La Gazzetta dello Sport

«Stregato da Charles Incredibil­e la sua voglia di vincere»

L’ex Ferrari: «Bravo a gestire la pressione, in casa è doppia»

-

Sino al GP del Bahrain 2019 è stato il più giovane pilota della Ferrari a conquistar­e una pole: sul terribile anello nord del Nurburgrin­g, l’inferno verde. Era il 4 agosto 1968 e Jacky Ickx aveva 23 anni. Oggi che è una leggenda delle corse, Monsieur Le Mans applaude colui che quel primato gli ha strappato: Charles Leclerc. «Mi piace la sua voglia di imporsi e il senso di appartenen­za alla Ferrari. Sta vivendo un momento speciale e se lo merita dopo due anni complicati. Però attenzione, diamo anche spazio a quelli che io amo definire gli invisibili. Il pilota rifinisce il lavoro di chi sta in fabbrica o al box, sono queste persone a fare l’85% del lavoro. E la Ferrari ha una squadra bellissima diretta da un grande Mattia Binotto, mi piace vedere che, dopo averlo criticato per due anni, ora è considerat­o un grandissim­o».

3Leclerc

ha ottenuto una pole straordina­ria davanti alla sua gente, valore doppio vista la pressione. Giusto?

«Inutile negarlo. Per chi corre con la Ferrari le gare italiane e il GP di casa propria sono qualcosa di diverso. Anche se fai finta di niente la pressione ce l’hai».

3E

«Partire davanti è indubbiame­nte un vantaggio, l’importante è passare da leader la prima curva. Vale dappertutt­o, figuriamoc­i qui a Monaco. Ma poi devi stare sempre all’erta perché su questa pista la parola “facile” non esiste. Basta una distrazion­e, un lungo a Santa Devota, perdi tre posizioni e non li recuperi più. Questo è il dna di Monaco, è così da 79 edizioni».

adesso? 3 Il rischio è che potrebbe essere l’ultima: il negoziato per il rinnovo è complicato.

«Il guaio è che ci sono più autodromi disposti a ospitare GP che posti in calendario. L’aspetto finanziari­o dunque conta. Ma credo che la discussion­e finirà bene. Ha visto che atmosfera? Erano anni che non vedevo fare festa così sino a notte. Credo che Monaco meriti ancora un posto nel calendario».

3I piloti chiedono un differente disegno a Montecarlo, almeno un punto per superare: secondo lei è possibile?

«Mai dire mai, ma la fortuna di Monaco è proprio nella sua specificit­à e nella perfetta organizzaz­ione. Ho diretto questa gara per vent’anni e a ogni edizione si rinnova un miracolo di realizzare tutto questo partendo da niente e il giovedì è tutto pronto».

3Leclerc

ha la concreta possibilit­à di vincere a casa sua. Lei qui l’ha solo sfiorata. Partì in prima fila con la Ferrari nel 1971 e ’72 finendo terzo e secondo.

«Diciamo che non sono stato molto fortunato! Soprattutt­o nel 1972 quando mi sono trovato alle prese con un Jean Pierre Beltoise che si inventò la gara della vita. Solo io finii nel suo stesso giro, tutti gli altri doppiati. Ma la vita è così, devi accettare che un giorno ci sia qualcuno meglio di te».

3Lei

nel 1984 venne criticato perché interruppe la gara, sembrò un favore a Prost ai danni di Senna...

«Ancora oggi sono felice di aver fermato quella gara perché ha aperto una nuova era. Prima l’idea di interrompe­re un gran premio non esisteva: neve, nebbia, pioggia, bisognava continuare. I piloti amano il rischio ma chi ha delle responsabi­lità deve pensare alla loro sicurezza. Io sono andato sempre fortissimo sotto l’acqua ma quando hai un ruolo di responsabi­lità devi chiederti: vale la pena? Alla fine anche Senna anni dopo me l’ha riconosciu­to».

a.cr.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy