L’Udinese sceglie: sale l’ex Sottil Semplici in corsa Settimana decisiva
Il tecnico, già difensore dei bianconeri, ha fatto bene ad Ascoli e può spuntarla
Andrea Sottil guadagna sempre più terreno nella corsa alla panchina dell’Udinese per la prossima stagione. Quello che sembrava essere solo un outsider della competizione nei giorni scorsi si propone con un tackle deciso – come gli piaceva fare da giocatore –, piazzandosi al primo posto tra quelli che possono essere considerati gli eleggibili. Recentemente si erano fatti con insistenza i nomi prima di Johan Walem, poi di Leonardo Semplici e Paolo Zanetti. L’adagio però recita che «chi entra Papa nel conclave esce cardinale» e pare che anche in questo caso sarà confermato.
Passato amico L’attuale tecnico dell’Ascoli, club al quale è legato fino a giugno 2023 (che sta già cercando il suo sostituto), farebbe così l’esordio assoluto in Serie A, dopo averla frequentata a lungo da giocatore con le maglie di Torino (dove è cresciuto e di dov’è originario, essendo nato a Venaria Reale), Fiorentina, Atalanta, Reggina, Catania e
Udinese. Già, per lui si tratterebbe di un ritorno in Friuli, terra dove ha lasciato un buon ricordo grazie alle 115 presenze totali (di cui 87 in Serie A), spalmate su 4 stagioni. Curioso notare che in bianconero ha segnato 6 delle 10 reti totali messe a segno in Serie A. Fu tra i protagonisti della Coppa Intertoto del 2000, vinta in finale con i cechi del Sigma Olomuc e nell’ultima stagione bianconera– 2002-2003 – si tolse lo sfizio di conquistare la qualificazione alla vecchia Coppa
I progetti Le basi
Uefa. In panchina c’era Luciano Spalletti.
L’identikit Ora però Sottil, che è seguito con attenzione anche dal Cagliari, fa un altro mestiere e per iniziare il suo percorso è partito da lontano, in termini di prestigio rispetto all’ambiente che desidererebbe frequentare, ma molto vicino a casa. Il suo primo incarico è stato infatti al Lucento, club della zona nord di Torino, campo a un chilometro e mezzo dall’Allianz Stadium. Dopo ha cominciato un lungo giro d’Italia: Siracusa, Gubbio, Cuneo, Pagani, ancora Siracusa (con una promozione dalla D), Livorno e Catania. Nel luglio del 2020, il campionato interrotto dal lockdown, l’esordio in B, subentrando a Nicola Legrottaglie al Pescara, portato al sicuro ai playout facendo retrocedere il Perugia di Oddo. Niente conferma, ma a dicembre dello stesso anno ha dato il cambio ad Ascoli a Delio Rossi, salvando i marchigiani e guadagnandosi la possibilità di occupare lo stesso ruolo anche quest’anno, finendo sesto e perdendo ai playoff con il Benevento.
Perché Udine La società dei Pozzo vuole un tecnico italiano, affamato e duttile, capace di plasmare i giovani talenti che saranno in rosa. Sottil soddisfa le prime due caratteristiche. Riguardo
alla terza il suo storico da tecnico racconta che è un affezionato del 4-3-1-2. A Udine c’è un modulo di base dal quale è difficile staccarsi: il 3-5-2. Ma il sistema tattico non sarà un problema. L’allenatore costruirà la sua sfida con lo stesso spirito passionale che caratterizzava il suo modo di giocare. Sottil balza in alto. Ma Semplici comunque resiste. Come Walem e Maran. Più defilato appare Zanetti che ora flirta con l’Empoli. Il contratto che l’Udinese offre è annuale. Lo staff va ricostruito dopo che Cioffi ha portato via tre elementi. Il debutto il 4 luglio. Prima alla Dacia Arena e poi, dall’11 al 30, il solito ritiro austriaco, ma stavolta a Lienz.
La strategia dei Pozzo è quella di puntare su un nome giovane e molto motivato
Il modulo della casa è il 3-5-2. Vanno valorizzati i talenti e lo staff è tutto da ricostruire
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