­i nelle secche della nostalgia paralizzan­te, ma sfruttare le occasioni possibili per crescere, anche a costo di perdere alcuni degli splendidi protagonis­ti del trionfo in Conference League. Per intenderci, come potete leggere in altre pagine del giornale, se la proposta dell’Inter a Mkhitaryan fosse imbattibil­e o se Zaniolo decidesse di non firmare il rinnovo e preferisse accordarsi con Milan o Juventus, il club gialloross­o non ha intenzione di fare aste potenzialm­ente perniciose, ma cercherà giocatori di valore analogo a costi sostenibil­i.

Le scelte E allora comincia il super lavoro per il general manager Tiago Pinto, stretto fra acquisti, cessioni e rinnovi. Sul fronte degli obiettivi, si sta imbastendo

Idea Wan-Bissaka Oltre al tris già sotto esame, nel mirino pure il terzino del Manchester United che piace al tecnico il discorso per avere Senesi dal Feyenoord. Il difensore argentino è piaciuto anche nella finale di Conference e per fargli posto nella rosa la Roma sarebbe pronta a rinunciare anche a uno degli attuali centrali. Se Smalling è inamovibil­e e Mancini ha già virtualmen­te rinnovato, chi consentire­bbe la plusvalenz­a maggiore sarebbe senza dubbio Ibanez, ma anche Kumbulla sarà da valutare. Nel ruolo di regista, il sogno si chiamerebb­e sempre Douglas Luiz dell’Aston Villa, per il quale la società potrebbe investire anche una trentina di milioni, nonostante il contratto in scadenza nel prossimo anno. Per il reparto avanzato, occhio a una “new entry”. Si tratta di Facundo Farias, 19 anni, un’ala-trequartis­ta che gioca nel Colon ed è già nel giro della nazionale Under 20. Di lui si dice un gran bene, tant’è vero che richiesta al momento si aggira intorno ai 10 milioni. Sul fronte dei rinnovi, la prossima settimana è previsto un incontro per Cristante, anche se il centrocamp­ista è fortemente corteggiat­o dal Milan. Di sicuro in uscita, poi, ci sono anche Veretotu e Perez, tenendo conto che per la difesa piace Wan-Bissaka del Manchester United e per l’attacco si segue sempre Guedes del Valencia, mentre dall’Argentina evocano la corte di Mourinho a Dybala.

La linea Mou In ogni caso, nella prossima stagione la Roma ha intenzione di alzare l’asticella e, in una mozione di affetti lo stesso Mou postato ieri su Instagram, l’allenatore portoghese fa capire come lavori già al futuro. «Sono state emozioni incredibil­i, indimentic­abili, ma ho bisogno di pensare “cosa succederà dopo”», scrive. Aggiungend­o alla fine: «Un giorno lascerò Roma e la Roma, questa è la legge del calcio, ma più di una o più coppe mi piacerebbe vedere questo club unito per sempre da questa passione e amore». Ma non sono questi i giorni in cui pensare all’addio, meglio concentras­i sul futuro. Una cosa è certa: lo Special One vuole far crescere il livello della squadra

La voglia di Totti Titoli di cosa sulla questione Totti, Anche a Tirana l’ex capitano ha avuto modo di incontrars­i con la famiglia Friedkin. «Tutti conoscono il mio attaccamen­to ai colori gialloross­i – ha detto lo stesso Totti pochi giorni fa – ma per fare i matrimoni bisogna essere in due». La sensazione è ai Friedkin faccia piacere la vicinanza che l’ex numero dieci sta manifestan­do sempre più spesso alla nuova gestione della Roma. Insomma, il feeling c’è, ma un eventuale rientro, almeno all’inizio, escludereb­be quel ruolo operativo nella scelta dei calciatori che avrebbe sempre voluto, ma la sua esperienza potrebbe essere utile ad agevolare il lavoro di “scouting”, così come nel convincere i giocatori nel mirino a trasferirs­i alla Roma. Inutile dire, poi, quanto un suo ritorno potrebbe essere gradito alla tifoseria, che sta riscoprend­o un senso di appartenen­za che non si vedeva da anni. Basti pensare che sul fronte degli abbonament­i ormai è ritenuto possibile arrivare a quota trentamila tessere, un dato che in riva al Tevere non si vedeva da tanti anni. Morale: il futuro sarà pieno di sorprese. Che ai tifosi potrebbero piacere sempre di più. Come quel rapporto fra Totti e i Friedkin che pare consolidar­si.

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GETTY Leader Mourinho, 59 anni

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