Striscione contro: Vigorito lascia Shock Benevento

In mattinata il messaggio contro il presidente apparso allo stadio La replica: «Consegnerò il titolo sportivo al sindaco Mastella»

no striscione di contestazione apparso allo stadio in mattinata, con l’invito a Oreste Vigorito ad andarsene. Un paio di ore dopo la risposta del presidente del Benevento: «Nei prossimi giorni chiederò un incontro con il sindaco della città, Clemente Mastella, al fine di consegnare nelle mani dello stesso il titolo sportivo del Benevento Calcio non avendo la volontà di iscrivere il club al prossimo campionato». Una reazione forte, probabilmente presa di pancia più che con razionalità. Dopo l’eliminazione nei playoff col Pisa, non erano mancate critiche, anche eccessive, tanto che Vigorito aveva respinto al mittente l’accusa di stagione fallimentare. Il presidente giallorosso aveva manifestato insofferenza per alcune prese di posizione polemiche, ma contestualmente aveva dato il via alla programmazione della prossima stagione, con la conferma del ds Pasquale Foggia e la scelta di Cascia quale sede del ritiro.

Affetto e vicinanza

Le dimissioni sono state un fulmine a ciel sereno, scatenando subito reazioni per “impedire” il disimpegno dell’imprenditore campano dalla guida del Benevento dopo 16 anni, caratterizzati da successi storici. Oltre a tanti tifosi e appassionati che tramite i social hanno manifestato affetto e vicinanza nei suoi confronti, prendendo le distanze dallo striscione di contestazione, è sceso in campo il sindaco Mastella, che ha sentito Vigorito al telefono chiedendogli a nome della città di «restare al suo posto, di continuare a essere il presidente della squadra che negli ultimi anni tante soddisfazioni ha regalato al popolo beneventano e sannita», definendo lo striscione che ha scatenato il tutto «un gesto di imbecillità sportiva di pochi pseudo tifosi». La solidarietà del sindaco e di tanti tifosi, potrebbero portare a una marcia indietro.

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