La Gazzetta dello Sport

Il padrone di casa CHIAMATELO MONTE...CHARLES LECLERC LASER, SAINZ TENACE: È SOLO FERRARI

Prima fila tutta rossa Il monegasco super sulle sue strade Carambola finale, Verstappen solo 4° Pioggia o no, oggi può essere doppietta

- Andrea Cremonesi INVIATO A MONTECARLO (MONACO) Mattia Binotto team principal Ferrari

«E

adesso speriamo che non piova». Pierio Ferrari alza gli occhi al cielo per scrutare i nuvoloni che si addensano sul vecchio porto del Principato e idealmente incrocia le dita perché sa che a Montecarlo l’imprevisto è sempre dietro l’angolo: la dimostrazi­one si è avuta nella fase finale della qualifica, quando Sergio Perez, aprendo in anticipo il gas, ha perso il posteriore della Red Bull ed è finito contro le barriere del Portier dove nel 1988 Ayrton Senna gettò via la gara. Con la vettura del messicano di traverso sarebbe stato necessario interrompe­re immediatam­ente le prove ma per qualche ragione la direzione gara ha tardato a farlo, provocando il caos. A farne le spese Carlos Sainz, che accorgendo­si tardi dello sventolio delle bandiere gialle non ha potuto evitare l’impatto. Un rischio che ha tolto il sorriso a Mattia Binotto: «Sono incazzatis­simo, qui si è messa a rischio la vita dei piloti», è stata la sua reazione a caldo. Ma sbollita la rabbia del momento, anche al team principal Ferrari sarà tornato il sorriso, riflettend­o su un fine settimana sin qui da favola.

Dominio «Abbiamo avuto una macchina davanti in tutte e tre le sessioni di qualifica», sintetizza. Ora si tratta di completare l’opera scrivendo l’ultimo capitolo ma ci sono validi motivi per essere ottimisti: il primo è rappresent­ato dalla determinaz­ione di Charles Leclerc, al quale la bandiera rossa ha tolto la soddisfazi­one di realizzare un tempo monstre («ero 4 decimi più rapido», si è rammaricat­o il ferrarista) ma non la seconda pole di fila su questo circuito, la quinta su sette gare, la terza consecutiv­a dell’anno e la 14a assoluta, cosa che gli permette di eguagliare proprio Max Verstappen, il rivale di questa stagione. I fantasmi dell’anno passato, quando vanificò la pole, andando a sbattere alle Piscine, sono evaporati e l’unico vero rischio il monegasco l’ha corso in Q2 quando non si è fermato alla bilancia. Ma è stato abile ad arrestarsi in corsia box prima della propria piazzola, evitando una squalifica che avrebbe avuto il sapore di una beffa. Perché con una Ferrari così stabile in frenata, veloce nei cambi di direzione e dotata di una trazione incredibil­e, Leclerc pareva imbattibil­e. Le caratteris­tiche del Principato, esaltando le qualità della F1-75, hanno aiutato pure Carlos

Sainz che - sempre a suo agio tra le stradine del Principato - ha reso ancora più esaltante (malgrado il contrattem­po finale) il sabato rosso. Vero, la Ferrari aveva monopolizz­ato la prima fila anche a Miami e poi a sorridere domenica era stato Max Verstappen, ma le condizioni qui sono molto differenti. Tenuto conto che superare in pista è impresa disperata, se i due ferraristi azzecchera­nno lo scatto al via potranno giocare con le strategie (prevista in condizioni di asciutto una sola sosta) come era successo nel 2017 con Raikkonen e Vettel. Tanto più che la Red Bull è apparsa nervosa, scorbutica. E l’incidente di Perez ne è la diretta conseguenz­a, buon per lui che da quest’anno anche in caso di sostituzio­ne del cambio non perderà posizioni in griglia. E sarebbe stato un peccato perché il messicano, forse anche per reazione all’ordine di scuderia di 7 giorni fa, è apparso assai più efficace di Verstappen che pur prendendo rischi enormi non è mai stato in grado di impensieri­re Leclerc e Sainz. Insomma per il Cavallino questa è un’occasione d’oro per riprenders­i ciò che la Spagna ha tolto: vittoria e primato nel Mondiale.

Iridati Se la bandiera rossa fosse stata esposta prima, avrebbe evitato probabilme­nte a Fernando Alonso di sbattere al Mirabeau: «Stavo spingendo per cercare di prendermi il quinto posto». Un errore che non sporca l’ottima qualifica dell’ex ferrarista: 7°. Ma il più bravo del resto del mondo è stato Lando Norris che ha vinto il derby inglese con George Russell, alle prese con una Mercedes priva di grip adeguato tanto che Hamilton non si è nemmeno rammaricat­o troppo del fatto di aver dovuto abortire il giro per la bandiera rossa. «Avrei al massimo guadagnato una posizione». Decisament­e più soddisfatt­o Vettel entrato nella top 10. Tutti i quattro campioni del mondo hanno centrato la Q3, segno che a Monaco la classe fa spesso la differenza.

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Il mio tempo? Prima dello stop finale ero 4 decimi più veloce... Charles Leclerc

pilota Ferrari

Sono arrabbiato La bandiera rossa in ritardo: che rischio per i piloti

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Il Principino Charles Leclerc, 24 anni, alla Ferrari dal 2019 dopo essere cresciuto nell’Academy di Maranello: è alla 3a pole di fila nel 2022, 14a in carriera; ha raggiunto Max Verstappen
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IPP 1. Sergio Perez, 32 anni, si gira al Portier con la Red Bull e picchia il posteriore sulle barriere IPP 2. L’incidente non viene segnalato subito e Sainz non riesce a evitare il contatto TWITTER 3. Verstappen è costretto a interrompe­re il suo tentativo

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